martedì 29 dicembre 2020

Auguri di buon 2021, spazio alla speranza

Il portone della chiesa spalancato. Le panche vuote. La città deserta e silenziosa tutta intorno. Tra le immagini che hanno segnato il 2020, la fotografia della basilica di San Francesco a Pavia senza fedeli per il lockdown (pubblicata su questo blog il 20 aprile scorso) rimane impressa in modo particolare nella memoria. Non solo perché è stata l’immagine di apertura di uno degli articoli più cliccati dell’anno, bensì perché condensa in sé tutte le emozioni provate in questi dieci mesi: smarrimento, solitudine, sconcerto, paura, confusione, speranza. 

Ma procediamo con ordine: la sera del 23 febbraio, alle 21.49, su questo blog veniva rilanciato il messaggio del vescovo Corrado Sanguineti con il quale si annunciava la sospensione delle Messe con concorso di popolo. La decisione, presa dalla Conferenza episcopale lombarda, cambiava le carte in tavola: la pandemia non era più un trafiletto nelle pagine “Esteri” dei quotidiani, ma una realtà spaventosamente vicina. 

Chiesa senza fedeli

domenica 27 dicembre 2020

Vaccino anti Covid-19 e giornali

È arrivato il Vax Day, l’inizio della somministrazione del vaccino in Europa, e su quasi tutti i giornali (versioni cartacee e online) campeggiano le immagini del furgone Pfizer che ha attraversato l’Italia per raggiungere la capitale. Immagini che pian piano vengono sostituite con i volti dei primi tre operatori sanitari vaccinati questa mattina alle 7.20 allo Spallanzani di Roma. Online si trova anche il modulo da compilare per ricevere il vaccino anti Covid-19

Su molti giornali la cronaca lascia il posto a una narrazione entusiastica, che comprende il tweet del premier Giuseppe Conte, «Oggi l’Italia si risveglia», e le numerose dichiarazioni di fiducia nella scienza di medici e infermieri. Con l’invito, ribadito più volte da tutti gli intervistati, affinché gli italiani si apprestino a richiedere la vaccinazione

Una scelta editoriale netta, che vede come principale portabandiera Il Fatto Quotidiano, ma che è tacitamente approvata dalla maggior parte delle testate giornalistiche italiane. 

Vaccino anti coronavirus

sabato 26 dicembre 2020

Severus Piton, un uomo

«Ma, alla fine, Severus Piton è buono o cattivo?». Così mi scrive un amico che sta seguendo la maratona Harry Potter su Canale 5 per la prima volta (a furia di insistere, prima o poi tutti cedono). È rimasto subito affascinato da questa figura che potremmo definire “smaccatamente antipatica eppure”. Perché c’è un “eppure” in Severus Piton, un “eppure” scritto nell’ultimo capitolo della saga, che cambia le carte in tavola. 

Solo leggendo tutti e sette i libri si può dare lineamenti meno nebbiosi alla personalità di Severus, un uomo che ha sofferto molto, un uomo non immune all’odio né al desiderio di vendetta, eppure capace di sublimare rancore e rabbia e delusione per un Bene superiore. 

Severus Piton sempre

giovedì 24 dicembre 2020

Crisi dell'Inpgi e precariato

«Beh comunque non è che ti fanno lavorare gratis, ti pagano, quindi non devi lamentarti, dai basta». Una scossa elettrica. Ci sono frasi che, come fulmini, rompono l’equilibrio. 

Un anno fa: ero in macchina con un collega, in viaggio verso una conferenza stampa. Mi stavo lamentando del mio contratto, uno sfogo in cerca di solidarietà dopo giornate particolarmente pesanti. Il collega era in pensione, ma oltre a quella percepiva uno stipendio sul quale ovviamente non pagava i contributi. Io ero pagato a pezzo, e per il servizio che stavamo andando a fare insieme sapevo già che avrei preso 4 euro (lordi, perché ci avrei pagato sopra tutti i contributi). 

Oggi: alcune grandi firme del giornalismo italiano scrivono al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per chiedere un intervento in favore dell’Inpgi, la cassa previdenziale dei giornalisti, che da anni soffre per una crisi profonda, riflesso di quella che attraversa la professione. 

Giornali di carta

martedì 22 dicembre 2020

Giornalismo, i sogni salvano

Sono passati quattro anni dalla prima volta che ho varcato questa porta. E ricordo come fosse ieri le mani un po’ tremanti per la sensazione di entrare in un posto atteso, sognato, sperato, immaginato a lungo. Al tempo muovevo i primi passi in una gavetta stupenda e terribile fatta di lavoro full-time, 7 giorni su 7, senza tregue né garanzie. 

Tante, tantissime le scoperte, è vero che questo lavoro si impara macinando chilometri a caccia di notizie ogni giorno e con giornate dietro la scrivania a fare macchina e cucina (essendo stato a lungo esterno, dunque abituato a cucine barbare, ho sempre cercato di essere rispettoso e delicato), e tante, tantissime le soddisfazioni, come la firma in prima pagina per reportage, inchieste e interviste importanti. Non pochi i lividi, perché la gavetta non prevede particolari tutele, contrattuali e umane, per il giovane aspirante giornalista. 

E la crisi feroce che attanaglia il settore rende le redazioni posti quasi inaccessibili, a volte cupi, dove i giovani sono visti più come possibili minacce che come risorse. Se poi vengono riconosciuti come risorse allora si trovano sulle spalle un carico extra di lavoro, che sostanzialmente comprende i loro compiti più quelli dei colleghi che hanno perso l’entusiasmo per la professione. E questa professione non perdona: farla senza entusiasmo significa precipitare in un girone infernale. Dorato, se si è fatto in tempo a firmare il contratto nazionale qualche anno fa, ma pur sempre un girone infernale. 

OdG Lombardia

domenica 20 dicembre 2020

Cosa leggere nelle vacanze di Natale

Da giovedì 24 dicembre tutta l’Italia ridiventa una grande zona rossa. Come sarà il Natale 2020? Alle 22 tutti in casa, e pensare che fino all’anno scorso le 22 segnavano l’inizio dei preparativi per la Messa di mezzanotte: il tavolo addobbato per Gesù Bambino, con la tazza di latte per l’asinello, il vestito elegante, il cappotto pesante e poi via a prendere posto nella chiesa sempre stracolma. 

Il 25 dicembre pranzo in solitaria o con la propria famiglia, e pensare che fino all’anno scorso il giorno di Natale era la festa della condivisione, con i parenti più stretti alla tavola della festa. 

Libro Natale

sabato 19 dicembre 2020

Luci, tante luci di Natale

Quante luci di Natale ci sono per le strade? È uno degli ultimi giri prima delle nuove restrizioni, e la città sorprende. Anzi, sorprendono i pavesi, che quest’anno non hanno badato a spese per rendere manifesta la gioia del Natale. Dai balconi più nascosti a quelli che si affacciano sulle vie più trafficate, dagli appartamentini alle ville, dalle ringhiere più corte agli alberi alti fino ai tetti, è tutta una gara a chi splende di più. 

Una reazione a questo 2020 inedito e sofferto? La semplice conseguenza del maggiore tempo trascorso in casa? La risposta è sì a entrambe. Certo, tra lockdown e smart working c’è stata la possibilità di addobbare con una cura particolare case e giardini. Ma sarebbe ingiusto fermare qui l’analisi. 

Luci di Natale

martedì 15 dicembre 2020

Novena di un Natale scomodo

È ufficiale: mancano meno di dieci giorni a Natale. Eppure, non sembra. Mai come quest’anno nel cuore c’è tutto tranne ciò che dovrebbe esserci, ossia il silenzio. Il silenzio dell’Avvento, che prepara all’incontro con l’Emanuele, il Dio con noi, un Dio che ama così profondamente l’uomo da irrompere nella storia per cambiarla. Un silenzio religioso, spirituale, ma anche profondamente umano, perché ogni persona, credente o non, ha bisogno di ristoro. 

Dopo un anno di fatiche e traguardi, sostare davanti al presepe significa fare i conti con se stessi, con la propria storia, con ciò che si è costruito e distrutto. E in questi dodici mesi appena trascorsi quante cose sono cambiate. Molte non sono andate come si era progettato, alcune sono state semplicemente cancellate, senza possibilità di recupero. Forse proprio il 25 dicembre, a pranzo, quando i conti dei posti sulla tavola della festa non torneranno, si capirà cos’è avvenuto veramente. 

Luci di Natale

domenica 13 dicembre 2020

Lockdown a Natale? Basta annunci

Lockdown a Natale: non si potrà vedere nessuno. Natale con pochi parenti: regole severe e prudenza. Natale in zona gialla: possibilità di viaggiare in regione senza autocertificazione. L’ultimo contrordine? Pochi minuti fa, ne dà notizia il Corriere della Sera: «Verso una stretta alla circolazione delle persone durante le feste. Il governo convoca una riunione d’urgenza alle 19». 

A questo punto sorge spontanea la domanda: il vero problema è la pandemia? Perché, salvo eccezioni (che non mancano mai), gli italiani in questi mesi hanno accettato di cambiare stile di vita per rallentare la diffusione del Covid-19. Hanno fatto sforzi concreti e quotidiani per combattere il virus, hanno fatto rinunce e hanno cercato di rispettare al meglio le regole. Non tutti? No, vero, ma è inutile aprire qui il capitolo “furbetti”, tanto si tratta di pagine già conosciute. 

Dopo dieci mesi di emergenza è doveroso pensare a chi le regole le ha rispettate, in modo particolare i lavoratori indipendenti, per i quali fermarsi e restare a casa spesso significa non ricevere più lo stipendio. 

Coronavirus e isolamento

sabato 12 dicembre 2020

Anastacia e la voce che cambia

«It sounds like you are straining». Commenta così un utente su YouTube “Stronger (What Doesn't Kill You)”, l’ultima incisione di Anastacia, pubblicata il 27 novembre scorso. Scorrendo i commenti si scopre che la sensazione dello sforzo, della fatica nel canto, è comune: «Something is wrong», aggiunge un altro utente. 

Si torna così alla domanda ricorrente negli ultimi anni: la “cantante bianca con la voce nera” ha perso la voce? Con “Stronger” è finalmente possibile rispondere. Ma la risposta non è per niente semplice. 

Anastacia live

giovedì 10 dicembre 2020

Natale in famiglia, Natale nel cuore

«Senza famiglia non è Natale». È questa la frase che echeggia maggiormente sui social, dove le proteste per le restrizioni anti Covid-19 a Natale continuano a crescere. Qualcuno, con malignità, potrebbe definirle “inedite”, dato che solitamente in questo periodo sui social veniva riversato il fastidio di dover rivedere parenti lontani (e poco amati). Ma ecco la pandemia, e tutto cambia nella scala di valori. 

Sono ancora importanti i regali, ma la vera gioia è lo scambio dei pacchetti, sono le mani che si sfiorano, senza gel igienizzante al seguito. I sorrisi dei parenti più anziani, che raccontano quelle storie di famiglia che ormai tutti conoscono, le battute dei parenti “simpatici a tutti i costi”, le domande invadenti su fidanzamenti, carriera e stipendio, i baci umidi dati in abbracci così stretti da schioccare nei timpani, e quanto altro ancora. 

Negozi addobbi Natale

mercoledì 9 dicembre 2020

Come riconoscere le fake news

Hai ricevuto su WhatsApp l’ennesimo messaggio contenente un articolo copiato e incollato, e ora ti chiedi se hai tra le mani una fake news? Ebbene, nel 99% dei casi la risposta è sì. In questa lunga fase di infodemia, che corre parallela alla pandemia causata dal Covid-19, anche i non addetti ai lavori hanno scoperto che non esistono solo notizie verificate e bufale. 

Si allarga infatti a macchia d’olio un’ampia zona grigia fatta di notizie verosimili, imprecise, tendenziose, dalle fonti non verificate o addirittura derubate. E la loro diffusione è facilitata dalla nascita di siti e blog gestiti da non giornalisti che copiano e incollano contenuti solo per acchiappare clic e guadagnare visibilità e pubblicità (clamoroso il caso degli articoli copiati e incollati sul sito di Radio Maria, raccontato su questo blog il 18 novembre 2020). 

Fake News

martedì 8 dicembre 2020

Dona un Libro al Bosco

"A te che ricevi questo libro, posso immaginare il tuo sguardo perplesso, quindi lasciami fare una premessa: non hai tra le mani un libro per bambini. Quando Simone Feder ha lanciato l’iniziativa ho pensato subito a Harry Potter, perché volevo regalare un libro capace di lasciare una scia di luce nel lettore, e questo libro in me l’ha lasciata. Insomma, a me ha fatto bene, quindi voglio condividere questa piccola fortuna. Sono passati un po’ di anni dalla prima volta che l’ho letto, era la fine del 1999, eppure la storia continua a risuonare nel cuore. 

Arriva Natale, e nonostante tutto non è un giorno qualunque. Non è una festa come le altre. Come si vive la notte del 24 dicembre al boschetto di Rogoredo? E la mattina del 25? In città, in questi giorni si pensa all’anno appena passato e si progetta quello nuovo, e quando la fatica è troppa serve una porzione extra di fantasia. 

Dona un Libro al Bosco

sabato 5 dicembre 2020

L'Ordine della Fenice (ci) salva tutti

«Harry annuì. Non riusciva a trovare le parole per spiegare che cosa significava per lui vederli tutti schierati lì, al suo fianco. Invece sorrise, levò una mano in segno di saluto, si voltò e uscì dalla stazione, verso la via illuminata dal sole, con zio Vernon, zia Petunia e Dudley che arrancavano nella sua scia». Giovedì 10 dicembre dalle 21.40 (come sempre si spera prima ma si teme dopo) arriva su Canale 5 “Harry Potter e l’Ordine della Fenice”

Hogwarts

Il quinto capitolo della saga nata dalla penna di J.K. Rowling narra una grande battaglia, quella fra verità e menzogna. Il ritorno di Voi-Sapete-Chi infatti è negato strenuamente dal Ministero della Magia, e la Gazzetta del Profeta sceglie la linea più istituzionale possibile. Harry Potter, fino a pochi mesi prima osannato (e persino perdonato per una violazione della legge magica), diventa un complottista pericoloso. Un ragazzino assetato di fama, disposto a tutto pur di far parlare di sé, imprigionato in una storia senza la quale sarebbe un anonimo mago adolescente, orfano e cresciuto da babbani arroganti. 

Sibilla Cooman

venerdì 4 dicembre 2020

La storia di Eli Baden-Lasar

«La nostra paranoia per il fatto che potremmo camminare accanto a fratelli tutto il tempo senza saperlo». Eli Baden-Lasar è un giovane ragazzo, classe 1998, cresciuto a Oakland in una coppia di donne. Fin da quando era piccolo gli è stata detta la verità: il padre era un misterioso donatore di seme. 

Dagli undici anni però tutto cambia, perché il desiderio di scoprire le proprie radici lo porta a pretendere più informazioni, più dettagli dalle donne che lo hanno cresciuto. Vuole sapere tutto su questo padre fantasma, ha bisogno di dare un nome e un volto alla sua figura paterna mancante. 

La storia di Eli

mercoledì 2 dicembre 2020

La bricconeria quotidiana

Continua il nostro viaggio nel sottobosco di siti e blog con il vizietto del copia e incolla selvaggio. Dopo la scoperta degli articoli copiati e incollati sul sito di Radio Maria, raccontata da questo blog il 18 novembre 2020, oggi l’approdo (assolutamente casuale) è su “La fede quotidiana”. Il sito si presenta come: «Un progetto editoriale per il web che ha l’obiettivo di far circolare notizie in lingua italiana sul mondo cattolico, provenienti da tutti i continenti». 

E ancora: «LaFQ riporta notizie di politica nazionale ed estera, sociali, economiche, culturali e sportive che siano legate al mondo cattolico dando una cronaca imparziale e completa su quanto avviene nel mondo». Sul sito capito per segnalazione di un amico, che mi invia un link riguardante le Messe di Natale negate in Belgio. Peccato che le prime tre righe suonino, come dire, familiari. Già sentite. 

Clown It

martedì 1 dicembre 2020

Messa di mezzanotte, come fare

Sta scendendo su Pavia la prima neve mista a pioggia della stagione. Attraversando piazza Vittoria, nonostante cappuccio e mascherina, lo sguardo è chiamato verso l’alto dalla cupola del duomo. Il pensiero corre subito alle ultime agenzie lette prima di abbandonare la scrivania: la sera del 24 dicembre non sarà possibile ritrovarsi tutti in cattedrale per la tradizionale Messa di mezzanotte

Inutile girarci attorno: è un dolore. Un grande dolore. Perché la Messa di mezzanotte del 24 è il momento della condivisione per eccellenza. L’attesa, la preghiera, i canti, la benedizione finale e poi la cioccolata calda e il vin brulè fuori dal portone. Gli abbracci, gli auguri, gli scambi dei regali, il ritorno a casa cercando di prendere sonno in fretta per non farsi trovare svegli da Gesù Bambino. 

Natività presepe

A Natale, dona un libro al bosco di Rogoredo

A Natale non esiste regalo migliore di un libro, e chi frequenta questo blog da un po’ sa che non ci stanchiamo mai di ripeterlo. Regalare un libro significa regalare la chiave di accesso a un mondo magico, significa regalare il biglietto di un viaggio potenzialmente infinito. E significa anche dare una mano a un settore che combatte una crisi profonda: come raccontato più volte durante gli incontri nelle scuole, il prezzo di copertina del libro sa fare magie. Infatti è capace di dividersi e portare ristoro a tante persone: la libreria, il distributore, l’editore, l’autore. 

L’iniziativa “Dona un libro al bosco” si propone però di dare anche un altro ristoro, un ristoro spirituale. L’obiettivo è raccogliere libri che saranno distribuiti in occasione del Natale ai ragazzi che vivono la lunga notte del boschetto di Rogoredo. 

Natale regala libro

lunedì 30 novembre 2020

Le notizie DOP e IGP

«Le foto come gli articoli presenti su XXX sono presi in larga parte da Internet e quindi valutati di pubblico dominio». Sì, è necessario leggere più e più volte per accertarsene, ma c’è scritto davvero così. La frase compare in fondo a un blog cattolico tradizionalista molto cliccato e molto condiviso sui social

Una giustificazione simile, riguardo l’utilizzo libero del materiale online, compare in fondo a un altro sito, che si presenta come un “notiziario di informazione cattolica indipendente”. Anche in questo caso si specifica che «Le foto presenti sul sito sono prese in larga parte da Internet e quindi valutate di pubblico dominio». Ma l’elenco potrebbe continuare per molte battute, rivelando un fitto sottobosco di “informazione” cattolica. 

Mascherina di carta
Image by Charles Deluvio from Unsplash

sabato 28 novembre 2020

Harry Potter? "Pericoloso"

«Un ex satanista di alto livello, ha detto in maniera chiara che in quei film ci sono chiari riferimenti a satana e al libro del capro», il commento che non ti aspetti (caro utente, attenzione alla punteggiatura). Un passo indietro: con la nuova maratona Harry Potter proposta da Canale 5, ogni giovedì in prima serata un capitolo della saga, gran finale a Capodanno, i motori di ricerca hanno visto impennarsi le richieste di informazioni sulla storia nata dalla penna di J.K. Rowling. 

Tra gli articoli proposti ce n’è anche uno del sottoscritto, che ha attirato l’attenzione di diversi utenti: “Maratona Harry Potter, il gran finale e il senso della saga”, pubblicato il 7 aprile 2020 su questo blog. In questi giorni l’articolo in questione è stato così riscoperto e condiviso in alcuni gruppi Facebook, dove ha scatenato un certo dibattito. Dibattito che si potrebbe riassumere con: «Harry Potter è satanico, chi non lo ammette è lobotomizzato, l’autrice è una strega, spegnete la tv». 

Saga Harry Potter

venerdì 27 novembre 2020

Feltri vs. Boldrini, i giornali sono altro

Il direttore decide cosa esce sul giornale che dirige e cosa no. Basterebbe questo, in condizioni normali, a mettere una pietra sopra al roboante dibattito che vede contrapposto Mattia Feltri, direttore dell’Huffington Post, a Laura Boldrini, che si dichiara vittima della censura. 

La vicenda è ormai nota anche ai non addetti ai lavori, ma vale la pena rifletterci sopra un istante, perché le mille voci che si rincorrono dimostrano una cosa sola: il giornalismo è una cosa seria. E il 99% di chi sta gridando contro Feltri non ha la più pallida idea di cosa sia il giornalismo. 

Già, perché in questo tempo nel quale i contorni delle professioni diventano sfocati, il giornalista è sicuramente uno dei professionisti più colpiti dalla nebbia

Giornalista e fotoreporter

Eventi e libri per bambini

Comunicazione di servizio: Il parco di Giacomo si rifà il trucco. No, tranquilli, nessun cambiamento radicale: il parco è nato così, con i colori di un vero parco, e così rimarrà. La semplicità dello stile è cercata e voluta, perché il senso di questo blog è sempre stato l’incontro azzardato fra il giardino di Epicuro e “Il parco di Giacomo” della canzone di Cristina D’Avena. 

Un luogo virtuale dove protagonista è la parola. Ieri sotto forma di favole, oggi sotto forma di articoli. Quando questo blog è nato, nel 2011, ero nel pieno della mia attività di autore di libri per bambini. E sono felice che oggi, da giornalista professionista, rimanga traccia di questi anni pieni di fantasia. 

Giacomo lettura animata

mercoledì 25 novembre 2020

Tutorial a "Detto Fatto": il solito trash

Sta sollevando un gran polverone il tutorial per una spesa sensuale realizzato nello studio di “Detto Fatto”, nella fascia pomeridiana firmata Rai 2. Forte l’indignazione sui social, per quella che viene definita una rappresentazione sessista. Eppure questo misero teatrino arriva dopo anni di spettacolarizzazione del trash. Com’è possibile fare i sepolcri imbiancati oggi? E, soprattutto, com’è possibile accusare di sessismo ciò che è tutto fuorché sessismo? 

Perché Emily Angelillo, professione pole dancer, non ha fatto altro che adeguarsi alla famelica dipendenza da trash che abita la televisione e i social. E il bisogno di spazzatura avvolge tutto, persino i programmi teoricamente più “alti”. Non è più possibile infatti preparare un talk show senza l’ospite fumantino che certamente prima o poi esploderà, ribaltando il tavolo e magari abbandonando lo studio, ovviamente dopo aver gridato contro tutto e tutti. Non può mancare la domanda allusiva, volgare, il doppio senso che rimane sospeso tra gli sguardi fintamente scandalizzati di conduttori e ospiti. 

Tutorial spesa sensuale

martedì 24 novembre 2020

"Harry Potter e il prigioniero di Azkaban", la notte si avvicina

«Harry Potter era un ragazzo insolito sotto molti punti di vista. Prima di tutto, odiava le vacanze estive più di qualunque altro periodo dell’anno. Poi voleva davvero fare i compiti, ma era costretto a studiare di nascosto, nel cuore della notte. E per giunta era un mago». Si apre così “Harry Potter e il prigioniero di Azkaban”, il terzo capitolo della saga che ha segnato l’adolescenza di milioni di ragazzini nati negli anni ’90. 

Giovedì 26 novembre 2020, dalle ore 21.40 (si spera prima, si teme dopo), ritorna su Canale 5 la magia nata dalla penna di J.K. Rowling. E il terzo capitolo segna lo stacco, perfettamente ripreso nel film diretto da Alfonso Cuarón, dall’infanzia all’adolescenza. 

Harry Potter e il prigioniero di Azkaban

domenica 22 novembre 2020

Giuni Russo e Milva, il duetto impossibile

Sono le prove a fare la differenza. Sono quei momenti rubati da una telecamera quasi nascosta, quando ancora il teatro o il palazzetto o la piazza sono vuoti, a certificare la differenza fra l’artista e altro. Perché sì, bando al politicamente corretto: non tutti sono artisti. Non tutto ciò che viene proposto da un palco è arte. 

Ciò non significa imbrigliare le emozioni, queste vanno dove vogliono e non fanno differenza fra tormentone estivo costruito a tavolino e poesia trasformata in musica dal più grande compositore. Però è giusto riconoscere per cosa si è pagato il biglietto. 

Giuni Russo foto

venerdì 20 novembre 2020

Facebook in zona rossa

Non è facile decidere di abbandonare Facebook per chi fa il giornalista. Non è facile perché oggi dai social arriva una percentuale imponente di traffico, dunque di visibilità, dunque di pubblicità e abbonamenti e donazioni. Arriva cioè una buona fetta dei ricavi, diretti e indiretti, che consentono a un giornale o a un blog di guadagnare, soprattutto se parliamo di prodotti esclusivamente digitali, nati senza versione cartacea. 

Eppure, dopo circa otto anni dall'iscrizione, posso dire con serenità che il clima che si respira sulla piattaforma di Mark Zuckerberg non fa più per me. 

Social e news online

mercoledì 18 novembre 2020

Radio Maria, così non va

«Padre Livio Fanzaga, il nemico perfetto di chi ci vuole zombie». Il titolo campeggia su un link condiviso sulla pagina Facebook ufficiale di Radio Maria. Il direttore, padre Livio Fanzaga, è da giorni nell’occhio del ciclone per le sue dichiarazioni sulle origini del Covid-19. 

Secondo la voce storica della radio cattolica più ascoltata in Italia infatti, il virus sarebbe stato creato in laboratorio come strumento delle élite mondiali per trasformare le persone in zombie. Non in senso stretto, ovviamente, anche se qualche lettore avrà subito pensato alle atmosfere di “Buffy l’ammazzavampiri”, ma come effetto indiretto della nuova vita: isolamento, perdita del lavoro, sfilacciamento delle relazioni. Insomma, perdita della libertà. 

Padre Livio Fanzaga

martedì 17 novembre 2020

Germania e Svizzera, Natale in casa

«La città si accende per Natale, i bar si riempiono mentre il sole tramonta, nelle vetrine si specchiano passanti veloci carichi di borse. Voi non avete voglia di scappare? Di fuggire lontano? Solo per qualche giorno, solo per poco». Così scrivevo in apertura di un mio pezzo dal titolo “Avvento, un tempo per rimanere”, pubblicato sul blog di Costanza Miriano il 4 dicembre 2019

Le prime settimane di dicembre sono sempre le più frenetiche: le lancette dell’orologio accelerano all’improvviso, tutto inizia a correre ed è facile perdere la bussola. Quest’anno? Come sarà l’Avvento 2020

Luci Natale
Image by Marina khrapova from Unsplash

domenica 15 novembre 2020

Barbara D'Urso intervista il piccolo Tommaso

Alla fine arriva Barbara. Ebbene sì, le luci di Barbara D’Urso hanno raggiunto e illuminato il piccolo Tommaso, autore della discussa lettera (in realtà una PEC) indirizzata al premier Conte nella quale chiede delucidazioni sull’autocertificazione che dovrà usare Babbo Natale. Discussa, appunto, per giorni: alzi la mano chi non ha pensato a una manovra propagandistica firmata Casalino. 

Ora si scopre che il piccolo Tommaso non si chiama Rocco, esiste e ha davvero cinque anni. Ma il problema non è scoprire la paternità effettiva della missiva, bensì cogliere l’occasione per fare un ripasso. 

Torniamo al 5 ottobre del 1990: quel giorno Ordine dei Giornalisti, Federazione nazionale stampa italiana e Telefono Azzurro si siedono attorno a un tavolo e firmano la Carta di Treviso. Cuore della carta deontologica? Lo sviluppo armonico e integrale del minore. 

Pomeriggio Cinque

venerdì 13 novembre 2020

Piovono bufale: come difendersi

«Il Natale è spirituale non viene bene farlo in tanti», il premier Giuseppe Conte. «Le feste natalizie? Meglio trascorrerle su Skype», Massimo Galli, primario infettivologo dell'ospedale Sacco di Milano, che ospite di “Mattino Cinque” aggiunge: «I regali dovrebbero essere acquistati esclusivamente su Internet, il cenone dovrebbe avvenire in gruppi ristretti magari collegandosi in video-chiamata». E ancora: «Lockdown? Io non esco già più di casa», la professoressa Ilaria Capua. «Napoli è malata, agire o sfileranno le bare», Bruno Zuccarelli, vice presidente dell'Ordine dei medici di Napoli. 

Questo è il clima che si respira visitando le versioni online di alcuni quotidiani e accendendo la tv. Sempre più spesso la caccia all’ultimo clic prende il sopravvento, e la situazione degenera. Se poi, per puro masochismo, si aprono i social, si viene inondati da “articoli” e video provenienti dai siti più bizzarri, spesso anonimi, e lì la ricerca della verità diventa una vera mission impossible: «Quello che nessuno vuole dirti», «La grande bugia del coronavirus», «Ecco perché le mascherine fanno solo male», «Manda subito questo messaggio a tutti i tuoi contatti, ecco come vogliono tracciarci», «Colpo di Stato», «Tutti in farmacia a prendere il bionitratodiammonioecadmio…», e si potrebbe continuare per pagine e pagine. 

Fake News

Harry Potter su Canale 5

Ebbene sì, la magia è ancora tutta lì. Nella notte di Privet Drive, al civico 4, nella caotica vivacità di Diagon Alley, nell'imponenza di Hogwarts che si staglia nella notte. Sono passati 19 anni, siamo cambiati noi ed è cambiato un po’ anche il mondo, eppure qualcosa non è cambiato. Qualcosa è rimasto esattamente identico a quella sera del 2001, quando per la prima volta entravo nel cinema “Corso” della mia città, pronto a scoprire la trasposizione cinematografica di una saga che stava lasciando una traccia nella storia. 

Harry Potter e la Pietra Filosofale” lo avevo divorato. E mi ero subito immaginato un mondo, un mondo straordinario, con volti e voci e suoni e profumi e sapori. Incredibilmente, quella sera li ritrovavo tutti lì, su quello schermo immenso. Li riconoscevo, perché erano uguali a quelli che popolavano la mia fantasia. Una magia nella magia, che non si sarebbe mai più ripetuta. 

Hogwarts

martedì 10 novembre 2020

Processo Rocchelli, i riflettori rimangano accesi

Conferenze stampa e annunci di un futuro pieno di soddisfazioni. Succede questo in Ucraina attorno a Vitaly Markiv, condannato in primo grado (il 12 luglio del 2019) a 24 anni di reclusione per la morte del fotoreporter Andy Rocchelli, e assolto in secondo grado (il 3 novembre del 2020) per non aver commesso il fatto, secondo l’articolo 530 comma 2 del codice di procedura penale. 

È necessario attendere le motivazioni della sentenza, che saranno depositate entro 90 giorni, ma intanto cosa succede? La mobilitazione ucraina non si è mai fermata, mentre in Italia tutto tace. 

Arsen Avakov e Vitaly Markiv

domenica 8 novembre 2020

Maratona Harry Potter dal 12 novembre su Canale 5

Quasi 5 milioni di telespettatori. Martedì 7 aprile, nel pieno della Fase 1, l’ultimo capitolo della speciale maratona Harry Potter aveva vinto la sfida dell’Auditel, regalando a Mediaset risultati insperati. 

Tutta la maratona in realtà si era rivelata il vero “caso lockdown”: richiesta a gran voce dai fan sui social, aveva saputo conquistare ogni sera migliaia di spettatori in più del capitolo precedente, fino a picchi di oltre cinque milioni di persone. Un dato incredibile, soprattutto considerando gli anni passati dall’uscita, le repliche annuali, i milioni di VHS e DVD venduti. 

Di fronte ai nuovi lockdown regionali e al coprifuoco nazionale, Mediaset rilancia: da giovedì 12 novembre, in prima serata su Canale 5, ritorna la saga nata dalla penna di J.K. Rowling, con una lunga maratona che accompagnerà gli spettatori attraverso i 7 film tutti i giovedì sera fino al 31 dicembre. 

venerdì 6 novembre 2020

Coprifuoco a Roma, non chiudete la bellezza

Ecco il Colosseo, l’Altare della Patria, la cupola di San Pietro, più in là anche il Quirinale. Il tramonto si stende su Roma come un lenzuolo, e la città pian piano si addormenta, senza sapere che giornate la attendono. Il nuovo Dpcm ormai è stato firmato, si avvicinano il coprifuoco nazionale alle 22 e le chiusure regionali in base all'avanzata del contagio. 

Scendere in strada ora ha un sapore diverso, perché nella capitale non si arriva mai per caso: ogni visita porta con sé emozioni, paure, incognite e speranze. Questa volta professionali, e la soddisfazione conquistata cancella finalmente la lunga fatica. 

Tramonto su Roma

venerdì 30 ottobre 2020

Andy Rocchelli, dossier speciale di Ossigeno per l'informazione

I giornalisti come operatori umanitari, contro i quali non si può usare violenza mai, neanche in contesti di guerra. C’è qualcosa di assolutamente inedito nella sentenza pronunciata dalla Corte d’Assise di Pavia il 12 luglio 2019, con la quale è stato condannato il soldato italo-ucraino Vitaly Markiv a 24 anni di reclusione per concorso nell'omicidio del fotoreporter Andrea (Andy) Rocchelli. 

C’è l’equiparazione dei giornalisti agli operatori che sotto le bombe salvano vite umane, c’è il riconoscimento del giornalismo come attività essenziale per la democrazia, c’è la condanna ferma di ogni tipo di violenza nei confronti di chi fa informazione. 

Un tassello nuovo nel dibattito sul giornalismo che Ossigeno per l’informazione vuole rilanciare per il 2 novembre, in occasione della Giornata Internazionale dell’ONU per mettere fine all'impunità per i crimini contro i giornalisti (IDEI). 

Mironov e Rocchelli

sabato 24 ottobre 2020

Processo Rocchelli, la difesa: "Assolvete Vitaly Markiv"

«Markiv aveva gli stessi compiti degli altri soldati, non aveva rapporti privilegiati con i suoi superiori, non aveva nessun potere sui comandanti dell’esercito ucraino. Siamo di fronte a una colpa d’autore, è stato presentato alla Corte il mostro perché così non può che essere lui il colpevole. Rimane però l’assordante vuoto probatorio, coperto con l’accusa di crimini contro l’umanità. Ma Pavia non è Norimberga». 

Sono le ore 20.45, il Tribunale di Milano è ormai deserto e numerose luci sono state spente. Nel grande corridoio centrale risuona ancora la voce dell’avvocato Raffaele Della Valle, che sta terminando la sua lunga arringa. 

Tribunale di Milano

lunedì 19 ottobre 2020

La vitamina C cura il Covid-19?

L’assalto alle farmacie alla ricerca di integratori di vitamina C. È una delle immagini della Fase 1 che resta scolpita nella mente. Un pomeriggio di marzo, su alcuni gruppi WhatsApp ha iniziato a circolare un messaggio audio che invitava ad acquistare integratori di vitamina C come protezione e cura per il Covid-19, un messaggio anonimo nel quale si faceva esplicitamente il nome di un integratore specifico. 

La paura di un nemico invisibile e ignoto, le dichiarazioni contraddittorie dei virologi in tv e i ritardi dell’OMS hanno fatto il resto: in poche ore l’audio ha raggiunto centinaia di migliaia di smartphone, portando la sera stessa e la mattina successiva migliaia di persone nelle farmacie italiane. 

Sui social ancora oggi si può leggere di tutto a riguardo: da chi afferma che la vitamina C allunga la vita a chi la giudica nociva. Ma quali sono, da un punto di vista scientifico, gli effetti della vitamina C nei confronti del Covid-19? 

Arance e vitamina C

venerdì 16 ottobre 2020

Processo Rocchelli, Pg e parti civili: "La sentenza di primo grado sia confermata"

Conferma integrale della sentenza di primo grado, ovvero condanna a 24 anni di reclusione per Vitaly Markiv e risarcimento alle parti civili. Si è chiusa con queste richieste la terza udienza del processo d’appello per la morte del fotoreporter Andy Rocchelli, tenutasi ieri nell’aula della Corte d’Assise d’Appello del Tribunale di Milano.

Manifestazione Free Markiv

Un’udienza fiume, apertasi alle 9.30 del mattino, segnata dalla lunga requisitoria del sostituto procuratore generale Nunzia Ciaravolo e dalle arringhe degli avvocati delle parti civili, e conclusasi la sera, pochi minuti prima delle 18. 

Prima della requisitoria, il sostituto procuratore ha espresso il proprio disappunto per il lavoro di traduzione e trascrizione fatto sull’intercettazione ambientale a Vitaly Markiv durante la sua detenzione nel carcere di Torre del Gallo, a Pavia: l’interprete ucraina, oltre a tradurre le frasi pronunciate dai detenuti, ha aggiunto fra parentesi quelle che il Pg ha definito «note interpretative personali», una sorta di spiegazione e commento alle espressioni usate da Markiv. La Corte ha dichiarato che non terrà conto di queste frasi, frasi «non richieste al perito»

Terza udienza Rocchelli

martedì 13 ottobre 2020

Covid-19: se vince il più forte

Un nuovo lockdown nazionale? Difficile immaginarlo oggi. Difficile pensare che il mondo delle piccole e medie imprese, delle partite iva e dei liberi professionisti possa reggere un ulteriore stop, mentre all’appello mancano ancora alcune conseguenze della Fase 1. Il blocco dei licenziamenti, precario paravento di fronte a una diga crepata, è lì a ricordare che la bolla continua a gonfiarsi. 

Difficile ignorare poi gli effetti psicologici che una nuova chiusura totale potrebbe provocare, in modo particolare sulle persone più fragili, sugli anziani, su chi vive da solo, su chi già combatte con altre patologie che limitano i suoi spostamenti quotidiani. 

Difficile, allo stesso tempo, credere che la delazione possa impedire il crescere della pandemia. Che affidare ai cittadini il ruolo di sceriffi risolva le gravi carenze organizzative statali. Sceriffi influenzabili da paura, invidia, rancori antichi per questioni di vicinato, ripicche e antipatie. Parentesi: il senso civico va formato, accudito, nutrito ogni giorno, anche con il buon esempio. 


sabato 10 ottobre 2020

Halloween 2020: notte di luce

Zucche (vuote), maschere, trucchi, scheletri e cappelli da strega. Nonostante il Covid-19, i supermercati sono già pieni di articoli dedicati ad Halloween. Non è ancora chiaro come si potrà fare “dolcetto o scherzetto”, dato che potrebbe essere necessario disinfettare i gommoni e mettere in quarantena i cioccolatini, ma l’imperativo categorico è vendere. Poi si vedrà. 

Anche i giornali iniziano a occuparsi di Halloween 2020 con largo anticipo: l’agenzia “Ansa” spiega come non rinunciare alla festa nonostante la pandemia, “Amica” consiglia i 12 film horror più spaventosi da vedere su Netflix ad Halloween, “SKyTg24” intervista alcuni esperti che invitano a evitare i festeggiamenti, “Corriere Romagna” fotografa la situazione di Mirabilandia, che punta su Halloween per recuperare dopo il lockdown, “Today” guarda invece agli Stati Uniti, dove il coronavirus spegne per la prima volta la tradizione del “dolcetto o scherzetto”. 

Ma la notte del 31 ottobre non è solo questo. La notte del 31 ottobre è in realtà una notte di luce. 

Candela finestra

giovedì 8 ottobre 2020

Processo Rocchelli, "The Wrong Place"

Il 15 ottobre la Corte d’Assise d’Appello di Milano scioglierà le riserve sull’acquisizione del documentario “The Wrong Place” nel processo per i responsabili della morte del fotoreporter Andy Rocchelli. La difesa di Vitaly Markiv, unico imputato, condannato in primo grado a 24 anni di reclusione, ha presentato da subito questa richiesta, definendola un tassello fondamentale per la rinnovazione dell’istruttoria. Ma cos’è “The Wrong Place”? 

Cristiano Tinazzi, ideatore del film inchiesta assieme a Danilo Elia, giornalista Rai, Olga Tokariuk, giornalista ucraina, e Ruben Lagattolla, documentarista, ha scritto a “Ossigeno per l’informazione” per spiegare com’è nato il progetto e con quale obiettivo. 

Nell’articolo, che potete leggere cliccando qui, Tinazzi spiega: «Il nostro lavoro si basa sulle carte processuali. Le abbiamo lette e analizzate e portate sul luogo dei fatti seguendo la dinamica degli eventi ricostruita dall’unico testimone sentito in tribunale, il fotografo francese William Roguelon». 

venerdì 2 ottobre 2020

Cristianofobia in Europa: i numeri di un'emergenza nascosta

Incendi nelle chiese, statue di santi distrutte, graffiti satanici sui portoni delle cattedrali e cimiteri vandalizzati. È questo l’identikit, incompleto, degli attacchi ai simboli della fede cristiana registrati in Europa nel 2019. I dati vengono da una ricerca effettuata dall’Istituto Gatestone, che per mesi ha visionato i siti dei quotidiani locali del Vecchio Continente: solo nel 2019, sono stati registrati oltre 3000 episodi di cristianofobia in Europa. 

E proprio tra le pagine dei giornali locali europei ci siamo immersi ad “iFamNews”, realizzando un’inchiesta su uno dei fenomeni più tenacemente ignorati dai media mainstream. Difficile rimanere impassibili mentre scorrono le notizie, difficile immaginare di ignorare tanta violenza, basti pensare a quanto accaduto alla chiesa di Santa Maria Vergine a Wimbotsham, in Inghilterra

giovedì 1 ottobre 2020

Processo Rocchelli, indagini per minacce all'interprete

Un colpo di scena inaspettato e inquietante questa mattina alla seconda udienza del processo d’appello per la morte del fotoreporter Andy Rocchelli: dietro alla mancata traduzione e trascrizione di un’intercettazione ambientale, che il sostituto procuratore generale vuole acquisire tra le prove, non ci sarebbero solo problemi tecnici, bensì intimidazioni e minacce all’interprete incaricata. La notizia è stata confermata dagli avvocati di parte civile. 

Processo d'appello Rocchelli

martedì 29 settembre 2020

Andy Rocchelli: a Milano il processo d'appello per l'uccisione del fotoreporter

Ha preso il via oggi il processo di appello ai responsabili della morte del fotoreporter italiano Andrea Rocchelli, ucciso insieme al giornalista russo Andrej Mironov il 24 maggio 2014, in Donbass, mentre insieme a lui documentava gli scontri armati fra indipendentisti ed esercito ucraino. 

Manifestazione per Markiv

Seguirò tutto il processo come giornalista accreditato per “Ossigeno per l’informazione”. Lì potrete trovare un resoconto puntuale di ogni udienza. 

Raffaele Della Valle

Sul sito di Ossigeno è anche possibile rileggere tutti gli articoli sul processo di primo grado, che ha portato alla condanna a 24 anni di reclusione per Vitaly Markiv. 

venerdì 18 settembre 2020

Petizione contro Netflix, Avvenire non ci sta

«Il giornale della Conferenza episcopale italiana difende “Cuties” di Netflix». Così titola la Catholic News Agency (CNA), una delle principali agenzie cattoliche al mondo. L’articolo, che è possibile leggere cliccando qui, riporta alcuni stralci della recensione scritta dal critico televisivo di Avvenire Andrea Fagioli, nella quale si legge: «Gli utenti che si sono indignati con Netflix lanciando una campagna di sabotaggio contro la piattaforma online per il film Mignonnes, conosciuto con il titolo internazionale Cuties, o non l’hanno visto o si sono limitati davvero alla locandina».

Fagioli fa riferimento alla grande mobilitazione nata in America in seguito alla programmazione del film sulla piattaforma, mobilitazione che ha portato alla raccolta di oltre 600mila firme e a migliaia di disdette dall’abbonamento a Netflix. Un vero e proprio terremoto che è costato alla società perdite per 9 miliardi di dollari.

domenica 6 settembre 2020

La bottega di Pupi Perati, l'invisibile prende forma

«Nel 460 d.C. un’orda di barbari Eruli entrò in città, e distrusse con le fiamme anche le due cattedrali che si trovavano nel cuore del centro abitato. La gente le ricostruì più grandi e più belle di prima. L’impresa, un grande sforzo per tutta la comunità, riuscì anche grazie a santi vescovi come Epifanio e all’intervento degli angeli. La storia di Pavia è particolarmente legata agli angeli». L’occhio cade sull’orologio: sono passate quasi due ore, come siamo arrivati alla storia dell’antica Ticinum? 

Entrare nella bottega di Pupi Perati, in via Teodolinda 2/4, angolo piazza del Duomo, significa mettere il mondo in parentesi per qualche minuto, o forse qualcosa di più. Si entra per acquistare un’opera d’arte, si esce con l’opera e molto di più. I pregiati vetri da fusione incontrano l’oro e altri preziosi minerali dando vita a qualcosa di unico. Come la storia che li ha ispirati.

martedì 25 agosto 2020

Vittorio Feltri difende Paolo Berizzi

«Io non condivido le parole di Berizzi, tuttavia questo non mi dà la licenza di chiedere che egli sia addirittura buttato fuori dall'Ordine, come ha fatto qualcuno. Cosa c'entra la corporazione degli scribi con la libertà di pensiero, tutti i pensieri, belli o brutti che siano? Al massimo il mio amico Paolo merita un v*******o in puro stile Grillo, mentre invocare punizioni esemplari nei suoi confronti è una operazione di sapore appunto fascista». Vittorio Feltri irrompe nel dibattito nato attorno al giornalista di Repubblica, Paolo Berizzi, che ha firmato un tweet nel quale spiega il nubifragio che si è abbattuto su Verona come una manifestazione del Karma, provocata dalla presenza di fascisti nella città. 

Su Libero, Feltri aggiunge: «Se un cronista o un qualsiasi cittadino ha una opinione che riteniamo sbagliata ha comunque il diritto di esprimerla senza essere linciato». Nessuno può privare un cittadino della libertà di espressione, libertà sancita dall’articolo 21 della Costituzione. 

Ma Paolo Berizzi, oltre che cittadino, è giornalista. E il giornalismo non è un lavoro normale, perché è un lavoro pubblico. Il giornalista ha la responsabilità di cercare quotidianamente la verità e di diffonderla. Ha il compito di informare i cittadini, di fornire loro gli strumenti per comprendere la realtà, oggi sempre più complessa. 

Il tweet del giornalista Paolo Berizzi sul nubifragio avvenuto a Verona

lunedì 24 agosto 2020

Milva, tu come mai non senti nostalgia?

La borsa del Piccolo Teatro è ancora lì. In un angolo nascosto e protetto dell’armadio. Al suo interno, i biglietti autografati della Variante di Luneburg e il programma dello spettacolo. Oltre al DVD “Milva canta Brecht”. Sembra una settimana fa, invece tutto risale alla sera del 22 marzo 2011. 

E «tutto mi ricorda» l’incontro nei camerini, al termine della rappresentazione, «con le mani un po’ tremanti» che porgevano un piccolo dono di Pavia e una copia con dedica di “Toppy, un moscerino dal cuore grande”. Lo sguardo divertito, sorpreso eppure attento e curioso. Le battute sui dolci pavesi e sul libro di favole. La chioma raccolta ma sempre protagonista. La stanchezza che spariva nell’incontro con il pubblico.  

I manifesti fuori dal teatro Arena del Sole di Bologna per l'ultimo spettacolo di Milva