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martedì 29 dicembre 2020

Auguri di buon 2021, spazio alla speranza

Il portone della chiesa spalancato. Le panche vuote. La città deserta e silenziosa tutta intorno. Tra le immagini che hanno segnato il 2020, la fotografia della basilica di San Francesco a Pavia senza fedeli per il lockdown (pubblicata su questo blog il 20 aprile scorso) rimane impressa in modo particolare nella memoria. Non solo perché è stata l’immagine di apertura di uno degli articoli più cliccati dell’anno, bensì perché condensa in sé tutte le emozioni provate in questi dieci mesi: smarrimento, solitudine, sconcerto, paura, confusione, speranza. 

Ma procediamo con ordine: la sera del 23 febbraio, alle 21.49, su questo blog veniva rilanciato il messaggio del vescovo Corrado Sanguineti con il quale si annunciava la sospensione delle Messe con concorso di popolo. La decisione, presa dalla Conferenza episcopale lombarda, cambiava le carte in tavola: la pandemia non era più un trafiletto nelle pagine “Esteri” dei quotidiani, ma una realtà spaventosamente vicina. 

Chiesa senza fedeli

martedì 17 novembre 2020

Germania e Svizzera, Natale in casa

«La città si accende per Natale, i bar si riempiono mentre il sole tramonta, nelle vetrine si specchiano passanti veloci carichi di borse. Voi non avete voglia di scappare? Di fuggire lontano? Solo per qualche giorno, solo per poco». Così scrivevo in apertura di un mio pezzo dal titolo “Avvento, un tempo per rimanere”, pubblicato sul blog di Costanza Miriano il 4 dicembre 2019

Le prime settimane di dicembre sono sempre le più frenetiche: le lancette dell’orologio accelerano all’improvviso, tutto inizia a correre ed è facile perdere la bussola. Quest’anno? Come sarà l’Avvento 2020

Luci Natale
Image by Marina khrapova from Unsplash

sabato 10 ottobre 2020

Halloween 2020: notte di luce

Zucche (vuote), maschere, trucchi, scheletri e cappelli da strega. Nonostante il Covid-19, i supermercati sono già pieni di articoli dedicati ad Halloween. Non è ancora chiaro come si potrà fare “dolcetto o scherzetto”, dato che potrebbe essere necessario disinfettare i gommoni e mettere in quarantena i cioccolatini, ma l’imperativo categorico è vendere. Poi si vedrà. 

Anche i giornali iniziano a occuparsi di Halloween 2020 con largo anticipo: l’agenzia “Ansa” spiega come non rinunciare alla festa nonostante la pandemia, “Amica” consiglia i 12 film horror più spaventosi da vedere su Netflix ad Halloween, “SKyTg24” intervista alcuni esperti che invitano a evitare i festeggiamenti, “Corriere Romagna” fotografa la situazione di Mirabilandia, che punta su Halloween per recuperare dopo il lockdown, “Today” guarda invece agli Stati Uniti, dove il coronavirus spegne per la prima volta la tradizione del “dolcetto o scherzetto”. 

Ma la notte del 31 ottobre non è solo questo. La notte del 31 ottobre è in realtà una notte di luce. 

Candela finestra

lunedì 1 giugno 2020

Le Sante Spine sono ancora la festa di Pavia

Una festa delle Sante Spine diversa, in un duomo che si riempie a fatica di fedeli, tutti ben distanziati. È dal 1499 che la cattedrale di Pavia custodisce tre spine che provengono dalla croce di Cristo, e da secoli la città, nel lunedì dopo Pentecoste, si ritrova nel suo duomo per rendere omaggio alle Sante Spine. 

Il segno è la processione che attraversa le strade del centro storico, una processione che raccoglie migliaia di pavesi e che è guidata dalla grande cupola illuminata, come una stella polare nella notte. Quest’anno, per la prima volta, niente di tutto questo è possibile. Ci si ritrova così in duomo, rispettando distanze e norme igieniche. 

Immagine della festa delle Sante Spine nel duomo di Pavia

domenica 31 maggio 2020

Una lettera per Mike

«Mio fratello Mike compie 50 anni il 7 giugno. Puoi farmi un favore?». Così scrive sul suo profilo Twitter padre Thomas Petri, sacerdote, dottore in teologia morale, professore presso la Pontificia facoltà dell’Immacolata Concezione dei padri domenicani a Washington. 

Il 7 giugno suo fratello Mike spegnerà 50 candeline, e padre Thomas ha pensato bene di organizzargli una grande sorpresa: sapendo della gioia che prova Mike ogni volta che riceve una lettera, si è rivolto ai suoi oltre 31mila follower di Twitter chiedendo di inviare un messaggio cartaceo di auguri al fratello. Un piccolo regalo di carta che, insieme a tanti altri, sarà una grande sorpresa per Mike. 

Immagine dei due fratelli Thomas e Mike Petri

venerdì 29 maggio 2020

Trovare pace e serenità in un'antica basilica

«Ma cerchi San Pietro in Ciel d'Oro, chi vuol andar per pace. Lo cerchi nella sua piazza remota, un tempo spaziante e mossa d'alberi, ora ingombra d’un pesante casone, che è un pugno nell'occhio della piazza e di chi la guarda. Se pensi che lì dentro, in un'arca d'avorio del Trecento (opera dei fratelli Senesi), trovano pace da secoli le inquiete ossa di Sant'Agostino. La basilica, anche per quel suo scendere giù (“giuso in Ciel d'auro”), pare inginocchiarglisi innanzi, in un gran singhiozzo delle Confessioni». (da “Viaggio in Pavia”, di Cesare Angelini)

Immagine della basilica di San Pietro in Ciel d'Oro a Pavia

Sostare in silenzio nella basilica di San Pietro in Ciel d’Oro a Pavia significa scoprire che quel silenzio è in realtà denso di parole sussurrate. Sant’Agostino continua incessantemente a chiedere verità, San Severino Boezio dona consolazione con la filosofia, Santa Rita ascolta con pazienza anche le cause impossibili, la Madonna del Buon Consiglio suggerisce la via ai confusi, Santa Monica protegge le mamme che soffrono a causa dei figli. I rumori della città scompaiono, coperti dal cinguettio degli uccellini che popolano il chiostro.

Immagine dell'arca che custodisce le spoglie mortali di Agostino d'Ippona

giovedì 21 maggio 2020

Santa Rita e la prima Messa con i fedeli

E così, per la mia prima Messa dopo la lunga sospensione causa coronavirus, mi ritrovo qui. Nel silenzio della splendida basilica di San Pietro in Ciel d’Oro, davanti alla statua di santa Rita circondata di rose. Domani è la sua festa, e per la prima volta la festa si terrà a porte chiuse, senza fedeli. Per la città, un altro grande dolore. 

Rita e Agostino venerati a Pavia nella basilica di San Pietro in Ciel d'Oro

sabato 16 maggio 2020

Il 18 maggio #TorniamoaMessa

«Quando [Gesù] fu a tavola con loro, prese il pane, recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero». (Lc 24, 30-31) 

Lunedì 18 maggio riprende la celebrazione delle Messe con concorso di popolo, dopo una sospensione inedita e lunghissima: in Lombardia è dal 23 febbraio scorso che i fedeli non possono partecipare di persona alle celebrazioni. Giovedì 7 maggio è stato reso noto il protocollo firmato dalla Conferenza episcopale italiana e dal Governo, per consentire la partecipazione dei fedeli in sicurezza e nel rispetto del Dpcm anti-contagio. 

Immagine di fedeli seduti distanziati per coronavirus

venerdì 15 maggio 2020

Europa, non dimenticare la libertà religiosa

«ONG e leader musulmani in Pakistan rifiutano aiuti di emergenza contro il Coronavirus ai cristiani e alle altre minoranze religiose, nonostante questi ultimi siano fra quelli più gravemente colpiti dalla pandemia». La denuncia arriva da Cecil Shane Chaudhry, Direttore esecutivo della Commissione nazionale giustizia e pace, ed è stata rilanciata da Aiuto alla Chiesa che Soffre

Immagine dell'abbazia di Mont Saint Michel al tramonto

sabato 2 maggio 2020

Lockdown della fede? Non avete capito niente

“Scusami, devo staccare, tra poco inizia la Messa su Telepavia, a dopo!” “Hai visto ieri sera che bello il rosario per l’Italia su Tv2000?” “Ormai mi sento veronese d’adozione, da quando siamo in isolamento seguo la Messa di monsignor Zenti su Telepace, mi sento davvero parte di qualcosa di più grande.” “Ci sentiamo domani allora: tra poco c’è la compieta su Radio Maria e la recito con loro.” “Abbi pazienza, ma a quell’ora devo dire la coroncina della Divina Misericordia con Radio Mater, facciamo alle 17?” 

Sono solo una sintesi dei tanti messaggi ricevuti e inviati in queste settimane di isolamento. E sono il motivo per il quale, quando il contagio si sarà fermato, si potrà parlare di orgoglio cristiano. 

L'Abbazia di San Galgano deserta e la fede in isolamento per il coronavirus

lunedì 27 aprile 2020

No alle Messe con fedeli, come salvare la libertà di culto

«È un errore molto grave. Non si può pensare di affrontare una generale “ripartenza” che si annuncia delicatissima rinunciando inspiegabilmente a valorizzare la generosa responsabilità con cui i cattolici italiani – come i fedeli di altre confessioni cristiane e di altre religioni – hanno accettato rinunce e sacrifici e, dunque, senza dare risposta a legittime, sentite e del tutto ragionevoli attese della nostra gente». 

Così commenta oggi Marco Tarquinio, direttore di Avvenire, la decisione del governo di escludere la ripresa delle Messe con concorso di popolo dalla Fase 2. La decisione è stata resa nota dal premier Giuseppe Conte in una conferenza stampa trasmessa ieri sera, subito seguita da un duro comunicato della Conferenza episcopale italiana nel quale si accusa il governo di violare la libertà di culto. 

Una chiesa vuota per l'isolamento da coronavirus, Messe senza fedeli

lunedì 20 aprile 2020

Chiesa: le Messe nella Fase 2

La Conferenza episcopale italiana ha presentato una proposta al governo affinché la Fase 2 preveda anche la ripresa delle Messe con concorso di popolo. L’idea insomma è che dal 4 maggio possano tornare a popolarsi le chiese, seppur con modalità nuove. La Cei e papa Francesco spingono perché si torni a celebrare a porte aperte, ma crescono i dubbi, soprattutto nelle regioni più colpite dal coronavirus. E occorre studiare nuove strategie per proteggere la salute dei fedeli che parteciperanno alle funzioni religiose. 

Chiesa aperta ma Messe senza concorso di popolo per coronavirus

domenica 12 aprile 2020

Io resto a casa, ma andrà tutto bene?

Per la prima volta siamo chiamati a trascorrere Pasquetta chiusi nelle nostre case. Niente gita fuori porta, niente visita a una mostra, a una città d’arte, niente pranzo con amici e parenti, niente pomeriggio a prendere il sole, niente pedalata nel verde. Le città deserte sono pattugliate dalle forze dell’ordine, in molti comuni sono in funzione già da oggi droni ed elicotteri.  
Che cosa possiamo fare per passare il tempo? Ascoltare il rumore del mondo. Esatto, la risposta è fuori dalla finestra, nel canto degli uccellini, nel fruscio delle foglie appena mosse dal vento, nelle prime api che svolazzano attorno ai primi fiori. La cosa migliore da fare in questa Pasquetta 2020 è ascoltare il silenzio, perché è un silenzio vivo che ha tanto da dirci. 

In isolamento per coronavirus possiamo leggere un buon libro in giardino

venerdì 10 aprile 2020

Il Triduo pasquale accanto a Pilato

È difficile non provare una sorta di empatia per Pilato. Una condivisione del suo tormento interiore di fronte a Gesù, ai sacerdoti del tempio, alla folla urlante.

Pilato è pagano, è estraneo alla vicenda di Gesù e della nascente fede cristiana, è forse la persona più distante dal Mistero che potesse irrompere nella storia della Passione. Viene coinvolto perché governatore, un ruolo, è possibile immaginare, conquistato con anni di sacrificio, di obbedienza, di rospi ingoiati a fatica. La sua carriera procede brillantemente, serenamente, fin quando all’improvviso tra le sue mani non passa una decisione che sovrasta ogni quotidianità.  

Pilato non sa molto di Gesù, forse lo crede anche un po’ pazzo, di certo però non lo crede un pericolo pubblico. Non riconosce in lui un criminale, Matteo nel suo resoconto è molto esplicito: «[Pilato] sapeva bene infatti che glielo avevano consegnato per invidia». 

Via Crusi nel Triduo Pasquale

sabato 28 marzo 2020

Susanna Tamaro a "Soul", scintille di umanità

«Se togli il sacro dalla società togli l’anima, il mistero, l’eternità». È un inno al cielo l’intervista che Monica Mondo ha fatto a Susanna Tamaro, scrittrice, nota al grande pubblico per “Va’ dove ti porta il cuore”, romanzo epistolare da oltre 15 milioni di copie vendute. Tamaro, ospite di “Soul” in una puntata registrata nell’ottobre 2019 ma riproposta stasera, ha parlato di scuola, educazione, cuore e libertà.

C’è una crisi educativa: «Abbiamo incominciato a pensare che non ci fosse più bisogno di educazione – racconta Tamaro –, che l’educazione fosse una violenza, perché il bambino nasce puro e con una aura di santità. Il bambino è un miracolo da contemplare e tutto ciò che fa è automaticamente bello»

Susanna Tamaro nella sua casa autrice di Va' dove ti porta il cuore

venerdì 27 marzo 2020

Papa Francesco prega contro l'epidemia in una piazza San Pietro deserta

Passerà alla storia. Lo sappiamo, abbiamo appena assistito a un evento storico, inedito, e inedito è il momento che stiamo vivendo. Papa Francesco che arriva sul sagrato della basilica di San Pietro da solo, a piedi, sotto una pioggia battente. La piazza completamente deserta, il portone della basilica spalancato.

Mai le grandi braccia di piazza San Pietro si sono protese così tanto per abbracciare Roma, l’Italia, il mondo. Mai ci siamo sentiti così pellegrini stanchi, accolti in quella piazza che è il cuore della cristianità, viandanti in un deserto sconosciuto in disperata ricerca di un’oasi. 

Il papa prega in piazza San Pietro contro l'epidemia

mercoledì 18 marzo 2020

Coronavirus, il vescovo scrive agli operatori sanitari

«Come pastore di questa chiesa di Pavia, interpretando il sentire della gente, vorrei dirvi un grande “grazie” per il lavoro che state realizzando, con competenza, con dedizione, con profonda umanità, sostenendo la tensione dovuta alla grave epidemia in corso, e affrontando ritmi in certi casi massacranti. Il mio ringraziamento va a tutti voi, non solo a quelli impegnati in prima linea a combattere contro il Coronavirus nei reparti di malattie infettive e nelle terapie intensive, ma anche a chi svolge il suo servizio in altri reparti, negli ambulatori, nelle strutture di accoglienza e di cura per gli anziani: è tutto il sistema sanitario che è messo alla prova da questa emergenza». 

Li ha ricordati sempre gli operatori sanitari il vescovo di Pavia Corrado Sanguineti. Una parola di ringraziamento, una preghiera, un ricordo non sono mai mancati al termine delle Messe, dei momenti di preghiera e delle catechesi trasmesse in streaming o su Telepavia

Immagine di un laboratorio per analisi mediche

domenica 15 marzo 2020

Coronavirus, il vescovo benedice la città

Il vescovo Corrado benedice la città di Pavia per il coronavirus

Sotto lo sguardo della Madonna di Piazza Grande, sotto la maestosa cupola del duomo, sotto un cielo azzurro spazzato dal vento. Sono immagini che resteranno nella storia della città quelle riprese da Telepavia pochi istanti fa, con il vescovo Corrado Sanguineti che, terminata la Messa a porte chiuse nella cripta del duomo, è uscito in processione verso Piazza Vittoria e da lì ha benedetto con il Santissimo Sacramento la città di Pavia. Davanti all’emergenza coronavirus, ha ricordato il vescovo durante l’omelia, siamo chiamati a interrogarci sul senso del limite, a farci vicini alle persone anziane, sole, a chi è tornato alla Casa del Padre proprio in questi giorni e non ha potuto ricevere il nostro ultimo saluto. Restiamo uniti in preghiera.