lunedì 19 dicembre 2016

Ritiro d'Avvento per docenti universitari

Si è tenuto giovedì 15 dicembre 2016, nel convento di Santa Maria Incoronata di Canepanova, il ritiro d’Avvento per docenti universitari, ricercatori e personale tecnico amministrativo dell’Università degli studi di Pavia. A guidare la lectio divina Mons. Corrado Sanguineti, che ha meditato il prologo del Vangelo di Giovanni.

Noi siamo fatti per incontrare la Parola di Dio, siamo naturalmente orientati ad essa”, ha spiegato Mons. Sanguineti, e questo perché “Gesù è colui che ci narra il Padre, la sua parola è un dirsi di Dio”. E ancora, “la Parola in Gesù diventa volto, quindi noi possiamo vedere. La vita cristiana ha a che fare non solo con l’ascolto, ma anche e soprattutto con il vedere.” E, se possiamo vedere, allora siamo anche in grado di riconoscere i “semi del Verbo”, la presenza del Logos nella storia che precede la venuta di Cristo. Da qui può nascere un proficuo dialogo con chi professa altre religioni o si dice ateo: l’ecumenismo non è un confuso miscuglio di credenze, ma un incontro tra persone e storie, valori e volti.

Ecco l’importanza dei simboli, come ha ricordato fra Enrico, responsabile della pastorale universitaria e padre guardiano del convento: “il presepe pensato da San Francesco non è altro che il racconto simbolico dell’Eucaristia, da riscoprire oggi liberando il santo dalle tante etichette che riducono il suo carisma al dialogo con gli animali”.

Il resoconto del ritiro d'Avvento per docenti universitari con il vescovo Corrado Sanguineti

domenica 11 dicembre 2016

Un concerto di Avvento

<<“Si sentiva che c’era Qualcuno con noi”. Credo che molti dei presenti al concerto di Avvento tenutosi nella chiesa di S. Alessandro Sauli la sera del 3 dicembre abbiano avuto questo pensiero. Perché non è stato “solo” un momento di preghiera in preparazione al Natale, come recitava la locandina dell’evento, bensì un vero incontro. Un incontro di fede, tra fratelli, in una chiesa. No, i luoghi e le ricorrenze non sono casuali. Ma partiamo dai cori, tre: “Con un cuore solo”, coro dei giovani universitari, corale di S. Genesio Martire e corale Felice, di S. Alessandro. Percorsi diversi, repertori diversi, che però si sono incontrati nella condivisione del canto che ha chiuso la serata, il “Salve Regina” del Gen Verde. Solo una piccola prova venti minuti prima del concerto, un centinaio di coristi sull’altare… Non era assolutamente scontato che il canto ne uscisse bene! E invece è successo qualcosa di speciale, perché tutti ci siamo armonizzati sulla stessa melodia, che partiva dal cuore. Fin da subito, entrando in S. Alessandro accolti festosamente da don Dante, ci siamo sentiti a casa. Si avvicina la notte che ha cambiato il corso della storia; nel nostro piccolo, anche la notte di sabato stava lasciando un segno luminoso nella nostra avventura personale di cantori. 

sabato 10 dicembre 2016

A Pavia, la Solennità di San Siro

Con trepidazione e gioiaMons. Corrado Sanguineti ha aperto le celebrazioni per la Solennità di San Siro, patrono di Pavia, da lui vissute per la prima volta come pastore della Chiesa pavese. "Il cristianesimo", così ha ricordato nell’omelia del Pontificale, "ha fecondato la società fin dai primi anni della sua nascita", e oggi siamo qui "non per ricordare un passato sepolto", bensì per "celebrare i continui frutti che la fede porta all’uomo di oggi". 


Noi pavesi siamo eredi di una lunga storia, già San Martino di Tours scriveva di una comunità cristiana viva e coinvolgente nella sua visita all’antica Ticinum. Seguendo l’esempio di S. Siro, primo pastore ed evangelizzatore della nostra comunità, siamo chiamati ad “andare in tutto il mondo”, perché la gioia della fede, che è un incontro con la persona di Gesù, è così travolgente che non può essere tenuta solo per noi, e perché “non c’è cristianesimo senza missione”. 
La prima festa di S. Siro di Mons. Sanguineti coincide anche con la sua prima lettera pastorale, dal titolo “Maestro dove dimori? Incontrare Cristo oggi”. Tre i nodi centrali: da dove partire per il cammino della Chiesa? Come rileggere l’incontro di Gesù con i discepoli? Dove vivere oggi questo incontro? Alle comunità parrocchiali l’invito quindi a verificarsi e a fare scelte capaci di rendere la grandezza della fede vissuta nella contemporaneità, riscoprendo il gusto dell’essenziale. Come la tradizione di S. Siro ci ricorda, anche noi siamo chiamati a condividere il poco pane che abbiamo, perché “solo ciò che è condiviso si moltiplica”. 


mercoledì 7 dicembre 2016

Il cuore della Chiesa batte a Genova

“La motovedetta della Guardia Costiera CP288 nel Porto Antico di Genova, attraccata a Calata Falcone-Borsellino. Sul ponte principale, un grande ostensorio con il SS. Sacramento. Il porto invaso da migliaia di persone...” 

Racconto del Congresso Eucaristico di Genova

“Genova, davanti al Santissimo che ha attraversato le sue strade, si è fermata e ha pregato in silenzio.”