giovedì 30 luglio 2015

#ioleggolocale

Perché “Leggiamo il locale per comprendere l’universale”? Perché nella stampa locale c’è il passato, il presente, il futuro. E perché proprio “universale”? Perché “universale”, dal greco kathólou, indica la ricerca dell’essenza che appartiene a tutte le cose: un legame profondo, fondamentale per la conoscenza ma anche per la società.

La crisi iniziata nel 2008 ha colpito molto duramente l’editoria: come un grande cuore pulsante ma affaticato è arrivato meno ossigeno a librerie, edicole, biblioteche, distributori, tipografi... Chi si è trovato più indifeso sono stati senza dubbio gli editori indipendenti e i giornali locali, penalizzati anche da una distribuzione meno ampia e capillare. Eppure l’importanza della stampa locale è tutt’altro che trascurabile. E non solo da un punto di vista economico. La stampa locale parte dal passato, racconta infatti la terra nella quale affondano le nostre radici, passa dal presente, aggiornando e vigilando su ciò che accade sul territorio, e fa rotta verso il futuro, nutrendo la consapevolezza di piccoli e grandi. La mia esperienza è fortemente legata al settimanale diocesano “il Ticino”, con il quale ho iniziato la mia avventura di autore. Il mio ultimo articolo risale all’aprile 2014, ma il legame continua da abbonato. E’ un piacere trovare nella cassetta delle lettere ogni settimana un binocolo di carta: ogni pagina è un’angolazione diversa sulla mia città, per scoprire problemi e belle notizie.


E’ vero, il mondo corre sempre più veloce. Globalizzato, multiculturale, un intreccio di storie e lingue diverse. Ma anche un vortice di interessi, lobby, poteri e decisioni non sempre chiari o positivi. Beh, il mondo corre? Corri anche tu! No, io non voglio correre. Io voglio fermarmi, almeno un po’, dare un po’ d’acqua alle mie radici, per non essere sbalzato via da questa trottola che a volte pare impazzita. La stampa locale può essere anche questo: una piccola bussola di carta per affrontare il turbinio della vita sociale e lavorativa. Forse non possiamo intervenire direttamente sulle decisioni dei grandi, ma possiamo essere attenti a ciò che viene deciso, consapevoli delle scelte fatte e di chi le ha fatte, capaci quindi di scegliere da che parte andare. Partiamo dal piccolo, dalla nostra città. Sostenere la stampa locale significa dare ossigeno anche e soprattutto alla propria mente. 

Vuoi partecipare a “Leggiamo il locale per comprendere l’universale”? Fai una foto al tuo giornale locale, postala sulla pagina facebook “Il parco di Giacomo” con l’hashtag #ioleggolocale e racconta qualcosa del tuo leggere locale… Puoi anche inviare in messaggio privato le foto a “Il parco di Giacomo”: le più belle verranno pubblicate sulla pagina e sul blog! 

martedì 28 luglio 2015

Leggiamo il locale per comprendere l'universale


Un attento reportage sulla viabilità a Pavia: quali risultati sta dando la pedonalizzazione di Corso Carlo Alberto (p.4)? Il degrado del Cimitero: forse qualcosa si muove (p.7)? Piazza Duomo: in cosa si sta trasformando il “salotto buono” della nostra città (p.6)? Il Lago Maggiore continua a scendere: quali errori e quali proposte (p.5)? E poi uno speciale sul Giubileo straordinario: la misericordia, filo comune di tanti santuari italiani (p. 13), le nuove interessanti iniziative della biblioteca Bonetta (p.10), e tanti altri articoli su ciò che accade nella nostra città… Leggiamo il locale per comprendere l’universale… In tutte le edicole e parrocchie della diocesi di Pavia…

mercoledì 15 luglio 2015

Libri in saldo


Dal 13 al 31 luglio nella libreria virtuale di EdiGio' c'è una collana speciale: L'AcchiappaLibro! Cos'ha di speciale? 50 titoli in promozione con prezzi che vanno da 1,50 euro a... 0,50!

lunedì 6 luglio 2015

Distrutta l'installazione a ricordo della Torre Civica


E’ vero, non amavo l’installazione posta sui resti della Torre Civica, accanto al Duomo. Ma vederla ora distrutta dai vandali mi ferisce profondamente. Chi per mesi e mesi ha giocato, lanciato pietre, imbrattato e sporcato quella piccola porzione di terreno, ha in realtà cercato di cancellare un pezzo della nostra storia pavese. In quel luogo, il 17 marzo 1989, hanno perso la vita Giuseppina Comaschi, l'edicolante di Piazza Duomo, l'albergatore Giulio Fontana, Adriana Uggetti, 18 anni, e Barbara Cassani, 17 anni, due ragazze di San Genesio. Il rispetto per quel monumento è anche rispetto per le vittime della tragedia. Senza la consapevolezza del nostro passato non possiamo costruire nulla di buono. (foto di Elia Belli per "il Ticino")

sabato 4 luglio 2015

Siamo fatti della stessa sostanza...


Dopo un esame costato sette camicie, mi concedo una passeggiata nello splendido chiostro di Filosofia… Il “mio” chiostro, nel quale ho conosciuto nuovi amici, ho discusso di cose importanti e scherzato di cose più sciocche… E’ semideserto: lezioni terminate, professori in giro per il mondo impegnati in convegni o chiusi nelle loro case, concentrati nella stesura di nuovi saggi… Pochi ragazzi in giro: alcuni ripassano, alcuni leggono… Ma c’è qualcuno che lavora h24, qualcuno che è “deferizzato”… I dottorandi! Siamo tutti con voi...