martedì 14 giugno 2011

Quorum oltre il 57%: trionfa l'Italia futura

Dopo 16 anni, finalmente, un referendum valido! “Oltre il 57%…”, questa è stata l’espressione che tanto mi ha accompagnato durante la giornata di ieri. Un successo incredibile, sperato ma non aspettato, soprattutto dopo il dato preoccupante dell’11% alle 12 di domenica 12 giugno.
Non mi interessano i vincitori né gli sconfitti politici. L’unica vincitrice qui è la Democrazia, ma priva della retorica politichese: i vincitori siamo tutti noi. Gli italiani hanno sentito l’importanza di riaffermare con forza il proprio diritto di voto, soprattutto di fronte a chi ha approfittato della proprietà su numerosi mezzi di comunicazione per stendere il silenzio sul referendum.
Sì, possiamo dirlo: siamo stati grandi! Un applauso enorme a chi è andato a votare e, a quanto pare, ha votato sì (con percentuali oltre il 95%). Senza tutti questi sì, ora non potremmo dire con forza “No al nucleare”, “No alla privatizzazione dell’acqua” e “No al legittimo impedimento”. Lo possiamo fare? Beh, è merito nostro che abbiamo rinunciato a dieci minuti di un weekend (neanche troppo soleggiato) per andare a votare.
Una mano tesa invece a chi non è andato: non perdete più occasioni di questo tipo per esprimere il vostro pensiero. La posta in gioco, ovvero il nostro futuro, è troppo alta per potersene disinteressare.

venerdì 10 giugno 2011

Referendum 12 e 13 giugno: 3 sì per cambiare

Stasera si chiude la campagna elettorale per i referendum di domenica 12 e  lunedì 13 giugno 2011. Desidero fare un ultimo appello, dopo il mare di parole spese in questi giorni nelle varie trasmissioni televisive da opinionisti e politici, un appello da giovane scrittore/studente, come piace a me…
Ce lo ha ricordato il nostro Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano: votare è un diritto-dovere! Diritto conquistato a prezzo della vita. Dovere sempre, non solo quando si tratta di elezioni politiche, amministrative o comunali. Mi ha fatto un po’ impressione sentire alcuni politici, dopo due mesi di “dovete andare a votare per noi…”, affermare serenamente che l’unica scelta intelligente per questo week end è quella di stare a casa o andare al mare. Chiedo venia, ma non sono assolutamente d’accordo. Il referendum è un elemento fondamentale per la democrazia: il cittadino ha il diritto di dire ciò che pensa di alcune leggi. Ed il cittadino ha il dovere di scegliere SI’ o NO, perché si tratta del suo Paese, del suo futuro e del futuro dei suoi figli.
Domenica e lunedì andiamo tutti a votare, e votiamo 3 sì per un futuro più pulito e responsabile!
- 2 sì ai quesiti sulla privatizzazione dell’acqua, perché non è giusto costringere a privatizzare il servizio idrico del nostro paese. L’acqua è un bene di tutti, tocca allo Stato investire in politiche di efficienza e risparmio.
- 1 sì al quesito sulla costruzione di nuove centrali nucleari sul territorio italiano, perché l’energia atomica è pericolosa, costosa e non serve all’Italia. L’alternativa esiste già: energie rinnovabili ed efficienza energetica.

Mi permetto di ricordare un paio di cose:
  • Il nucleare è una tecnologia pericolosa (vedi Cernobyl e Fukushima);
  • Le centrali nucleari rilasciano radioattività nell’ambiente anche durante il normale funzionamento (maggiore rischio di leucemie e penalizzazione di turismo ed agricoltura nelle aree limitrofe);
  • Lo smaltimento definitivo delle scorie è un problema irrisolto (occorrono decine di migliaia di anni perché perdano la loro radioattività… Dove metterle per questo tempo?);
  • Il nucleare non riduce le importazioni (non ridurrà l’importazione di fonti fossili perché produrrà solo elettricità; non potrà quindi essere utilizzato per alimentare il settore dei trasporti o riscaldare gli edifici);
  • Le centrali utilizzano uranio, materia prima in via di esaurimento (e non presente in giacimenti in Italia).
Ci sarà anche un quarto quesito, riguardante il legittimo impedimento, ma non amo parlare di cose che non conosco bene o non posso verificare, quindi preferisco non prendere posizione.
L’obbiettivo è alto: più di 27 milioni di cittadini devono recarsi alle urne per il raggiungimento del quorum, occorre l’impegno di ciascuno di noi per superarlo. Come propone Angelo Bonelli (presidente della Federazione dei Verdi): prendiamo tutti il telefono e chiamiamo 10 tra parenti amici. Invitiamoli ad andare a votare. Solo uniti potremo costruire un mondo più pulito, rispettoso dell’ambiente e dell’uomo, ma soprattutto più responsabile!