venerdì 30 ottobre 2020

Andy Rocchelli, dossier speciale di Ossigeno per l'informazione

I giornalisti come operatori umanitari, contro i quali non si può usare violenza mai, neanche in contesti di guerra. C’è qualcosa di assolutamente inedito nella sentenza pronunciata dalla Corte d’Assise di Pavia il 12 luglio 2019, con la quale è stato condannato il soldato italo-ucraino Vitaly Markiv a 24 anni di reclusione per concorso nell'omicidio del fotoreporter Andrea (Andy) Rocchelli. 

C’è l’equiparazione dei giornalisti agli operatori che sotto le bombe salvano vite umane, c’è il riconoscimento del giornalismo come attività essenziale per la democrazia, c’è la condanna ferma di ogni tipo di violenza nei confronti di chi fa informazione. 

Un tassello nuovo nel dibattito sul giornalismo che Ossigeno per l’informazione vuole rilanciare per il 2 novembre, in occasione della Giornata Internazionale dell’ONU per mettere fine all'impunità per i crimini contro i giornalisti (IDEI). 

Mironov e Rocchelli

sabato 24 ottobre 2020

Processo Rocchelli, la difesa: "Assolvete Vitaly Markiv"

«Markiv aveva gli stessi compiti degli altri soldati, non aveva rapporti privilegiati con i suoi superiori, non aveva nessun potere sui comandanti dell’esercito ucraino. Siamo di fronte a una colpa d’autore, è stato presentato alla Corte il mostro perché così non può che essere lui il colpevole. Rimane però l’assordante vuoto probatorio, coperto con l’accusa di crimini contro l’umanità. Ma Pavia non è Norimberga». 

Sono le ore 20.45, il Tribunale di Milano è ormai deserto e numerose luci sono state spente. Nel grande corridoio centrale risuona ancora la voce dell’avvocato Raffaele Della Valle, che sta terminando la sua lunga arringa. 

Tribunale di Milano

lunedì 19 ottobre 2020

La vitamina C cura il Covid-19?

L’assalto alle farmacie alla ricerca di integratori di vitamina C. È una delle immagini della Fase 1 che resta scolpita nella mente. Un pomeriggio di marzo, su alcuni gruppi WhatsApp ha iniziato a circolare un messaggio audio che invitava ad acquistare integratori di vitamina C come protezione e cura per il Covid-19, un messaggio anonimo nel quale si faceva esplicitamente il nome di un integratore specifico. 

La paura di un nemico invisibile e ignoto, le dichiarazioni contraddittorie dei virologi in tv e i ritardi dell’OMS hanno fatto il resto: in poche ore l’audio ha raggiunto centinaia di migliaia di smartphone, portando la sera stessa e la mattina successiva migliaia di persone nelle farmacie italiane. 

Sui social ancora oggi si può leggere di tutto a riguardo: da chi afferma che la vitamina C allunga la vita a chi la giudica nociva. Ma quali sono, da un punto di vista scientifico, gli effetti della vitamina C nei confronti del Covid-19? 

Arance e vitamina C

venerdì 16 ottobre 2020

Processo Rocchelli, Pg e parti civili: "La sentenza di primo grado sia confermata"

Conferma integrale della sentenza di primo grado, ovvero condanna a 24 anni di reclusione per Vitaly Markiv e risarcimento alle parti civili. Si è chiusa con queste richieste la terza udienza del processo d’appello per la morte del fotoreporter Andy Rocchelli, tenutasi ieri nell’aula della Corte d’Assise d’Appello del Tribunale di Milano.

Manifestazione Free Markiv

Un’udienza fiume, apertasi alle 9.30 del mattino, segnata dalla lunga requisitoria del sostituto procuratore generale Nunzia Ciaravolo e dalle arringhe degli avvocati delle parti civili, e conclusasi la sera, pochi minuti prima delle 18. 

Prima della requisitoria, il sostituto procuratore ha espresso il proprio disappunto per il lavoro di traduzione e trascrizione fatto sull’intercettazione ambientale a Vitaly Markiv durante la sua detenzione nel carcere di Torre del Gallo, a Pavia: l’interprete ucraina, oltre a tradurre le frasi pronunciate dai detenuti, ha aggiunto fra parentesi quelle che il Pg ha definito «note interpretative personali», una sorta di spiegazione e commento alle espressioni usate da Markiv. La Corte ha dichiarato che non terrà conto di queste frasi, frasi «non richieste al perito»

Terza udienza Rocchelli

martedì 13 ottobre 2020

Covid-19: se vince il più forte

Un nuovo lockdown nazionale? Difficile immaginarlo oggi. Difficile pensare che il mondo delle piccole e medie imprese, delle partite iva e dei liberi professionisti possa reggere un ulteriore stop, mentre all’appello mancano ancora alcune conseguenze della Fase 1. Il blocco dei licenziamenti, precario paravento di fronte a una diga crepata, è lì a ricordare che la bolla continua a gonfiarsi. 

Difficile ignorare poi gli effetti psicologici che una nuova chiusura totale potrebbe provocare, in modo particolare sulle persone più fragili, sugli anziani, su chi vive da solo, su chi già combatte con altre patologie che limitano i suoi spostamenti quotidiani. 

Difficile, allo stesso tempo, credere che la delazione possa impedire il crescere della pandemia. Che affidare ai cittadini il ruolo di sceriffi risolva le gravi carenze organizzative statali. Sceriffi influenzabili da paura, invidia, rancori antichi per questioni di vicinato, ripicche e antipatie. Parentesi: il senso civico va formato, accudito, nutrito ogni giorno, anche con il buon esempio. 


sabato 10 ottobre 2020

Halloween 2020: notte di luce

Zucche (vuote), maschere, trucchi, scheletri e cappelli da strega. Nonostante il Covid-19, i supermercati sono già pieni di articoli dedicati ad Halloween. Non è ancora chiaro come si potrà fare “dolcetto o scherzetto”, dato che potrebbe essere necessario disinfettare i gommoni e mettere in quarantena i cioccolatini, ma l’imperativo categorico è vendere. Poi si vedrà. 

Anche i giornali iniziano a occuparsi di Halloween 2020 con largo anticipo: l’agenzia “Ansa” spiega come non rinunciare alla festa nonostante la pandemia, “Amica” consiglia i 12 film horror più spaventosi da vedere su Netflix ad Halloween, “SKyTg24” intervista alcuni esperti che invitano a evitare i festeggiamenti, “Corriere Romagna” fotografa la situazione di Mirabilandia, che punta su Halloween per recuperare dopo il lockdown, “Today” guarda invece agli Stati Uniti, dove il coronavirus spegne per la prima volta la tradizione del “dolcetto o scherzetto”. 

Ma la notte del 31 ottobre non è solo questo. La notte del 31 ottobre è in realtà una notte di luce. 

Candela finestra

giovedì 8 ottobre 2020

Processo Rocchelli, "The Wrong Place"

Il 15 ottobre la Corte d’Assise d’Appello di Milano scioglierà le riserve sull’acquisizione del documentario “The Wrong Place” nel processo per i responsabili della morte del fotoreporter Andy Rocchelli. La difesa di Vitaly Markiv, unico imputato, condannato in primo grado a 24 anni di reclusione, ha presentato da subito questa richiesta, definendola un tassello fondamentale per la rinnovazione dell’istruttoria. Ma cos’è “The Wrong Place”? 

Cristiano Tinazzi, ideatore del film inchiesta assieme a Danilo Elia, giornalista Rai, Olga Tokariuk, giornalista ucraina, e Ruben Lagattolla, documentarista, ha scritto a “Ossigeno per l’informazione” per spiegare com’è nato il progetto e con quale obiettivo. 

Nell’articolo, che potete leggere cliccando qui, Tinazzi spiega: «Il nostro lavoro si basa sulle carte processuali. Le abbiamo lette e analizzate e portate sul luogo dei fatti seguendo la dinamica degli eventi ricostruita dall’unico testimone sentito in tribunale, il fotografo francese William Roguelon». 

venerdì 2 ottobre 2020

Cristianofobia in Europa: i numeri di un'emergenza nascosta

Incendi nelle chiese, statue di santi distrutte, graffiti satanici sui portoni delle cattedrali e cimiteri vandalizzati. È questo l’identikit, incompleto, degli attacchi ai simboli della fede cristiana registrati in Europa nel 2019. I dati vengono da una ricerca effettuata dall’Istituto Gatestone, che per mesi ha visionato i siti dei quotidiani locali del Vecchio Continente: solo nel 2019, sono stati registrati oltre 3000 episodi di cristianofobia in Europa. 

E proprio tra le pagine dei giornali locali europei ci siamo immersi ad “iFamNews”, realizzando un’inchiesta su uno dei fenomeni più tenacemente ignorati dai media mainstream. Difficile rimanere impassibili mentre scorrono le notizie, difficile immaginare di ignorare tanta violenza, basti pensare a quanto accaduto alla chiesa di Santa Maria Vergine a Wimbotsham, in Inghilterra

giovedì 1 ottobre 2020

Processo Rocchelli, indagini per minacce all'interprete

Un colpo di scena inaspettato e inquietante questa mattina alla seconda udienza del processo d’appello per la morte del fotoreporter Andy Rocchelli: dietro alla mancata traduzione e trascrizione di un’intercettazione ambientale, che il sostituto procuratore generale vuole acquisire tra le prove, non ci sarebbero solo problemi tecnici, bensì intimidazioni e minacce all’interprete incaricata. La notizia è stata confermata dagli avvocati di parte civile. 

Processo d'appello Rocchelli