martedì 25 agosto 2020

Vittorio Feltri difende Paolo Berizzi

«Io non condivido le parole di Berizzi, tuttavia questo non mi dà la licenza di chiedere che egli sia addirittura buttato fuori dall'Ordine, come ha fatto qualcuno. Cosa c'entra la corporazione degli scribi con la libertà di pensiero, tutti i pensieri, belli o brutti che siano? Al massimo il mio amico Paolo merita un v*******o in puro stile Grillo, mentre invocare punizioni esemplari nei suoi confronti è una operazione di sapore appunto fascista». Vittorio Feltri irrompe nel dibattito nato attorno al giornalista di Repubblica, Paolo Berizzi, che ha firmato un tweet nel quale spiega il nubifragio che si è abbattuto su Verona come una manifestazione del Karma, provocata dalla presenza di fascisti nella città. 

Su Libero, Feltri aggiunge: «Se un cronista o un qualsiasi cittadino ha una opinione che riteniamo sbagliata ha comunque il diritto di esprimerla senza essere linciato». Nessuno può privare un cittadino della libertà di espressione, libertà sancita dall’articolo 21 della Costituzione. 

Ma Paolo Berizzi, oltre che cittadino, è giornalista. E il giornalismo non è un lavoro normale, perché è un lavoro pubblico. Il giornalista ha la responsabilità di cercare quotidianamente la verità e di diffonderla. Ha il compito di informare i cittadini, di fornire loro gli strumenti per comprendere la realtà, oggi sempre più complessa. 

Il tweet del giornalista Paolo Berizzi sul nubifragio avvenuto a Verona

lunedì 24 agosto 2020

Milva, tu come mai non senti nostalgia?

La borsa del Piccolo Teatro è ancora lì. In un angolo nascosto e protetto dell’armadio. Al suo interno, i biglietti autografati della Variante di Luneburg e il programma dello spettacolo. Oltre al DVD “Milva canta Brecht”. Sembra una settimana fa, invece tutto risale alla sera del 22 marzo 2011. 

E «tutto mi ricorda» l’incontro nei camerini, al termine della rappresentazione, «con le mani un po’ tremanti» che porgevano un piccolo dono di Pavia e una copia con dedica di “Toppy, un moscerino dal cuore grande”. Lo sguardo divertito, sorpreso eppure attento e curioso. Le battute sui dolci pavesi e sul libro di favole. La chioma raccolta ma sempre protagonista. La stanchezza che spariva nell’incontro con il pubblico.  

I manifesti fuori dal teatro Arena del Sole di Bologna per l'ultimo spettacolo di Milva

sabato 22 agosto 2020

ASMR, quando anche le carezze diventano virtuali

Screenshot from YouTube Gina Carla ASMR

«Parole dolci sussurrate con un filo di voce, polpastrelli che accarezzano oggetti vicino al microfono, luci soffuse e inquadratura fissa sul primo piano. È questo l’identikit, incompleto, dei video ASMR che riescono a diventare virali su YouTube, superando la soglia del milione di visualizzazioni. Si scrive ASMR, ovvero «Autonomous Sensory Meridian Response», e si legge vittoria del virtuale sul reale. 

Le basi: ASMR, in italiano «Risposta sensoriale apicale autonoma», descrive quella sensazione di formicolio che scende giù dalla nuca lungo la schiena quando si ascolta una voce o un suono particolarmente piacevole e rilassante. (…)». Per iFamNews un’inchiesta sulla nuova moda che impazza tra giovani e giovanissimi: l’ASMR. 

lunedì 17 agosto 2020

Nuovo lockdown, 700 psicologi scrivono al premier Conte

Aumento dei sintomi depressivi, propensione al danneggiamento di altri e di se stessi, timori, disagio e ansia legata alla propria sopravvivenza. Sono solo alcuni dei sintomi registrati nella popolazione italiana a seguito del lockdown, spia di un malessere profondo: accanto all’emergenza sanitaria ed economica, corre parallela un’emergenza sociale, le cui proporzioni potrebbero essere drammatiche.

È questo l’allarme lanciato da 700 psicologi e psichiatri, che hanno firmato una lettera aperta al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, Al Ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina, al Ministro della Salute Roberto Speranza e alle Presidenze di Camera e Senato. 

Solitudine per lockdown, un ragazzo solo guarda alla finestra

venerdì 7 agosto 2020

Il bambino sperduto

Così tanto forte da farla morire…” La consapevolezza arriva così, all’improvviso, nel traffico di Milano, mentre il disco gira nell’autoradio coprendo i rumori della strada. Quante volte, prima di oggi, questa melodia ha risuonato nell’abitacolo senza sconvolgere la guida. 

La traccia 5: una canzone così misteriosa, così cupa eppure lieve, nostalgica e forse terribile. Questa volta è diverso. L’ascolto allarga l’orizzonte, le parole arrivano finalmente dritte al cuore, e trasformano lo sguardo in un lago che tenta di straripare. 

La copertina dell'album di Ornella Vanoni "Meticci"

sabato 1 agosto 2020

Ddl Zan al voto il 3 agosto. Una rassegna stampa

Approda alla Camera lunedì 3 agosto il ddl Zan, dopo la discussa approvazione del disegno di legge in Commissione Giustizia. Ma la mobilitazione di chi ritiene questo provvedimento «inutile, ambiguo e liberticida» non si placa. Ecco una breve (e sicuramente incompleta) rassegna stampa delle voci critiche rispetto all’introduzione del reato di «omotransfobia».

Perché il ddl Zan è considerato liberticida? Quali pericoli sono nascosti nell’introduzione del nuovo reato? Esiste una ideologia che muove l’azione politica in materia di diritti LGBT+? Chi si sta opponendo all’approvazione del disegno di legge firmato da Alessandro Zan (PD), Laura Boldrini (PD), Ivan Scalfarotto (Italia Viva), Mario Perantoni (M5s) e Giusi Bartolozzi (FI)?