martedì 29 dicembre 2015

"Pasolini un uomo scomodo", di Oriana Fallaci

Diventammo subito amici, noi amici impossibili. Cioè io donna normale, e tu uomo anormale, almeno secondo i canoni ipocriti della cosiddetta civiltà, io innamorata della vita e tu innamorato della morte. Io così dura e tu così dolce.” (Oriana Fallaci) 

Ci sono incontri che segnano la storia. Uno di questi è senza dubbio quello fra Oriana Fallaci e Pier Paolo Pasolini. Così diversi, eppure così vicini. Uniti da un grande amore per la ricerca della verità, simili nel disprezzo dell’ipocrisia che animava e anima la nostra società. 

Il libro di Oriana Fallaci su Pier Paolo Pasolini, edizioni Rizzoli

Oggi più che mai è affascinante leggere “Pasolini un uomo scomodo”, perché all’ipocrisia piccolo borghese si sta sostituendo il pensiero unico, i cui germi erano già stati individuati da Fallaci e da Pasolini. Un pensiero unico che invade dolcemente televisione, giornali, libri, scuole, politica. La verità viene truccata e resa orribile, offensiva, fuori moda. E chi osa più pronunciarla?

Pur nella diversità di vedute, Oriana e Pier Paolo avevano il dono di vedere oltre la realtà, come solo gli artisti e gli intellettuali veri sanno fare. Forse è un dono, sicuramente è uno strumento che va educato durante la vita, ed è un percorso doloroso. Fallaci e Pasolini, ciascuno nella sua storia personale, hanno saputo combattere tutta la vita per vedere oltre, per leggere tra le righe della quotidianità i piccoli dettagli nascosti, per anticipare la scoperta della verità, per pungere le coscienze intorpidite. Come tutti i grandi artisti, giornalisti, intellettuali, è impossibile etichettare Fallaci e Pasolini. Non si può dire “è di sinistra”, “è anti…”, “è radical-chic”… O meglio, c’è chi con miopia non sempre inconsapevole ci prova, ma il risultato è distorto. 

La verità non è politicamente corretta, la verità non è vicina al potere, la verità è spesso nascosta da poteri e trame occulte. Oggi più che mai abbiamo bisogno di intellettuali liberi, coraggiosi, di artisti capaci di tornare a dettare le mode, e non a subirle fingendosene gli inventori. “Pasolini un uomo scomodo”, Oriana Fallaci, Rizzoli. Da leggere e regalare. Da diffondere. 

Sono cattiva a dirti questo? Sono crudele anch’io? Forse, ma sei stato tu ad insegnarmi che bisogna essere sinceri a costo di sembrare cattivi, onesti a costo di risultare crudeli, sempre coraggiosi dicendo ciò in cui si crede: anche se è scomodo, scandaloso, pericoloso”. (“Lettera a Pier Paolo”, Oriana Fallaci, “Europeo”, 14 novembre 1975)

domenica 27 dicembre 2015

Scelti per voi: favole da regalare

Scelti per voi. “Perché crediamo nel loro valore, perché ci hanno divertito, appassionato ed emozionato. Scelti per voi, da condividere con noi”.
Toppy, un moscerino dal cuore grande” e “Un ponte tra le Valli” sono entrati in “Scelti per voi”, la grande lista di libri segnalati dagli staff delle 100 librerie la Feltrinelli italiane. Un riconoscimento speciale, che arriva al termine di un 2015 ricco di letture animate, laboratori di lettura e presentazioni, tantissimi momenti nei quali ho cercato, attraverso la magia delle favole, di raccontare piccole e grandi speranze. 

I consigli dei librai Feltrinelli per i migliori libri da regalare ai giovani lettori

Abbiamo scoperto il coraggio di sfidare i pregiudizi con “Toppy, un moscerino dal cuore grande”, abbiamo capito che le apparenze non sono tutto nella vita con “Gino e la Vecchia Consigliera”, e abbiamo imparato che, se uniti, possiamo combattere per trovare la verità dietro alle bugie dei potenti con “Un ponte tra le Valli”. 
A conclusione di questo grande forziere pieno di fantasia, un regalo fatato, firmato EdiGio’: arriva nelle librerie la seconda edizione di “Toppy, un moscerino dal cuore grande”! Per festeggiare il grande successo di questa favola, in libreria dal 2009, eccola in un nuovo formato: ancora più a misura di giovane lettore! Chiudiamo questo 2015 con tante belle sorprese e ci diamo appuntamento… In libreria! 

lunedì 21 dicembre 2015

"Questa notte è chiara come pieno giorno"

Cantare è un po’ come raccontare… Si parte da un bagaglio di emozioni, esperienze, storie, le si trasforma in espressione artistica, e le si dona. Canto, racconto: è facile trovare un intreccio. Musicalità e ritmo non possono mancare in una lettura animata, così come fantasia e sogno non possono mancare in un concerto. Un altro legame? Gli occhi. I tuoi, che brillano perché svelano uno scrigno di vissuto prezioso e personale, e quelli di chi ti ascolta, che con rispetto accolgono e condividono la storia raccontata o cantata. 


Ieri sera abbiamo cantato la storia più bella, quella di un Dio che ha amato così tanto il suo popolo da mandare suo Figlio tra gli uomini, per salvarli. Non abbiamo nulla da insegnare, nulla da dimostrare, cantiamo solo la gioia di un incontro. Un incontro con l’Altro. E forse proprio per questo anche con la comunità di Zinasco Nuovo è stato un vero incontro. 


Grazie per l’accoglienza, i sorrisi, la generosità, il grandioso rinfresco. Ogni vostro gesto durante e dopo il concerto ci ha riempito il cuore di gioia. Speriamo di essere riusciti a cantarvi la nostra. Buon Natale!

sabato 19 dicembre 2015

Concerto di Natale

Buon Natale, amico mio: non avere paura.
La speranza è stata seminata in te. Un giorno fiorirà. Anzi, uno stelo è già fiorito. 
E se ti guardi attorno, puoi vedere che anche nel cuore del tuo fratello, gelido come il tuo, è spuntato un ramoscello turgido di attese.
E in tutto il mondo, sopra la coltre di ghiaccio, si sono rizzati arboscelli carichi di gemme. E una
foresta di speranze che sfida i venti densi di tempeste, e, pur incurvandosi ancora, resiste sotto le bufere portatrici di morte.

Non avere paura, amico mio.
Il Natale ti porta un lieto annunzio: Dio è sceso su questo mondo disperato. E sai che nome ha preso?
Emmanuele, che vuol dire: Dio con noi.
Coraggio, verrà un giorno in cui le tue nevi si scioglieranno, le tue bufere si placheranno, e una
primavera senza tramonto regnerà nel tuo giardino, dove Dio, nel pomeriggio, verrà a passeggiare
con te.” (don Tonino Bello) 


Noi vi aspettiamo numerosi, per cantare e gioire insieme… Con un cuore solo!

sabato 12 dicembre 2015

"Costruiamo ponti!", la Feltrinelli Pavia

Che cos’è la pace? Dove nasce? Possiamo diffonderla anche noi? Con queste domande abbiamo aperto ieri la prima tappa del laboratorio “Costruiamo ponti!”, presentando questa nuova avventura alla classe quinta della scuola primaria di San Martino Siccomario. 

Giacomo ed Emanuela De Alberti, laboratorio per bambini alla Feltrinelli

Con Emanuela De Alberti, artista e responsabile settore ragazzi e tempo libero la Feltrinelli Pavia, abbiamo cercato il modo per parlare di pace ai bambini, per scoprire cos’è la propaganda, cosa sono i pregiudizi… Sono temi grandi, a volte più grandi di noi, ma è proprio con lo sguardo curioso dei bambini che siamo invitati ad affrontarli, per non limitarci alle prime risposte facili, magari politicamente corrette, e andare più a fondo nella ricerca della verità. Non potevamo non ambientare questo laboratorio in una libreria, perché la libreria è conoscenza, confronto, consapevolezza, riflessione, come anche svago e fantasia. E’ il luogo nel quale possiamo sollevarci sopra alle corse quotidiane per vederle sotto una prospettiva diversa, e magari scoprire ciò che non funziona. 

Laboratorio artistico letterario sul libro Un ponte tra le Valli

Siamo partiti quindi dalla storia del libro in generale, per arrivare a “Un ponte tra le Valli”, nel quale abbiamo scoperto come la propaganda ideologizzata possa portare addirittura sull’orlo di una guerra. Però noi possiamo fare qualcosa, e prima di tutto possiamo informarci, controllare, restare uniti. Opporre insomma una rete a chi vorrebbe trasformarci in pedine singole e senza radici, pedine isolate e facilmente manipolabili. Ed informarsi non è un’esperienza triste, buia, è un’avventura: la lettura di libri, il confronto con le persone vicine, il fare esperienze condivise. Un grande sorriso di storie personali che si intrecciano, rendendoci protagonisti delle nostre quotidianità. 

Laboratorio sul libro Un ponte tra le Valli

Il mio grazie più grande ad Emanuela. Compagna di avventura insostituibile, sa spolverare sulla sua competenza un velo di dolcezza e creatività rare. Un grazie a tutta la libreria la Feltrinelli di Pavia. Sono cresciuto passeggiando tra gli scaffali della libreria Civetta ed oggi ancora sosto tra questi scaffali, giocando da lettore ad autore, e voi conoscete bene la durata delle mie soste. Grazie alla classe quinta di San Martino Siccomario, alle maestre, ai bambini. E’ bello colorare insieme la nebbia pavese con i colori della speranza. Buone letture natalizie!

Costruiamo ponti!
Per info/prenotazioni
la Feltrinelli
Via XX Settembre, 21 Pavia
Tel. 0382/33154

Un ponte tra le Valli
Giacomo Bertoni
EdiGio’
I edizione ottobre 2014 II edizione gennaio 2015
Prezzo 10,00 euro
Età di lettura 8+
ISBN 9788862055598

mercoledì 9 dicembre 2015

"Costruiamo ponti!" insieme?

Nel semplice incontro di un uomo con l’altro si gioca l’essenziale, l’assoluto: nella manifestazione, nell’«epifania» del volto dell’altro scopro che il mondo è mio nella misura in cui lo posso condividere con l’altro. E l’assoluto si gioca nella prossimità, alla portata del mio sguardo, alla portata di un gesto di complicità o di aggressività, di accoglienza o di rifiuto.” (Emmanuel Lévinas) 

Che cos’è la pace? Come nasce? La pace dipende anche da noi? Cosa possiamo fare noi per costruirla? Dai tremendi fatti di Parigi e da queste pressanti domande è nato in me e in Emanuela De Alberti, artista e responsabile settore ragazzi e tempo libero la Feltrinelli Pavia, un progetto: “Costruiamo ponti!Si parte da un libro, “Un ponte tra le Valli” (Giacomo Bertoni, EdiGio' Edizioni), dalla storia di due popoli divisi da una propaganda ideologizzata e menzognera, dall’avventura di un gruppo di giovani amici che scopre l’inganno e sfida il mondo degli adulti alla ricerca della verità. Ma si arriva anche alla storia del libro, come piccolo tesoro depositario di cultura, tradizioni, come scrigno che custodisce il passato e apre al futuro con consapevolezza. Il libro e la libreria: luogo d’incontro, dibattito, ricerca, confronto. Per poi tornare alla storia di “Un ponte tra le Valli” e, con l’aiuto di Emanuela, costruire tutti insieme un ponte, colorarlo con i nostri colori preferiti, stenderlo nella libreria a simboleggiare che l’incontro è possibile, il contatto è vicino. 


Non abbiamo le risposte pronte alle domande sulla pace, ma abbiamo una certezza: la condivisione di esperienze, percorsi comuni, il racconto delle proprie tradizioni, il confronto fra le identità storiche e culturali di ciascuno, può rendere più definiti i tratti dell’altro, di chi ci appare come diverso. E diverso rimane, perché l’appiattimento nichilista delle differenze è un male e non la sua cura, ma nella differenza scopriamo la bellezza dell’incontro. Vogliamo colorarci tutti le mani e insieme dare vita ad un grande ponte, che ci auguriamo di portare poi fuori dalla libreria, nei nostri cuori e nelle nostre vite.   
Mi piace ricordarlo proprio oggi, festa di San Siro, patrono di Pavia, occasione per la mia città di incontro in Cattedrale, quest’anno anche per festeggiare don Andrea Migliavacca che diventa Vescovo di San Miniato. Vedere nel volto dell’altro il nostro riflesso. Rimaniamo umani e scopriamo il grande dono di essere umanità. 

La pace è convivialità. È mangiare il pane insieme con gli altri, senza separarsi. E l’altro è un volto da scoprire, da contemplare, da togliere dalle nebbie dell’omologazione, dell’appiattimento.” (don Tonino Bello)

Per info/prenotazioni: 
la Feltrinelli
Via XX Settembre, 21 Pavia
Tel. 0382/33154