martedì 31 marzo 2020

Harry Potter fa il botto su Italia 1

«Momenti bui e difficili ci attendono. Presto dovremo affrontare la scelta fra ciò che è giusto e ciò che è facile». Questa frase di Albus Silente segna l’inizio della più grande battaglia mai narrata dopo quella che, con la sconfitta di Sauron, chiude la Terza Era della Terra di Mezzo. Le parole del preside cadono su una Sala Grande gremita, sconvolta per la morte violenta di Cedric Diggory, e sono presagio della sfida più grande: tutti saremo chiamati a combattere, chi in prima chi in seconda linea. 

Ma soprattutto tutti saremo chiamati a scegliere da che parte stare. Non dice forse lo stesso Sirius Black? Quando, nel capitolo successivo della saga, ricorda a Harry: «Il mondo non è diviso tra persone buone e Mangiamorte! Tutti abbiamo sia luce che oscurità dentro di noi. Ma sta sempre a noi scegliere da che parte schierarci». 

Il treno Hogwarts Express porta tutti gli studenti alla scuola di magia

domenica 29 marzo 2020

Una lampada davanti a San Siro contro l'epidemia da coronavirus

Una lampada accesa davanti all’altare di San Siro, come simbolo di una città in preghiera davanti alla pandemia. Una luce in questa Quaresima che assomiglia sempre di più a una traversata del deserto.

Lampada davanti all'urna di San Siro per l'epidemia

Coronavirus, l'autoisolamento per riscoprirci umani

[«Si deve evitare di uscire di casa. Si può uscire per andare al lavoro o per ragioni di salute o per altre necessità, quali, per esempio, l’acquisto di beni necessari. Si deve comunque essere in grado di provarlo, anche mediante autodichiarazione che potrà essere resa su moduli prestampati già in dotazione alle forze di polizia statali e locali. La veridicità delle autodichiarazioni sarà oggetto di controlli successivi e la non veridicità costituisce reato».

Con l’ultimo decreto per contrastare il contagio da coronavirus, che ha reso l’Italia intera zona rossa, blindando le persone in casa, è cambiato tutto. 

Autoisolamento e inquietudine, a casa da soli dobbiamo fare i conti con noi stessi

sabato 28 marzo 2020

Susanna Tamaro a "Soul", scintille di umanità

«Se togli il sacro dalla società togli l’anima, il mistero, l’eternità». È un inno al cielo l’intervista che Monica Mondo ha fatto a Susanna Tamaro, scrittrice, nota al grande pubblico per “Va’ dove ti porta il cuore”, romanzo epistolare da oltre 15 milioni di copie vendute. Tamaro, ospite di “Soul” in una puntata registrata nell’ottobre 2019 ma riproposta stasera, ha parlato di scuola, educazione, cuore e libertà.

C’è una crisi educativa: «Abbiamo incominciato a pensare che non ci fosse più bisogno di educazione – racconta Tamaro –, che l’educazione fosse una violenza, perché il bambino nasce puro e con una aura di santità. Il bambino è un miracolo da contemplare e tutto ciò che fa è automaticamente bello»

Susanna Tamaro nella sua casa autrice di Va' dove ti porta il cuore

venerdì 27 marzo 2020

Papa Francesco prega contro l'epidemia in una piazza San Pietro deserta

Passerà alla storia. Lo sappiamo, abbiamo appena assistito a un evento storico, inedito, e inedito è il momento che stiamo vivendo. Papa Francesco che arriva sul sagrato della basilica di San Pietro da solo, a piedi, sotto una pioggia battente. La piazza completamente deserta, il portone della basilica spalancato.

Mai le grandi braccia di piazza San Pietro si sono protese così tanto per abbracciare Roma, l’Italia, il mondo. Mai ci siamo sentiti così pellegrini stanchi, accolti in quella piazza che è il cuore della cristianità, viandanti in un deserto sconosciuto in disperata ricerca di un’oasi. 

Il papa prega in piazza San Pietro contro l'epidemia

giovedì 26 marzo 2020

#iostoacasa: due film gratis on demand, libri e dvd scontati

Cosa fare a casa durante questo periodo di isolamento? Possiamo leggere, possiamo ascoltare musica, possiamo guardare serie televisive e film. Avete già visto tutti i film disponibili on demand? Avete esaurito in cinque giorni il budget culturale di due mesi? Cercate titoli diversi, storie mai raccontate? DOMINUS Production aderisce alla campagna #iostoacasa e mette a disposizione due film on demand gratuitamente: “Cristiada” e “Il risveglio di un gigante”.

Locandina del film Cristiada ora disponibile gratis on demand

mercoledì 25 marzo 2020

Il vescovo Corrado affida la diocesi alla Madonna delle Grazie

«Idealmente, in questa Messa e nell’Atto di affidamento che pronuncerò alla fine della celebrazione, davanti all’effigie della Vergine, io porto la città e la diocesi tutta, invocando protezione e difesa dal terribile male che sta mietendo vittime anche nel nostro territorio e che è fonte di preoccupazione per tutti, soprattutto per chi è più debole ed esposto, per chi rischia la vita e la salute nel curare i malati e nell’offrire i servizi fondamentali per la vita delle famiglie e delle persone». Il vescovo Corrado Sanguineti, al termine della Messa del 25 marzo, Solennità dell’Annunciazione, ha voluto affidare la diocesi e la città di Pavia alla Madonna delle Grazie

La preghiera di affidamento alla Madonna delle Grazie

martedì 24 marzo 2020

Consacrazione della diocesi alla Madonna

Un atto di consacrazione della diocesi contro il coronavirus

«Un Atto di affidamento dell’intera Diocesi alla Madonna delle Grazie». Lo annuncia, attraverso una lettera a fedeli e sacerdoti diocesani, il vescovo di Pavia Corrado Sanguineti. Mercoledì 25 marzo, alle ore 18, il vescovo celebrerà una Messa (senza concorso di popolo) nella chiesa di Santa Maria delle Grazie. Al termine della celebrazione, il vescovo compirà «un Atto di affidamento dell’intera Diocesi alla Madonna delle Grazie, perché ci custodisca in questo tempo».

lunedì 23 marzo 2020

Radio Maria: coronavirus, un affare di famiglia

Siamo in casa, e con l’isolamento ci troviamo a fare i conti con noi stessi. Non ci sono apericena o pizzate o palestre o shopping a distrarci: il coronavirus ora è un affare di famiglia. E dalla famiglia siamo chiamati ad allargare lo sguardo verso un mondo che non smette di correre, non smette di soffrire, non smette di sperare. Rimanere aggiornati significa scoprire le buone notizie e vigilare su quelle cattive: gli anziani che rischiano di non ricevere cure adeguate, gli attacchi alla libertà religiosa, la grande bugia delle cosiddette droghe leggere, le minacce alla vita e alla libertà di coscienza...

Una finestra aperta per guardare fuori durante la quarantena per coronavirus

domenica 22 marzo 2020

Coronavirus e fake news: le notizie non si trovano su WhatsApp

Non prendete per nessun motivo antinfiammatori!” “Comprate subito integratori di vitamina C, tipo il Cebion!” “Domani chiudono tutti i supermercati!” “Guardate le immagini del rosario volante!” Non accenna ad esaurirsi la catena di fake news che in queste settimane intasa WhatsApp.

Notizie assolutamente prive di qualsiasi fondamento, che nonostante questo corrono veloci e ottengono nel giro di poche ore migliaia di condivisioni. Sono verosimili, partono da paure e speranze rese più forti dall’emergenza, e riescono a diventare vere a furia di essere ripetute. Solo quella sugli integratori di vitamina C personalmente l’ho ricevuta 8 volte, tra gruppi e contatti privati. 

Immagine di un vagone pieno di persone che leggono giornali di carta

venerdì 20 marzo 2020

Sospesi i funerali, al cimitero il parroco da solo

Si moltiplicano gli appelli a restare a casa, mentre oggi si tocca il numero più alto di morti in Italia: 627 in un solo giorno. Quante di queste 627 vite si sono spente in solitudine a causa dell’isolamento? Molte di queste persone non hanno neanche potuto sentire un’ultima volta la voce dei loro familiari più cari. È proprio a loro, come a tutti i medici che rischiano ogni giorno la vita, che noi dobbiamo i nostri sacrifici, la nostra autolimitazione. Prima del decreto, prima di nuove misure ancora più stringenti, che potrebbero arrivare, lo sforzo deve partire da noi. Limitando le uscite alla spesa e alla farmacia noi possiamo concretamente limitare le possibilità di contagio. Tutti possiamo fare qualcosa, tutti possiamo rallentare il coronavirus. Restando a casa. E proprio per questo desidero rilanciare l’accorato appello fatto da don Luca Roveda, sacerdote della diocesi di Pavia, ai fedeli delle sue comunità. Di fronte alla morte ci sentiamo ancora più fragili, ma non siamo soli. E oggi più che mai siamo chiamati a sperimentare la comunione dei santi. La Chiesa c’è

Il cimitero di Pavia deserto a causa del coronavirus

giovedì 19 marzo 2020

Coronavirus: prima del decreto, la responsabilità

Ti manca fare fitwalking?” Sì, tantissimo. Quell’oretta quotidiana di camminata veloce è il mio momento di ossigenazione dei pensieri. Mi rilasso, mi distacco un attimo dalle ansie, dalle scadenze, faccio il punto della situazione, sto un po’ in mezzo alla natura.

Eppure il decreto dice che si può fare attività fisica…” Se non ti muovi in macchina e resti dove abiti conosci tutti, e troppe persone sono in giro. Chi con il cane, chi con i bambini, chi a buttare la spazzatura, chi a fare la spesa, chi per andare in farmacia, chi per “allenarsi”. Impossibile non incontrarsi sul marciapiede, non salutarsi, impensabile ignorare tutti o fare sport con la mascherina (io già respiro a fatica quando la metto per fare la spesa). “Allora perché non prendi la macchina e te ne vai al parco?

Il problema vero è: siamo o no in una situazione di emergenza? I nostri ospedali, eccellenze riconosciute a livello mondiale, sono vicini al collasso. I posti in terapia intensiva sono quasi terminati. Non posso partecipare alla Santa Messa, non posso andare in redazione, non si può andare né a scuola né in università, e io vado a fare la camminata veloce? Sapendo che potrei involontariamente passare il virus a qualcuno, farmi male, prenderlo io stesso? 

Immagine con gente che corre all'aperto nonostante il coronavirus

mercoledì 18 marzo 2020

Coronavirus, il vescovo scrive agli operatori sanitari

«Come pastore di questa chiesa di Pavia, interpretando il sentire della gente, vorrei dirvi un grande “grazie” per il lavoro che state realizzando, con competenza, con dedizione, con profonda umanità, sostenendo la tensione dovuta alla grave epidemia in corso, e affrontando ritmi in certi casi massacranti. Il mio ringraziamento va a tutti voi, non solo a quelli impegnati in prima linea a combattere contro il Coronavirus nei reparti di malattie infettive e nelle terapie intensive, ma anche a chi svolge il suo servizio in altri reparti, negli ambulatori, nelle strutture di accoglienza e di cura per gli anziani: è tutto il sistema sanitario che è messo alla prova da questa emergenza». 

Li ha ricordati sempre gli operatori sanitari il vescovo di Pavia Corrado Sanguineti. Una parola di ringraziamento, una preghiera, un ricordo non sono mai mancati al termine delle Messe, dei momenti di preghiera e delle catechesi trasmesse in streaming o su Telepavia

Immagine di un laboratorio per analisi mediche

lunedì 16 marzo 2020

Preghiera per l'Italia il 19 marzo alle 21

Il rosario recitato in famiglia, per sperimentare quella comunione dei santi che si fa vero ponte fra terra e cielo in queste lunghe settimane di sospensione delle Messe con concorso di popolo. Un cero e un drappo bianco sul balcone, per testimoniare al mondo che la preghiera non è fuga ma affidamento, che la fede è ricerca concreta della verità e della felicità anche qui, in mezzo alle tribolazioni terrene. 

Con piacere rilancio l’iniziativa della Conferenza episcopale italiana: «In questo momento di emergenza sanitaria, la Chiesa italiana promuove un momento di preghiera per tutto il Paese, invitando ogni famiglia, ogni fedele, ogni comunità religiosa a recitare in casa il Rosario (Misteri della luce), simbolicamente uniti alla stessa ora: alle 21 di giovedì 19 marzo, festa di San Giuseppe, Custode della Santa Famiglia. Alle finestre delle case si propone di esporre un piccolo drappo bianco o una candela accesa». Diretta su Tv2000 dalle 21.

In preghiera il 19 marzo alle 21 con rosario e cero alla finestra

domenica 15 marzo 2020

Coronavirus, il vescovo benedice la città

Il vescovo Corrado benedice la città di Pavia per il coronavirus

Sotto lo sguardo della Madonna di Piazza Grande, sotto la maestosa cupola del duomo, sotto un cielo azzurro spazzato dal vento. Sono immagini che resteranno nella storia della città quelle riprese da Telepavia pochi istanti fa, con il vescovo Corrado Sanguineti che, terminata la Messa a porte chiuse nella cripta del duomo, è uscito in processione verso Piazza Vittoria e da lì ha benedetto con il Santissimo Sacramento la città di Pavia. Davanti all’emergenza coronavirus, ha ricordato il vescovo durante l’omelia, siamo chiamati a interrogarci sul senso del limite, a farci vicini alle persone anziane, sole, a chi è tornato alla Casa del Padre proprio in questi giorni e non ha potuto ricevere il nostro ultimo saluto. Restiamo uniti in preghiera.

venerdì 13 marzo 2020

Coronavirus: "Le chiese rimangano aperte"

«Mi sembra un segno bello di speranza che le porte siano aperte e che chi vuole sostare un momento in preghiera, lo possa fare». Annuncia così, il vescovo di Pavia Corrado Sanguineti, la decisione di tenere aperte le chiese, nonostante l’emergenza coronavirus avesse fatto ventilare l’ipotesi chiusura, chiusura adottata poi per alcune basiliche della diocesi di Roma. 

I vescovi lombardi decidono che le chiese rimangano aperte