mercoledì 30 novembre 2016

Cosa regalare a Natale?

La cultura dominante preferisce fingere, soprattutto quando si tratta di bambini, che il lato oscuro dell’uomo non esista, e professa di credere in un’ottimistica filosofia del miglioramento. [] Proprio questo è il messaggio che le fiabe comunicano al bambino in forme molteplici: che una lotta contro le gravi difficoltà della vita è inevitabile, è una parte intrinseca dell’esistenza umana, che soltanto chi non si ritrae intimorito ma affronta risolutamente avversità inaspettate e spesso immeritate può superare tutti gli ostacoli e alla fine uscire vittorioso.

Nell'infinita ricerca del regalo perfetto si è sempre sospinti da un desiderio: trovare un dono da favola. Un dono che faccia sognare, che sia utile, che regali un momento di gioia alla persona che lo riceve, che possa rimanere nel tempo... Inutile dire che niente risponde a queste caratteristiche meglio di un buon libro. Ma oggi voglio pensare al Natale dei bambini, bambini ormai sempre più attratti da nuovi gadget tecnologici e dai rispettivi accessori, ma anche bambini colpiti dalle paure di sempre: da quella del buio a quella dell'abbandono, e forse oggi accresciute da una società che corre troppo veloce per essere compresa. Non dobbiamo lasciarci ingannare dall'immediatezza con la quale i bambini entrano in contatto con un tablet: questa nuova competenza non arricchisce la loro esperienza del mondo, non chiarisce i loro dubbi e non scaccia le loro paure. 

Consigli libri per bambini regali di Natale

mercoledì 23 novembre 2016

"il Ticino": custode e sentinella di Pavia

<<In questo grande giorno di festa, mi piacerebbe fare alcune domande a “il Ticino”. Sedermi accanto a lui, sui gradini del Duomo, in una mattina soleggiata ma cristallizzata da una leggera nebbiolina fredda, pungente. Pavese insomma. E qui, mentre la quotidianità scorre, ascoltare le storie più affascinanti che sono state impresse sulle sue pagine. Ce ne sono tantissime che io ancora non conosco!
Caro Ticino, che da più di un secolo sei testimone, custode e sentinella degli avvenimenti della nostra Pavia, hai avvertito anche tu il rombo tremendo della nostra torre civica che crollava? Hai sofferto con noi per la chiusura del Duomo? Dove hai trovato il coraggio, nei momenti più difficili della guerra, di arrivare comunque in edicola, seppur con le pagine bianche? Hai tremato anche tu quando il ponte è stato bombardato? E quanti avvenimenti storici per la nostra Chiesa pavese hai raccontato! Due Papi hanno visitato la città dalle cento torri e dalle centotrentacinque chiese, la nostra splendida Pavia, che anche sulle tue pagine è stata descritta e amata in modo speciale da Mons. Cesare Angelini, cantore della bellezza pavese. 

Articolo di Giacomo Bertoni sui 125 anni del settimanale "il Ticino"

martedì 15 novembre 2016

Andiamo al cinema?

Si avvicina il terzo appuntamento con “Fotogrammi di vita”, la nuova trasmissione di Radio Mater che ci accompagna nel mondo del cinema, della televisione e dei social media. 


Qualche anticipazione sulla nuova puntata? Partiremo dalla Polonia, con “Agnus Dei”, il nuovo film di Anne Fontaine. Siamo nel dicembre del 1945, Mathilde Beaulieu, atea e razionalista, giovane collaboratrice della Croce Rossa responsabile dei sopravvissuti francesi prima del loro rimpatrio, viene chiamata a prestare soccorso a una suora polacca… 
Proveremo a delineare un ritratto di Edward Snowden, scoprendo “Snowden”, di Oliver Stone: ritratto personale e affascinante di una delle figure più controverse del XXI secolo, l'uomo responsabile di quella che è stata definita la più grande violazione dei sistemi di sicurezza nella storia dei servizi segreti americani. 
E ancora, le vicende del capitano Chesley "Sully" Sullenberger, il pilota che nel 2009 è riuscito miracolosamente a far ammarare il proprio aereo sull'Hudson, salvando la vita a 155 persone: “Sully”, di Clint Eastwood. 
E poi, beh… Se il conduttore è un potteriano, potremmo forse non parlare di “Animali fantastici e dove trovali”, di David Yates, in uscita nel nostro Paese proprio giovedì? 
Ovviamente non mancherà uno sguardo alla televisione, con “La classe degli asini”, “Io ci sono”, e molto altro…
Vi aspettiamo quindi giovedì 17 novembre, alle h. 11.00, sulle frequenze di Radio Mater!

venerdì 4 novembre 2016

Viaggio in Pavia

“Il bel tempo a Pavia è un accorto compromesso tra l’azzurro dei cieli longobardi e l’oro dei cieli latini mediterranei: azzurro inverosimile al nord, verso le Alpi; incandescenza scarlatta al sud, verso gli Appennini; come abbiamo spesso veduto nei nostri viaggetti in su e in giù, quando eravamo più giovani.
Di mezzo, sta la pausa sospensiva della valle padana, nella quale la luce trova il suo temperato splendore, la sua mitezza; in essa, Pavia acquista le trasparenze e gli splendori delicati della sua storia, e i colori sepolti nei secoli delle sue pietre tornano a gemere e a rivivere, dal rosso delle torri e del castello al plenilunio di San Michele la cui arenaria vanisce in una deliquescenza subacquea."


"Anche questo è da notare; il bel tempo illumina la città dall’alto delle torri, che sono ancora parecchie e raccolte in arditissimi gruppi. Chi ha mai misurato l’influenza della loro presenza sul sentimento e sulla vita dei pavesi? Diritte, come una lezione continua di rettitudine.”

giovedì 3 novembre 2016

2 novembre: Commemorazione dei Defunti

Al termine della Santa Messa, abbiamo portato all’altare un cero per i nostri cari defunti in questo anno. Tanti nomi, tante storie, tanti incontri. Che grande conforto sentire l’abbraccio della comunità, condividere il dolore e la speranza. Come ha detto il nostro don Antonio: “Tanti ceri formano una croce. E noi sacerdoti siamo qui. Piangiamo con voi, crediamo con voi, speriamo con voi.” 

Croce con i ceri per la Commemorazione dei fedeli defunti

"La liturgia ci invita a condividere il gaudio celeste dei santi, ad assaporarne la gioia. I santi non sono una esigua casta di eletti, ma una folla senza numero, verso la quale la liturgia ci esorta oggi a levare lo sguardo. In tale moltitudine non vi sono soltanto i santi ufficialmente riconosciuti, ma i battezzati di ogni epoca e nazione, che hanno cercato di compiere con amore e fedeltà la volontà divina. Della gran parte di essi non conosciamo i volti e nemmeno i nomi, ma con gli occhi della fede li vediamo risplendere, come astri pieni di gloria, nel firmamento di Dio." (Papa Benedetto XVI, 01/11/2006)