venerdì 6 novembre 2020

Coprifuoco a Roma, non chiudete la bellezza

Ecco il Colosseo, l’Altare della Patria, la cupola di San Pietro, più in là anche il Quirinale. Il tramonto si stende su Roma come un lenzuolo, e la città pian piano si addormenta, senza sapere che giornate la attendono. Il nuovo Dpcm ormai è stato firmato, si avvicinano il coprifuoco nazionale alle 22 e le chiusure regionali in base all'avanzata del contagio. 

Scendere in strada ora ha un sapore diverso, perché nella capitale non si arriva mai per caso: ogni visita porta con sé emozioni, paure, incognite e speranze. Questa volta professionali, e la soddisfazione conquistata cancella finalmente la lunga fatica. 

Tramonto su Roma

Ma ora basta terrazza dell’hotel, bisogna immergersi in questa bellezza straripante. Ci si ferma così, quasi per caso, davanti alle terme di Diocleziano. Si entra. «Da domani saremo chiusi, godetevi la visita», dice con nota malinconica la ragazza della biglietteria. Bastano due passi per essere rapiti: non è possibile. Non è possibile chiudere questa bellezza. Passeggiamo senza parole tra antiche tombe, i saloni sono immensi, il soffitto è così alto che quasi si nasconde nel tramonto. 

Terme di Diocleziano

La visita continua all'esterno, prima il chiostro poi le terme vere e proprie, dove un’illuminazione blu fa credere di camminare nell'acqua. Si aprono scorci inediti, le stelle di Roma stanno lì a guardarci, i rumori della città giungono attutiti, i visitatori sono pochissimi e più che distanziati. Si calpesta, non senza un timore reverenziale, un pezzo di storia. Chiedendo permesso prima di ogni passo. Non è possibile nascondere questo patrimonio. 

Diocleziano Terme Roma

Gli ingressi sono contingentati, se non basta si possono ridurre ancora. Gli spazi sono immensi. La visita rallenta i pensieri e spegne il frastuono, si riesce persino a sentire la propria coscienza. A pensare. A farsi domande. A sperare. A gioire. 

Un ultimo sforzo? La camminata verso piazza San Pietro. Attraversiamo vicoli segreti, silenziosi, dai quali ogni tanto fanno capolino sagome conosciute: il Colosseo, l’Altare della Patria, la cupola che si fa sempre più vicina. 

Tevere notte

Ponte Sant'Angelo è deserto e silenzioso, via della Conciliazione è invece popolata da decine e decine di gabbiani. Non ci sono turisti: la strada è loro. Hanno strappato alcuni sacchi della spazzatura, ora si dividono gli avanzi di cibo. Dobbiamo cambiare marciapiede, da lì non si passa. Inutile sfidarli, non sono per niente pazienti. 

Gabbiani Roma

La piazza è meravigliosa. Non potrebbe essere altrimenti. È sempre così, ma ogni volta che ci si torna lo è un poco di più. Le grandi fontane sono l’unica colonna sonora della visita. Poi, alle 22, la polizia invita ad uscire. Anche piazza San Pietro ora chiude. 

Che cosa rimane a Roma, all'Italia, senza la bellezza? La straordinaria creatività del nostro Paese nasce da questa tensione verso l’alto. La terra non basta agli italiani, che vogliono il firmamento. Non a caso, quando non santi o poeti, si fanno navigatori, e si immergono nello specchio del cielo. 

Piazza San Pietro notte

Quaggiù è tutto bellissimo, ma c’è un’inquietudine di fondo che porta a innalzare cattedrali, a cercare la pace nell'incenso che sale e svanisce, lasciando nell'aria profumo di trascendenza. Non esistono ricette facili di fronte alla pandemia ma, per favore, non chiudete la bellezza. 

Leggi anche https://parcodigiacomo.blogspot.com/2020/10/covid-19-se-vince-il-piu-forte.html

Roma dall'alto

Santa Maria Maggiore

Cupola Santa Maria Maggiore

Biglietti Terme

Sole tra le nuvole

San Pietro di notte

Terme Diocleziano

Mazzetta giornali

Piazza San Pietro Roma

Alba su Roma

Mattina Roma

Roma by night

Roma deserta

Roma coprifuoco

Roma al tramonto

(Images by Giacomo Bertoni for Il Parco di Giacomo)

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