Blog di Giacomo Bertoni, giornalista e scrittore. Già la Provincia Pavese, Ossigeno per l'informazione, il Ticino, Radio Mater, iFamNews.
Qui si parla di giornalismo, giovani, vita, libri, Chiesa e futuro.
Da giovedì 24 dicembre tutta l’Italia ridiventa una grande
zona rossa. Come sarà il Natale 2020? Alle 22 tutti in casa, e pensare che fino
all’anno scorso le 22 segnavano l’inizio dei preparativi per la Messa di mezzanotte: il tavolo addobbato per Gesù Bambino, con la tazza di latte per l’asinello,
il vestito elegante, il cappotto pesante e poi via a prendere posto nella
chiesa sempre stracolma.
Il 25 dicembre pranzo in solitaria o con la propria
famiglia, e pensare che fino all’anno scorso il giorno di Natale era la festa
della condivisione, con i parenti più stretti alla tavola della festa.
«Harry Potter era un ragazzo insolito sotto molti punti di
vista. Prima di tutto, odiava le vacanze estive più di qualunque altro periodo
dell’anno. Poi voleva davvero fare i compiti, ma era costretto a studiare di
nascosto, nel cuore della notte. E per giunta era un mago».
Si apre così “Harry Potter e il prigioniero di Azkaban”, il terzo capitolo
della saga che ha segnato l’adolescenza di milioni di ragazzini nati negli anni
’90.
Giovedì 26 novembre 2020, dalle ore 21.40 (si spera prima, si teme dopo), ritorna
su Canale 5 la magia nata dalla penna di J.K. Rowling. E il terzo capitolo
segna lo stacco, perfettamente ripreso nel film diretto da Alfonso Cuarón, dall’infanzia
all’adolescenza.
C’è come una presenza nuova nelle nostre città in queste settimane di isolamento, un ospite inedito che cambia il volto dei palazzi, la
geometria delle strade e l’ampiezza dello sguardo. È il silenzio. Un silenzio
arrivato quasi di soppiatto, con le prime restrizioni, un silenzio misterioso e
nuovo che è rimasto sempre lì, pronto a invadere ogni spazio lasciato libero
dal rumore di un mondo assopito.
Basta aprire le finestre ed ecco che il
silenzio entra per abbracciarti, basta fare due passi in giardino e l’orecchio
scopre suoni che non ricordava più. Ci sono gli uccellini che cantano, ci sono
i primi insetti impollinatori che ronzano sui fiori, c’è il vento che sussurra
storie scivolando tra le foglie. Cos’è successo ai piccoli polmoni verdi di
città? Anche i giardinieri si sono fermati durante il lockdown, e questo ha
fatto sì che i prati cambiassero aspetto.
«L’amo con passione, la Vita, mi spiego? Sono troppo
convinta che la Vita sia bella anche quando è brutta, che nascere sia il
miracolo dei miracoli, vivere il regalo dei regali. Anche se si tratta di un
regalo molto complicato, molto faticoso. A volte, doloroso. E con la stessa
passione odio la Morte. La odio più d’una persona da odiare, e verso chi ne ha
il culto provo un profondo disprezzo». È l’estate 2004 quando Oriana
Fallaci, da qualche parte in Toscana, scrive queste righe.
È la primavera 2020 quando, nel bel mezzo dell’isolamento per il coronavirus,
le sue parole tornano ad affollare i pensieri.
Cosa ne dite di fare un salto a Stoccolma? Al molo il
Gabbiano I aspetta solo noi per partire!
Fino al 3 maggio dobbiamo restare a
casa, e la fase 2, se mai avrà inizio il 4 maggio, di certo non sarà un “liberi
tutti”. E allora, cosa fare in queste giornate che sembrano non finire mai?
Come passare il tempo? In Lombardia è dal 23 febbraio scorso che si vive un ritmo nuovo, un tempo nel quale le lancette percorrono quadranti paralleli. Il
proprio spazio vitale si è ridotto a pochi metri quadri, ma continua a
sorprendere per le tante cose che prima si davano per scontate.
In una
situazione del genere, probabilmente chi già legge molto sta superando
qualsiasi record di lettura. Chi, come il sottoscritto, legge sia per lavoro
che per passione, da settimane continua a vedere le parole anche dopo aver
allontanato lo sguardo da libri, giornali, mail et similia.
Hermione ha cancellato la memoria ai suoi amati genitori:
la sua immagine è pian piano scomparsa da tutte le foto di famiglia. Un amore così grande da spingerla a farsi da parte, per proteggere chi le è più caro.
Ron combatte a fianco della sua famiglia, li ha visti feriti, forse vedrà qualcuno
morire, eppure sa che è il momento di scegliere fra ciò che è giusto e ciò che
è facile. E continua a lottare, per amore. Harry ha già perso i suoi genitori,
ha rischiato di perdere le sue radici, fatica a costruirsene di nuove. Ma combatte,
continua a combattere, per amore.
«Dopo tutto questo tempo?»«Sempre» rispose Piton. C’è tanto in
queste parole, forse tutto. Perché è adesso che si squarcia il velo su Severus
Piton, professore ambiguo e tenebroso, mai clemente con Harry, naturale
sospettato di tradimento, abile e oscuro Principe Mezzosangue. Colui che ha
pronunciato la maledizione senza perdono contro Albus Silente non è ciò che
sembra. È di più, molto di più: è un uomo. Perché è possibile amare per sempre,
ed è profondamente umano amare per sempre.
«Momenti bui e difficili ci attendono. Presto dovremo affrontare
la scelta fra ciò che è giusto e ciò che è facile». Questa frase di Albus
Silente segna l’inizio della più grande battaglia mai narrata dopo quella che,
con la sconfitta di Sauron, chiude la Terza Era della Terra di Mezzo. Le parole
del preside cadono su una Sala Grande gremita, sconvolta per la morte violenta
di Cedric Diggory, e sono presagio della sfida più grande: tutti saremo
chiamati a combattere, chi in prima chi in seconda linea.
Ma soprattutto tutti
saremo chiamati a scegliere da che parte stare. Non dice forse lo stesso Sirius
Black? Quando, nel capitolo successivo della saga, ricorda a Harry: «Il mondo
non è diviso tra persone buone e Mangiamorte! Tutti abbiamo sia luce che
oscurità dentro di noi. Ma sta sempre a noi scegliere da che parte schierarci».
«Se togli il sacro dalla società togli l’anima, il mistero,
l’eternità».
È un inno al cielo l’intervista che Monica Mondo ha fatto a Susanna Tamaro, scrittrice,
nota al grande pubblico per “Va’ dove ti porta il cuore”, romanzo epistolare da
oltre 15 milioni di copie vendute. Tamaro, ospite di “Soul” in una puntata
registrata nell’ottobre 2019 ma riproposta stasera, ha parlato di scuola, educazione,
cuore e libertà.
C’è una crisi educativa: «Abbiamo incominciato a pensare
che non ci fosse più bisogno di educazione – racconta Tamaro –, che l’educazione
fosse una violenza, perché il bambino nasce puro e con una aura di santità. Il
bambino è un miracolo da contemplare e tutto ciò che fa è automaticamente bello».
Joseph Pulitzer scriveva: “presentalo brevemente così che
possano leggerlo, chiaramente così che possano apprezzarlo, in maniera
pittoresca che lo ricordino e soprattutto accuratamente, così che possano
essere guidati dalla sua luce.” Fare buon giornalismo oggi significa affrontare
sfide inedite, apparentemente insuperabili. La crisi della carta stampata
precarizza ulteriormente un lavoro delicato, perennemente in bilico fra
esigenze di verità e di opportunità. Ma i colpevoli (no, non i fattori) di
questa crisi sono molteplici.
A molti fa comodo che si perda l’abitudine della lettura
mattutina del giornale, con i riti sociali ad essa annessi. Le chiacchiere in
edicola, il confronto al bar, le conversazioni nate per caso sui mezzi pubblici
sbirciando il giornale del vicino, gli articoli sottolineati e ritagliati per
l’amico, o letti e commentati in classe. Con la bugia del progresso digitale,
nel quale il calo delle vendite del cartaceo non è minimamente equilibrato
dall’aumento delle vendite digitali, si taglia la filiera relazionale
dell’informazione.
“Toppy, un moscerino dal cuore grande” è una storia di
amicizia, di solidarietà, di superamento dei pregiudizi, e il motore di tutta la storia è un atto di grande coraggio. Un coraggio così forte che fa dimenticare
pregiudizi e convenienze, e che ha ispirato il laboratorio artistico-letterario
presentato alla classe 2°c della scuola primaria De Amicis: “Il mio coraggio!”.
Scelti per voi. “Perché crediamo nel loro valore, perché ci
hanno divertito, appassionato ed emozionato. Scelti per voi, da condividere con
noi”.
“Toppy, un moscerino dal cuore grande” e “Un ponte tra le Valli” sono
entrati in “Scelti per voi”, la grande lista di libri segnalati dagli staff
delle 100 librerie la Feltrinelli italiane. Un riconoscimento speciale, che
arriva al termine di un 2015 ricco di letture animate, laboratori di lettura e
presentazioni, tantissimi momenti nei quali ho cercato, attraverso la magia
delle favole, di raccontare piccole e grandi speranze.
Abbiamo scoperto il
coraggio di sfidare i pregiudizi con “Toppy, un moscerino dal cuore grande”,
abbiamo capito che le apparenze non sono tutto nella vita con “Gino e la Vecchia
Consigliera”, e abbiamo imparato che, se uniti, possiamo combattere per trovare
la verità dietro alle bugie dei potenti con “Un ponte tra le Valli”.
A
conclusione di questo grande forziere pieno di fantasia, un regalo fatato,
firmato EdiGio’: arriva nelle librerie la seconda edizione di “Toppy, un
moscerino dal cuore grande”! Per festeggiare il grande successo di questa
favola, in libreria dal 2009, eccola in un nuovo formato: ancora più a misura
di giovane lettore! Chiudiamo questo 2015 con tante belle sorprese e ci diamo
appuntamento… In libreria!
“…Il tema di questa breve favola, infatti, va decisamente
oltre la "semplice" storia di amicizia, andando a toccare un
argomento difficile: quello della diversità e del razzismo. Bertoni affronta
questo tema con originalità, per avvicinarsi in modo delicato ai bambini. Così,
invece di uomini bianchi, neri, gialli e rossi, incontriamo moscerini, zanzare
e calabroni, razze diverse ma tutte appartenenti ad una stessa grande famiglia,
quella degli insetti... esattamente come avviene per gli esseri umani!” (Maria
Guidi, Libri&Recensioni)
“Gino e la Vecchia Consigliera”
Giacomo Bertoni
EdiGio’ 2011
Pagine 50
Prezzo 11,00 euro
ISBN 9788862054355
Età di lettura 6+
"…Tra le pagine del libro si schiude una storia
semplice e dolce, un viaggio divertente alla scoperta delle profondità
misteriose di uno stagno con la sua variegata e bizzarra “popolazione”: le
placide rane adagiate sulle grandi ninfee, i pesci dai colori brillanti e
vivaci, le alghe dalle foglie robuste che offrono protezione ai pesci più
piccoli e indifesi..." (Vittoria Daniela Raimondi, SoloLibri)
“Un ponte tra le Valli”
Giacomo Bertoni
EdiGio’
I edizione ottobre 2014 II edizione gennaio 2015
Pagine 86
Prezzo 10,00 euro
ISBN 9788862055598
Età di lettura 8+
“…Il libro è pieno di simbolismi e carico di intenti.
L’autore ci comunica come la vera speranza sia nei giovani, nel testo “I
sognatori Selvaggi” e che il mondo del potere e della politica non è fatta solo
di gente corrotta e con una grande sete di potere, ma anche di onestà,
rappresentata dal personaggio di Memoria. Nel libro si fa leva anche su come
spesso sia facile farsi trascinare da una propaganda in cui si descrive un
avversario inesistente, ma come attraverso la conoscenza e la curiosità nei
confronti della verità, si riesca davvero a comprendere quello che viene
identificato come il diverso…” (Chiara Podano, Il Macaone)
“Toppy”, “Gino” e l’avventura di “Un ponte tra le Valli”
ti aspettano in tutte le librerie fisiche e nelle maggiori librerie virtuali.
(Per le librerie: Libri Diffusi o Ufficio Ordini EdiGio’ edigio@edigio.it)
Anche a casa
EdiGio' si fa festa! Con alcuni libri speciali...
(artwork by Pam Adams)
"Io e la mia
bisnonna" "Che bello per Lia scoprire che ha molte cose in comune con la sua bisnonna! Una bisnonna piena di vita che canta nel coro delle nonne e quando cantano i loro occhi diventano "occhi di ragazze"! Una storia per ricordare che gli anziani sono depositari di sapere, serenità e allegria."
"Hai mai sognato una nonna tutta x te, che ti stia
sempre accanto per diventare grande? Una nonnina tutta pepe, che ami sognare e
trasformarsi nei tuoi cartoon preferiti per giocare con te? Se la risposta è
si, allora leggendo le avventure di Nonna Milù, scoprirai che esistono nonne
speciali, capaci d' amare i propri nipoti come i loro genitori. Nonne semplici, come la tua
nonnina. Nonne di tutto il mondo. Nonne che assomigliano a Nonna Milù... La
nonna che saprai amare anche tu!"
"Il mio nonno
Sandro" "Richy realizza un sogno: compie 7 anni e il suo allenatore gli affida la mitica Maglietta n °7... Fantastico! Se solo, però, non ci fosse Mario... con i suoi 40 chili... e una scarpa numero 38 che ha il brutto vizio di stamparsi sul didietro dei suoi compagni. Ma ecco intervenire il vero Super eroe della vicenda: nonno Sandro! Una storia avvincente che narra di una problematica importante, il bullismo nelle scuole, e di un rapporto speciale tra nonno e nipote che ridona spessore ai valori della famiglia e del rispetto tra generazioni."
"Le favole
dei nonni. Dare voce all'Alzheimer con l'arte terapia" "Attraverso la sensibilità dell'artista, i terapeuti possono trasformare la cura guardando alla malattia come se fosse un'opera d'arte con i suoi simboli, i suoi misteri, le sue allegorie, la sua magia, i suoi colori. Ecco allora che i significati nascosti prendono corposità, personaggi magici emergono dallo sfondo: vittime, martiri, eroi, guerrieri diretti verso terre inimmaginabili o personaggi in attesa come i protagonisti dei film di Fellini. In questo lavoro l'arte precede la parola, avviene un vero incontro e con l'arte stessa, la malattia di Alzheimer trova la sua voce e la sua storia."
Tra le domande che mi fate su “Un ponte tra le Valli”,
molte e diverse fra loro (è bello vedere come ognuno leggendo viva la
storia in modo differente), una senza dubbio ricorre maggiormente: perché ti
sei ispirato a Milva per il personaggio di Memoria?
Milva mi accompagna
musicalmente da anni, più precisamente da quando l’ho “conosciuta” per la prima
volta grazie alla sua partecipazione al Festival di Sanremo del 2007, con il
brano “The show must go on”, di Giorgio Faletti. Quella cascata rossa, quella
voce, quell’interpretazione… Dovevo scoprire qualcosa di più! Pian piano ho
conosciuto la sua sterminata e varia discografia, e più volte ho cercato di vederla
dal vivo, ma solo nel 2011 ci sono riuscito.
22 marzo 2011, Piccolo Teatro
di Milano, un luogo magico e ricco di storia, “La variante di Luneburg”,
un’opera struggente e affascinante, Milva. Una serata indimenticabile, coronata
dall’incontro nei camerini con la Rossa (non mi tremavano le mani, no) alla
quale ho donato “Toppy, un moscerino dal cuore grande” e alcuni dolci tipici
della mia città. Non posso dimenticare il suo stupore nel vedere un libro per
bambini (“Ma io non leggo più favole! Mia figlia è grande, e anche la mia
assistente ormai è grande!”) ma anche l’attenzione e la curiosità con le quali
mi ha ascoltato.
Una diva? Sì, e la cosa che mi è rimasta più impressa è
proprio che nella consapevolezza del suo talento, del suo fascino, c’era un
rifiuto dell’ipocrisia che circonda molti personaggi noti. L’attenzione e il
tempo che quella sera mi ha dedicato sono stati preziosi e sinceri. Avrei
voluto ripetere mille volte quella serata, ma purtroppo la pantera di Goro
aveva già deciso di abbandonare il palcoscenico per concedere più spazio alla
sua vita privata.
Sono stato fortunato però, perché ho potuto incontrarla
un’ultima volta a Bologna, il 1 aprile 2012, per l’ultima rappresentazione
della Variante. L’ultima volta che la sua voce ha scaldato una platea, io
c’ero. Questa volta le ho portato in dono “Gino e la Vecchia Consigliera”, che
nel frattempo era arrivato in libreria, e sono riuscito ad avere una foto di
quell’incontro.
La fatica, la malattia, il tempo: niente poteva impedirle di
salire sul palco quell’ultima volta, e di dare tutta se stessa. La mia non è retorica: in
quel dare tutta se stessa c’era un mix di talento naturale, studio, impegno,
tecnica, bellezza, interpretazione, scelta di uno spettacolo di altissima
qualità, musicisti talentuosi, musica dal vivo (solo strumenti, no tracce
pre-registrate), voce completamente dal vivo (no playback, no pre-rec).
Ottenere anche solo alcuni di questi elementi nei concerti è diventato
ultimamente molto difficile.
Due anni dopo, mentre scrivevo le prime pagine del mio nuovo libro, “Un ponte tra le Valli”, ho iniziato a tratteggiare un personaggio che potesse aiutare i
giovani protagonisti della storia nella loro avventura. Un personaggio maturo,
saggio, ma anche coraggioso e ancora capace di mettersi in gioco. Così è nata
Memoria, e più i suoi contorni diventavano definiti più mi era chiaro che
l’ispirazione veniva da Milva. Memoria ha questo nome perché è una donna che ha
avuto una vita lunga e ricca, e conserva fedelmente esperienze e passato con
grande saggezza.
E’ un personaggio altero, all’inizio pare quasi antipatico, ma
i Sognatori Selvaggi scopriranno presto che questo suo modo di fare è un
rifiuto dell’ipocrisia che abita i palazzi del potere dai quali lei stessa proviene.
E saranno proprio l’ipocrisia, la menzogna, la propaganda, i nemici contro i
quali i giovani amici dovranno scontrarsi. Memoria non aiuterà solo a costruire
ponti fisici: saprà essere ponte tra due generazioni diametralmente
opposte che, se unite, possono fare
moltissimo insieme.
Non voglio svelarvi altro… Se vi va, vi aspetto in libreria!
Negli ultimi tempi fatico a leggere i nostri
quotidiani. Da sempre sono stato abituato a sfogliare ogni giorno queste pagine
dal profumo intenso di mondo, eppure oggi non trovo più quel profumo, un po’
forte forse, ma vero. A leggere alcune interviste, alcuni commenti, ci si
chiede: “Ma dov’è la verità? Dov’è la voce del giornalista che chiede conto di
quanto viene detto? Dov’è il dato di realtà con il quale dovrebbe confrontarsi
questo discorso?”
Spesso, troppo spesso, diviene riconoscibile un filo rosso
che lega le strade percorse da alcuni rami dell’informazione. Un filo che porta
verso il pensiero unico, dimenticando la sua vocazione originaria: raccontare
la verità, rendere consapevoli, dare la libertà. Sì, perché non c’è libertà
senza verità e consapevolezza. Non possiamo dirci liberi se le parole con le
quali ci viene raccontato il mondo sono false, tendenziose, se sono distorte
con noncuranza, travolgendo la realtà empirica con la forza della menzogna. E’
un gioco ingiusto e pericoloso, rafforzato dal “sentito dire”, dai virgolettati
non citati, da tutto quel magma vorticoso che popola i social network. E’ il
gioco del telefono senza fili, solo che qui si gioca con la realtà, e alla fine
del gioco siamo spesso guidati da giocatori invisibili.
Ai bambini racconto questo pericolo facendomi aiutare dalla magia delle
favole in “Gino e la Vecchia Consigliera”: chi racconta le bugie non si
presenta con la scritta “bugiardo” sulla fronte, anzi, appare come la fonte
migliore della verità!
Quindi leggiamo variando le nostre fonti, leggiamo tanto, anche locale, perché ciò
che accade nella nostra comunità è lo specchio di ciò che accade nei piani più
alti dei palazzi di potere. Che non sono più, e da molto, solo quelli della
politica.
Dopo aver seminato alcuni indizi sulla pagina facebook "Il parco di Giacomo", ecco la soluzione del mistero: il misterioso viaggio a Lodi è stato l'occasione per rincontrare Silvana Tansini, ideatrice di "Quarta di copertina", rubrica dedicata ai libri di Radio Lodi. Risultato di questo incontro? Un'intervista, che sarà mandata in onda lunedì 9 marzo 2015 alle h. 08.45 e, in replica, alle h. 18.45. Buon ascolto!
E' possibile ascoltare Radio Lodi anche in streaming, cliccando su www.radiolodi.it
31 gennaio 2015, “Un ponte tra le Valli” sale sul podio
del 19° Premio Nazionale Città di Riparbella, nella sezione “Volume Edito”. E’
un riconoscimento splendido e importante, che arricchisce il mio nuovo libro e
lo aiuta a volare ancora più in alto, facendolo conoscere meglio in questa
regione splendida che è la Toscana. Il Premio Città di Riparbella, che ha
concluso proprio ieri la sua diciannovesima edizione, ha saputo richiamare ogni
anno centinaia di opere letterarie ed artistiche da ogni parte d'Italia.
Un ricordo unico per una
visita lampo a Riparbella, gustando alcuni prodotti tipici assolutamente
squisiti, condividendo emozioni e aspettative con artisti locali, gustandomi,
anche se solo per un attimo, la magia del mare d’inverno.
Il mio grazie a Renzo
Meini, presidente della Pro Loco di Riparbella e fondatore del premio, al
sindaco di Riparbella, alla giuria, a tutti gli artisti che hanno condiviso con
me la premiazione. Un grazie speciale a Cristina, amica preziosa che mi ha
segnalato il premio e ha permesso che si creasse questo bellissimo ponte fatto
di libri che ora unisce Pavia e Riparbella. Grazie Riparbella, alla prossima!
“Il
racconto di carattere fantascientifico ha una sua coerenza e presenta nel
finale una morale che è segno di saggezza, in quanto suggerisce soluzioni a
problemi mondiali che affliggono l’umanità e costituiscono una minaccia per il
futuro. Lo stile è corretto e scorrevole. Discutibili certi neologismi che
creano nel lettore qualche difficoltà di comprensione.” (motivazione della
giuria del 19° Premio Letterario Città di Riparbella, presieduta dal Prof.
Vittorio Fornari)
A conclusione della manifestazione "Libri in
libertà", che ha portato la magia delle favole per le strade e i negozi di
San Martino Siccomario, lunedì 26 gennaio l'autore pavese Giacomo Bertoni
presenta il suo ultimo libro, "UN PONTE TRA LE VALLI" (EdiGiò Edizioni), pensato come proposta
di lettura per bambini dai 10 anni in su. Modera la giornalista Marta
Pizzocaro.
Appuntamento a
lunedì 26 gennaio 2015, alle h. 18.00, presso la biblioteca Comunale "Anna
Frank" di San Martino Siccomario, sita in Via Trieste 24. Ingresso libero.
"Un gruppo di
amici, legati da una profonda amicizia e pieni di curiosità e sogni, arriva a
scoprire la potenza della menzogna e la forza straordinaria del dialogo. Una
storia molto originale nei personaggi e nello stile narrativo, piena di
vitalità, fatta di colpi di scena e di felici intuizioni.
Intrighi, sete di
potere, prevaricazioni, ma anche e soprattutto amicizia, saggezza, rispetto per
l’uomo e per l’ambiente, ricerca della verità. Un genere “fantasy”
particolarmente accattivante, che invoglia alla lettura e apre ad un futuro di
speranza." ("Un ponte tra le Valli", Giacomo Bertoni, EdiGio')