Tra le domande che mi fate su “Un ponte tra le Valli”,
molte e diverse fra loro (è bello vedere come ognuno leggendo viva la
storia in modo differente), una senza dubbio ricorre maggiormente: perché ti
sei ispirato a Milva per il personaggio di Memoria?
Milva mi accompagna
musicalmente da anni, più precisamente da quando l’ho “conosciuta” per la prima
volta grazie alla sua partecipazione al Festival di Sanremo del 2007, con il
brano “The show must go on”, di Giorgio Faletti. Quella cascata rossa, quella
voce, quell’interpretazione… Dovevo scoprire qualcosa di più! Pian piano ho
conosciuto la sua sterminata e varia discografia, e più volte ho cercato di vederla
dal vivo, ma solo nel 2011 ci sono riuscito.
22 marzo 2011, Piccolo Teatro di Milano, un luogo magico e ricco di storia, “La variante di Luneburg”, un’opera struggente e affascinante, Milva. Una serata indimenticabile, coronata dall’incontro nei camerini con la Rossa (non mi tremavano le mani, no) alla quale ho donato “Toppy, un moscerino dal cuore grande” e alcuni dolci tipici della mia città. Non posso dimenticare il suo stupore nel vedere un libro per bambini (“Ma io non leggo più favole! Mia figlia è grande, e anche la mia assistente ormai è grande!”) ma anche l’attenzione e la curiosità con le quali mi ha ascoltato.
Una diva? Sì, e la cosa che mi è rimasta più impressa è proprio che nella consapevolezza del suo talento, del suo fascino, c’era un rifiuto dell’ipocrisia che circonda molti personaggi noti. L’attenzione e il tempo che quella sera mi ha dedicato sono stati preziosi e sinceri. Avrei voluto ripetere mille volte quella serata, ma purtroppo la pantera di Goro aveva già deciso di abbandonare il palcoscenico per concedere più spazio alla sua vita privata.
Sono stato fortunato però, perché ho potuto incontrarla
un’ultima volta a Bologna, il 1 aprile 2012, per l’ultima rappresentazione
della Variante. L’ultima volta che la sua voce ha scaldato una platea, io
c’ero. Questa volta le ho portato in dono “Gino e la Vecchia Consigliera”, che
nel frattempo era arrivato in libreria, e sono riuscito ad avere una foto di
quell’incontro.
La fatica, la malattia, il tempo: niente poteva impedirle di salire sul palco quell’ultima volta, e di dare tutta se stessa. La mia non è retorica: in quel dare tutta se stessa c’era un mix di talento naturale, studio, impegno, tecnica, bellezza, interpretazione, scelta di uno spettacolo di altissima qualità, musicisti talentuosi, musica dal vivo (solo strumenti, no tracce pre-registrate), voce completamente dal vivo (no playback, no pre-rec). Ottenere anche solo alcuni di questi elementi nei concerti è diventato ultimamente molto difficile.
La fatica, la malattia, il tempo: niente poteva impedirle di salire sul palco quell’ultima volta, e di dare tutta se stessa. La mia non è retorica: in quel dare tutta se stessa c’era un mix di talento naturale, studio, impegno, tecnica, bellezza, interpretazione, scelta di uno spettacolo di altissima qualità, musicisti talentuosi, musica dal vivo (solo strumenti, no tracce pre-registrate), voce completamente dal vivo (no playback, no pre-rec). Ottenere anche solo alcuni di questi elementi nei concerti è diventato ultimamente molto difficile.
Due anni dopo, mentre scrivevo le prime pagine del mio nuovo libro, “Un ponte tra le Valli”, ho iniziato a tratteggiare un personaggio che potesse aiutare i
giovani protagonisti della storia nella loro avventura. Un personaggio maturo,
saggio, ma anche coraggioso e ancora capace di mettersi in gioco. Così è nata
Memoria, e più i suoi contorni diventavano definiti più mi era chiaro che
l’ispirazione veniva da Milva. Memoria ha questo nome perché è una donna che ha
avuto una vita lunga e ricca, e conserva fedelmente esperienze e passato con
grande saggezza.
E’ un personaggio altero, all’inizio pare quasi antipatico, ma i Sognatori Selvaggi scopriranno presto che questo suo modo di fare è un rifiuto dell’ipocrisia che abita i palazzi del potere dai quali lei stessa proviene. E saranno proprio l’ipocrisia, la menzogna, la propaganda, i nemici contro i quali i giovani amici dovranno scontrarsi. Memoria non aiuterà solo a costruire ponti fisici: saprà essere ponte tra due generazioni diametralmente opposte che, se unite, possono fare moltissimo insieme.
Non voglio svelarvi altro… Se vi va, vi aspetto in libreria!
Giacomo Bertoni
EdiGio’ Edizioni
I edizione ottobre 2014
II edizione gennaio 2015
I edizione ottobre 2014
II edizione gennaio 2015
ISBN 8862055598
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