giovedì 27 dicembre 2018

Ci sarà la ristampa della discografia di Milva nel 2019?

Dopo cinquantadue anni di ininterrotta attività, migliaia di concerti e spettacoli teatrali sui palcoscenici di una buona metà del pianeta, dopo un centinaio di album incisi in almeno sette lingue diverse, ho deciso di mettere un punto fermo alla mia carriera di interprete dal vivo: una carriera che credo grande e unica, non solo come cantante ma come attrice ed esecutrice musicale e teatrale, prediletta da registi e compositori della statura di Giorgio Strehler e Astor Piazzolla, Franco Battiato e Vangelis, Luciano Berio ed Ennio Morricone; oltre che complice privilegiata di scrittori e poeti come Alda Merini, Paolo Maurensig, Giorgio Faletti, ai cui testi ho offerto la mia voce. 

In tutti questi anni, la mia prima cura, preoccupazione e desiderio è stata quella di garantire al pubblico dei tantissimi teatri in cui ho avuto l’onore di esibirmi, dalla Scala al Piccolo Teatro di Milano dallo Châtelet all’Opéra di Parigi e dallo Schauspielhaus di Zurigo alla Konzerhaus di Berlino, dal Concertgebouv di Amsterdam alla Suntory Hall a Tokyo, la più alta qualità dell’interpretazione e dell’esecuzione musicale: e quindi la massima precisione tecnica e vocale ma anche l’intensità emozionale, la partecipazione di tutta me stessa. 

Ritengo che proprio questa speciale combinazione di capacità, versatilità e passione sia stato il mio dono più prezioso e memorabile al pubblico e alla musica che ho interpretato e per quello voglio essere ricordata. Oggi questa magica e difficile combinazione forse non mi è più accessibile: per questo, dato qualche sbalzo di pressione, una sciatalgia a volte assai dolorosa, qualche affanno metabolico; e, soprattutto, dati gli inevitabili veli che l’età dispiega sia sulle corde vocali sia sulla prontezza di riflessi, l’energia e la capacità di resistenza e di fatica, ho deciso di abbandonare definitivamente le scene e fare un passo indietro in direzione della sala d’incisione, da dove posso continuare ad offrire ancora un contributo pregevole e sofisticato. 

Fra pochi giorni, alla fine di settembre, sarà disponibile il mio nuovo cd “Non conosco nessun Patrizio”, composto e prodotto da Franco Battiato. 

Saluto con affetto e riconoscenza il mio adorato pubblico di Italia, Germania, Svizzera, Austria, Giappone, Francia, Grecia, Spagna, Argentina, Polonia, Olanda, Corea, Croazia, Slovenia, Russia, Stati Uniti, che mi ha seguita e amata

Grazie, Milva

Milva durante un concerto

Sono passati quasi nove anni da questa lettera di congedo e continua incessante la desertificazione del panorama musicale contemporaneo. In un mix di corsa al ribasso e di appiattimento delle differenze, l’offerta si fa sempre più ricca di nomi eppure sempre più povera di idee. 

Dov’è finita la “magica e difficile combinazione di capacità, versatilità e passione”? L’idea insomma che salire su un palco sia prima di tutto un dare. Dare al pubblico il risultato di un talento innato, di anni di studio e di passione bruciante. L’interprete è qualcuno che prende la canzone di un autore e la traduce: dandole vita, la rende accessibile. Dunque, oggi più che mai, AAA interpreti cercasi. 

lunedì 17 dicembre 2018

Un concerto di Natale e il pozzo di Sicar

Concerto di Natale nella basilica di Canepanova a Pavia

Cara Anna Maria, un anno fa tra quei volti e quelle mani che battevano forte c’eri tu. La prima ad alzarsi in piedi con gli occhi lucidi quando anche l’ultima nota dell’ultima canzone era salita lassù, sulla cupola illuminata di Canepanova. 
Ieri sera, quando le nostre voci si sono fermate, ti ho cercata con lo sguardo fra il pubblico. Scioccamente. Perché tu eri lì sull’altare con noi, perché la tua voce limpida si è unita alle nostre voci durante tutto il concerto, perché il tuo cuore batteva più forte assieme ai nostri. Perché persino le tue battute sul mio rapporto complesso con il diaframma erano lì. Rapporto, cara Anna Maria, che continua ad essere problematico anche adesso. 
Il giorno del tuo funerale una signora mi ha detto una frase che ho trovato splendida: “Anna Maria ha trovato a Canepanova il suo pozzo, come la samaritana”. E visto che siamo tutti viandanti, e viandanti parecchio assetati, sono certo che continueremo a incontrarci all’unico pozzo dove la nostra sete può essere davvero placata. 
Arrivederci Anna Maria, grazie di aver cantato con noi ancora una volta. 
Il tuo Giacomino.

martedì 11 dicembre 2018

La magia di Venezia si svela di notte

Visitare Venezia non è come visitare una qualsiasi città piena d’arte e di storia. Visitare Venezia è entrare in una dimensione parallela che non è passato glorioso, non è Roma insomma, ma non è neanche futuro vertiginoso, non è dunque Milano. E no, non basta lo zampettare incessante di migliaia di turisti distratti per essere presente laborioso. Il tempo a Venezia si è fermato, e il momento migliore per rendersene conto è dalle 22 in poi.

Venezia e la magia della notte

Il flusso di gente con smartphone e videocamere costantemente accese si placa, i negozi sono ormai chiusi e i lampioni diffondono un tenuo chiarore, appena sufficiente a vedere dove si mettono i piedi. Lungo le calli dai contorni sfumati per la foschia si incrociano persone dai volti nascosti dall’oscurità, s’odono echi di passi dei quali non si comprende l’origine, si intravedono passare lente barche silenziose, che sfiorano mura scrostate dall’umidità.

Foto Venezia al tramonto

mercoledì 5 dicembre 2018

Processo Rocchelli. Ci hanno preso di mira, racconta un sopravvissuto

Il racconto del fotoreporter francese William Roguelon che viaggiava in auto insieme con Andrea al momento dell’attacco nel Donbass. 

Questa cronaca di Giacomo Bertoni è stata prodotta in collaborazione tra Ossigeno per l’informazione,  La Provincia Pavese, Unione Nazionale Cronisti Italiani, Ordine  Giornalisti Lombardia per integrare le cronache dei media con un resoconto oggettivo, puntuale ed esauriente dello svolgimento del processo in corso al Tribunale di Pavia in cui è imputato il presunto responsabile dell’uccisione del fotororeporter italiano Andrea Rocchelli e del giornalista russo Andrey Mironov. Questo testo è stato pubblicato sul sito web ossigeno.info ed è stato inviato a Vienna al Rappresentante per la Libertà dei Media dell’Osce, che segue con attenzione la vicenda.

martedì 4 dicembre 2018

A cuore aperto con gli adolescenti


Non accontentiamoci mai, non lasciamo che il nostro sguardo si fissi a terra, non dimentichiamoci che siamo fatti per un amore epico. Se vissuta appieno, nella ricerca del suo senso più profondo, la vita diventa l’avventura più straordinaria che possiamo vivere. Si parte dalle piccole scelte, anche dal passare la domenica in oratorio per giocare e riflettere insieme. Grazie ragazzi e grazie ai vostri don!

domenica 2 dicembre 2018

Gianna Jessen: "Siamo fatti per un amore epico"

Gianna Jessen ospite a Pavia alla Casa del Giovane

«“Io sono stata fatta per un amore epico, non per un amore mediocre”. E basterebbe fare propria questa ferma convinzione per cambiare il mondo. Per trovare la voce e il coraggio di dire basta di fronte all’orrore, per tornare a rispettare il nostro corpo e il nostro povero cuore, per liberare la nostra intelligenza da così tante menzogne, per guarire le nostre ferite più profonde che, come calamite feroci, attirano il nostro sguardo a terra. Incontrare Gianna Jessen significa prendere una scossa…» Per il blog di Costanza Miriano la testimonianza di Gianna Jessen. 

sabato 1 dicembre 2018

Giustizia per Rocchelli: la difesa chiede sopralluogo in Ucraina

Questa cronaca di Giacomo Bertoni è stata prodotta in collaborazione tra Ossigeno per l’informazione,  La Provincia Pavese, Unione Nazionale Cronisti Italiani, Ordine  Giornalisti Lombardia per integrare le cronache dei media con un resoconto oggettivo, puntuale ed esauriente dello svolgimento del processo in corso al Tribunale di Pavia in cui è imputato il presunto responsabile dell’uccisione del fotororeporter italiano Andrea Rocchelli e del giornalista russo Andrey Mironov. Questo testo è stato pubblicato sul sito web ossigeno.info ed è stato inviato a Vienna al Rappresentante per la Libertà dei Media dell’Osce, che segue con attenzione la vicenda. L’articolo può essere ripubblicato liberamente a condizione di mantenere la firma e questa nota di presentazione.