Visualizzazione post con etichetta cercare la verità. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta cercare la verità. Mostra tutti i post

martedì 23 giugno 2020

La crisi del giornalismo e il politicamente corretto

La crisi del giornalismo e il politicamente corretto che impera anche nelle redazioni. L’ideologia che cerca di imporsi sulla realtà. Una democrazia in pericolo, perché senza verità non c’è libertà. Non potevamo che affrontare questi temi con Monica Mondo, giornalista, autrice e conduttrice su Tv2000 di “Soul”, un dialogo senza reticenze alla ricerca della verità, con ampio spazio per le grandi domande di senso della vita. 

E proprio senza reticenze Monica Mondo risponde alle nostre domande, regalandoci una fotografia preziosa del giornalismo oggi, un giornalismo ferito da una grande rivoluzione digitale e da un’ideologia soffocante. Si può ripartire, si può ricostruire, c’è tutto da rinnovare. 

Su iFamNews l’intervista completa a Monica Mondo, qui un piccolo bonus di lettura dalla lunga intervista che ci ha concesso.

Immagine della giornalista Monica Mondo da Soul su Tv2000

giovedì 23 aprile 2020

I giornali gratis su Telegram

Il giornalismo affronta oggi la sua crisi più grande. Le vendite dei giornali sono in caduta libera dal 2008, anno nel quale è stato anche congelato il turnover nelle redazioni. A questa emorragia di copie cartacee si affiancano altre ferite: una crescita debolissima del digitale, una concorrenza feroce di Google e dei social network nella raccolta pubblicitaria, la diffusione illegale dei giornali in pdf su Telegram. 

Immagine di un espositore di giornali cartacei

mercoledì 22 gennaio 2020

Nasce IFamNews: "Raccontiamo l'umano"

«Molti i mali che ci affliggono, ma esiste ancora speranza. E gente buona. La chiamiamo a raccolta». Nasce con questo spirito oggi, dopo molti mesi di lavoro silenzioso, International Family News, il nuovo quotidiano online che vuole raccontare ciò che accade in Italia e nel mondo con un’attenzione particolare per la vita, la famiglia e la libertà religiosa

«La prima causa di morte nel mondo è l’aborto – scrive il direttore, Marco Respinti, nel primo editoriale –. Si muore di meno, molto di meno, per malattie, fumo, alcol, incidenti stradali, omicidi e guerre. Nel 2019 l’olocausto silenzioso dell’aborto, dice l’Organizzazione Mondiale della Sanità, è costato 42,4 milioni di vittime». Questo dato, diffuso agli inizi del nuovo anno, è una notizia, e non occorre essere giornalisti da una vita per rendersene conto. Eppure non ha trovato spazio, se non attraverso “brevi”, sulla maggior parte dei giornali italiani.

IFamNews nasce per questo, perché c’è una porzione significativa di realtà che non viene riportata. Ci sono notizie che non vengono riprese, ci sono storie che non vengono raccontate, ci sono dati che non vengono forniti. 

Nasce IFamNews quotidiano online su vita famiglia e libertà religiosa

sabato 4 gennaio 2020

Andy Rocchelli e il giornalismo

Il giornalismo come missione, il giornalismo come scoperta, il giornalismo come sospensione del giudizio di fronte a una realtà complessa, spesso più misteriosa delle proprie convinzioni, e dunque tutta da illuminare. Insomma, il giornalismo.

All’inizio del 2018 e per tutto il 2019 ho avuto la fortuna di essere incaricato da “Ossigeno per l’Informazione” di seguire il processo per l’omicidio di Andy Rocchelli, fotoreporter ucciso in Ucraina il 24 maggio del 2014, mentre documentava le condizioni dei civili coinvolti nella guerra. Oltre un anno di udienze, perizie, testimonianze, immagini, video. Un mare di informazioni da ascoltare, comprendere e poi riportare ai lettori.

Intervista ai genitori di Andy Rocchelli alla Provincia Pavese

giovedì 12 dicembre 2019

Soul Food: avete mai volato con il cuore?

Poi all’improvviso ti rivedi sul muro del convento di Santa Maria Incoronata di Canepanova… La prima sera della nuova edizione di “Soul Food 4 You”, quando sono state proiettate nel chiostro del convento alcune delle immagini più significative dello scorso anno, è stato ancora più facile rendersi conto della fortuna. La fortuna di esserci, di far parte di un progetto nuovo, la fortuna di condividere un’alternativa di senso con altri giovani inquieti.

Sì, perché è questa la cifra distintiva di Soul Food: l’inquietudine. Semplicemente, tutto è troppo poco. Abbiamo il futuro nelle nostre mani? Abbiamo mille possibilità di scelta? Possiamo cambiare la nostra vita tutte le volte che vogliamo? A noi tutto questo non basta. C’è qualcosa di più, che continuamente sfugge eppure continuamente richiama: il senso. Perché abbiamo il futuro nelle nostre mani? Perché abbiamo mille possibilità di scelta? Perché cambiare tutto?

Proiezione foto da Soul Food 4 You sul convento di Canepanova

giovedì 6 settembre 2018

Carlo Caffarra, un uomo di Dio

Un uomo di Dio. Profondamente innamorato della Chiesa e della Verità. Per ricordare il cardinal Caffarra, scomparso il 6 settembre 2017, ecco le parole che ha pronunciato nel 2016 a Pavia davanti all’arca di Sant’Agostino.


<<La Chiesa, come ci viene detto nella prima lettura, è l’unità umana ricostruita dall’obbedienza all’insegnamento degli Apostoli e dalla “frazione del pane”, cioè dalla celebrazione eucaristica. L’espressione inequivocabile dell’unità riedificata dalla fede e dal Sacramento, è la scomparsa delle categorie “mio-tuo”: «tenevano ogni cosa in comune». Se dalla prima lettura passiamo alla pagina evangelica, la presentazione della Chiesa diventa drammatica.

Accanto all’amabile ed attraente figura del Buon Pastore, si muovono lupi rapaci. Essi si sono introdotti nel gregge del Signore “per rapire e disperdere”; e di fronte ai lupi vi sono pastori-mercenari che fuggono, impauriti dal pericolo. Ma la seconda lettura è ancora più drammatica. Essa preannuncia per la Chiesa «un giorno in cui non si sopporterà più la sana dottrina…rifiutando di dare ascolto alla verità per volgersi alle favole».

La cupola del duomo di Pavia, terza in Italia per dimensione

lunedì 3 settembre 2018

Tempo di saldi ma non per la verità

Paolo VI ha scritto: «Non sminuire in nulla la salutare dottrina di Cristo è eminente forma di carità verso le anime». 

«La fermezza della Chiesa, nel difendere le norme morali universali e immutabili, non ha nulla di mortificante. È solo al servizio della vera libertà dell'uomo: dal momento che non c'è libertà al di fuori o contro la verità, la difesa categorica, ossia senza cedimenti e compromessi, delle esigenze assolutamente irrinunciabili della dignità personale dell'uomo, deve dirsi via e condizione per l'esistere stesso della libertà.

Questo servizio è rivolto a ogni uomo, considerato nell'unicità e nell'irripetibilità del suo essere ed esistere: solo nell'obbedienza alle norme morali universali l'uomo trova piena conferma della sua unicità di persona e possibilità di vera crescita morale. E, proprio per questo, tale servizio è rivolto a tutti gli uomini: non solo ai singoli, ma anche alla comunità, alla società come tale.

Statua dorata Madonna della Guardia a Tortona voluta da San Luigi Orione

martedì 9 febbraio 2016

Il pensiero unico e l'informazione "libera"

Eppure c’è molta quiete… Strade semideserte, piazze vuote e silenziose, giornali allineati su notizie quasi prevedibili ma rassicuranti… E’ la pace? Guardando più attentamente si vedono foglie secche fra i grandi cespugli verde smeraldo, s’ode che il silenzio della città è in realtà un respiro soffocato, si scorge il filo rosso che lega le notizie allineate nel quadro del pensiero unico… Con questa situazione di calma apparente si apre “Un ponte tra le Valli”… 


La libertà si può imprigionare. Certo, non lo si può fare in un giorno solo: tutti se ne accorgerebbero! Occorre farlo lentamente, oserei dire dolcemente. Chi prova a svelare l’inganno dietro al politicamente corretto, chi infrange il sorriso di cartapesta, viene rapidamente reso inoffensivo: “E’ solo un retrogrado, è contro tutto, è ignorante, è folle…” Le pressioni vengono da lontano, travalicano i confini nazionali ed i soliti palazzi del potere. La battaglia in gioco è più grande di semplici elezioni.  A chi interessa più amministrare solo i soldi, quando si possono amministrare le menti?
I primi cooptati dal pensiero unico (non tutti ovviamente, qualcuno ha la forza di opporsi accettando di scomparire dalla scena) sono i personaggi famosi, poi i politici, e poi, perché no, magari anche qualche uomo di Chiesa più abituato alle luci della ribalta. 
Un piccolo esempio totalmente inventato? Gastone è un ladro. Certo, non è un assassino, ma è un ladro abile e furbo, che appena può ruba ciò che gli interessa, e non lo fa per necessità estrema perché è già molto ricco. Il tuo cantante preferito gli dedica una canzone: “Il furto del cuore”, dove racconta di un ladro innamorato, che ruba cuori e regala amore. Una canzone struggente. Mah, la realtà non è proprio così… Però dai, è solo una canzone: canta e lascia stare. I giornali (tutti, o quasi) lo intervistano, raccontando di un uomo di successo, un uomo affascinante che ha saputo prendere in mano il suo destino. Mah, sarei tentato di prendere in mano una penna e scrivere una lettera: non mi sembrava questa la realtà. Però tanto poi non mi ascolta nessuno, lasciamo stare. I politici si muovono per fare una legge che consenta a Gastone (ricordo, nome e situazione di pura fantasia) di rubare nella piena legalità. Mah, con tutti i problemi del mio Paese forse non è la priorità, forse è proprio sbagliato. Dovrei scrivere… Ma no dai, lo farà qualcun altro. Ecco un’intervista a Mons. In Vino Veritas, nella quale il porporato ammette che la Chiesa dovrebbe fare un passo avanti e superare la dottrina secondo la quale rubare è un peccato. Mah, adesso basta, ora prendo la penna e mi faccio sentire. Come, non c’è più la penna?

lunedì 26 ottobre 2015

"Un ponte tra le Valli"

31 ottobre 2014. Arriva nelle librerie “Un ponte tra le Valli”. E’ il mio primo libro per ragazzi, e va ad affiancare i miei due libri per bambini, “Toppy, un moscerino dal cuore grande” e “Gino e la Vecchia Consigliera”. Un ponte tra le Valli” è una storia fatta di incontri, scontri, scoperte e speranze.
Incontri fra generazioni, perché i protagonisti della storia sono giovani amici che trovano un aiuto inaspettato in una guida matura, saggia, un personaggio molto speciale ispirato e dedicato all’artista Milva, Memoria. Incontri fra popoli diversi, perché la storia si svolge in un futuro ipotetico nel quale il nostro mondo è diviso in due grandi blocchi, la Valle degli Shamaketjiani e la Valle degli Umanoidi, divisi e diversi per tradizioni, culture, storia. Incontri fra la natura, e la vita completamente naturale che caratterizza gli shamaketjiani, e la tecnologia, con la quotidianità fatta di scienza e tecnica degli umanoidi. 


Un ponte tra le Valli” è però anche una storia di scontri, come quello fra il mondo dei ragazzi, ricco di inventiva e intraprendenza, e quello degli adulti, disilluso e incapace di cogliere il positivo dell’energia dei giovani. Ed è proprio nella cornice di un grande scontro che tutta la storia si svolge: lo scontro tra verità e menzogna. Tra la verità tanto cercata dai giovani protagonisti e la propaganda, l’ideologia, la menzogna creata dai potenti per garantirsi il controllo sulla Valle. 
Sono molte le scoperte che cinque giovani amici, i Sognatori Selvaggi, faranno grazie all’aiuto di Memoria, e tutto il loro percorso vuole essere un lampo di speranza. La speranza che, anche quando tutto sembra volgere a favore dell’ideologia dominante, c’è sempre qualcuno che lotta per la verità. A volte sono proprio energie giovani, che sanno trovare conferme e consigli in Memoria, ponte umano (anzi, per essere precisi, shamaketjiano) fra generazioni e verità. 
31 ottobre 2015. Un anno di “Un ponte tra le Valli”. E’ stato un anno molto ricco di incontri, scoperte e speranze. Tutto è cominciato il 22 e 23 novembre 2014, quando ho avuto l’onore di presentare come novità “Un ponte tra le Valli” a Milano, al Primo Salone Internazionale della Piccola Editoria. Per poi continuare con le interviste, a Radio Voghera, Radio Libriamoci Web, Radio Lodi, e la sorpresa delle prime recensioni, La Provincia Pavese, Il Ticino, Il Macaone, LiberWeb, e gli incontri nelle scuole, come quelli negli istituti del circolo didattico di Certosa, e le presentazioni, come quella presso la biblioteca “Anna Frank” di San Martino Siccomario, all’interno della manifestazione letteraria “Libri in Libertà”.

Il nuovo libro di Giacomo alla libreria Feltrinelli

A coronare questo anno ricco di emozioni una grandissima sorpresa: il 31 gennaio 2015, “Un ponte tra le Valli” vince il 19° Premio Nazionale Città di Riparbella.Il racconto di carattere fantascientifico ha una sua coerenza e presenta nel finale una morale che è segno di saggezza, in quanto suggerisce soluzioni a problemi mondiali che affliggono l’umanità e costituiscono una minaccia per il futuro…” (dalle motivazioni della giuria). Grazie alla bella risposta di pubblico esce così la seconda edizione di “Un ponte tra le Valli”, in ristampa dopo solo due settimane. Un anno speciale si avvia verso la conclusione... Cosa riserverà il 2016?

Un ponte tra le Valli” è distribuito a livello nazionale da Centro Libri, Libri Diffusi e Licosa. Per librerie la Feltrinelli e Mondadori, ordini diretti a edigio@edigio.it.

Centro Libri
Tel. +39 030 3539292/3
Fax +39 030 3539294
Libri Diffusi
Telefono e Fax: 0222476225
Licosa
Tel. +39 055 64831
Fax +39 055 641257
Ufficio Ordini EdiGio’
Tel. 0382/696748

Un ponte tra le Valli” è in vendita anche su ibs.it e Inmondadori.it. Se preferisci, ordina online “Un ponte tra le Valli” e ritiralo presso la libreria più vicina a te grazie a GoodBook.it. Salvo ristampe, evasione immediata degli ordini.

mercoledì 26 agosto 2015

Alla ricerca della verità... Con un libro!

Un gruppo di amici, legati da una profonda amicizia e pieni di curiosità e sogni, arriva a scoprire la potenza della menzogna e la forza straordinaria del dialogo.
Una storia molto originale nei personaggi e nello stile narrativo, piena di vitalità, fatta di colpi di scena e di felici intuizioni. Intrighi, sete di potere, prevaricazioni, ma anche e soprattutto amicizia, saggezza, rispetto per l’uomo e per l’ambiente, ricerca della verità. I giovani protagonisti dell’avventura sfidano il mondo degli adulti alla ricerca della verità, e trovano un aiuto inaspettato in una figura saggia e generosa, che l’autore dedica all’artista Milva.
Un genere “fantasy” particolarmente accattivante, che invoglia alla lettura e apre ad un futuro di speranza. 


Cerca "Un ponte tra le Valli" nella tua libreria di fiducia oppure su:

venerdì 21 agosto 2015

Leggere per essere liberi

Negli ultimi tempi fatico a leggere i nostri quotidiani. Da sempre sono stato abituato a sfogliare ogni giorno queste pagine dal profumo intenso di mondo, eppure oggi non trovo più quel profumo, un po’ forte forse, ma vero. A leggere alcune interviste, alcuni commenti, ci si chiede: “Ma dov’è la verità? Dov’è la voce del giornalista che chiede conto di quanto viene detto? Dov’è il dato di realtà con il quale dovrebbe confrontarsi questo discorso?”

Spesso, troppo spesso, diviene riconoscibile un filo rosso che lega le strade percorse da alcuni rami dell’informazione. Un filo che porta verso il pensiero unico, dimenticando la sua vocazione originaria: raccontare la verità, rendere consapevoli, dare la libertà. Sì, perché non c’è libertà senza verità e consapevolezza. Non possiamo dirci liberi se le parole con le quali ci viene raccontato il mondo sono false, tendenziose, se sono distorte con noncuranza, travolgendo la realtà empirica con la forza della menzogna. E’ un gioco ingiusto e pericoloso, rafforzato dal “sentito dire”, dai virgolettati non citati, da tutto quel magma vorticoso che popola i social network. E’ il gioco del telefono senza fili, solo che qui si gioca con la realtà, e alla fine del gioco siamo spesso guidati da giocatori invisibili.

Ai bambini racconto questo pericolo facendomi aiutare dalla magia delle favole in “Gino e la Vecchia Consigliera”: chi racconta le bugie non si presenta con la scritta “bugiardo” sulla fronte, anzi, appare come la fonte migliore della verità! 
Quindi leggiamo variando le nostre fonti, leggiamo tanto, anche locale, perché ciò che accade nella nostra comunità è lo specchio di ciò che accade nei piani più alti dei palazzi di potere. Che non sono più, e da molto, solo quelli della politica.