No, la maschera di Pilato non
è accettabile. Di fronte alla morte di Gianluca e Flavio, i due adolescenti di
Terni uccisi da una bottiglietta di metadone, lavarsi le mani sperando di
candeggiare così la coscienza non vale. Non funziona.
Per i due giovani la
morte è arrivata di notte, nel buio delle loro camerette. Una morte
inaspettata, forse involontariamente cercata, esito terribile di un gioco più
grande di loro. Ma per il mondo degli adulti il passo felpato della morte
dovrebbe essere sirena che squarcia la notte. Non ha dubbi il procuratore capo
di Terni, che parla di “responsabilità collettiva”, proprio ora che il presunto
colpevole c’è, proprio ora che le indagini stanno rivelando cosa è accaduto
quella notte.