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lunedì 8 marzo 2021

Verso un nuovo lockdown

L’Italia va verso un nuovo lockdown nazionale? Sono in arrivo nuove zone rosse? Il coprifuoco sarà anticipato alle 21? Il nuovo Dpcm firmato da Mario Draghi è in vigore da sole 24 ore, ma potrebbe subire presto modifiche. 

Ne dà notizia l’Ansa, che racconta un fine settimana segnato dalla preoccupazione per l’aumento dei contagi: «Sale il tasso di positività, altre regioni verso il rosso». Cresciuto il numero dei nuovi positivi, quasi 21mila, cresciuto il tasso di positività, che tocca il 7,6%, cresciuto il numero dei ricoveri, che ha superato quota 21mila. 

Secondo il ministro della Salute Roberto Speranza: «Questo sarà un mese complicato, il virus oggi è più capace di correre». 

Strada deserta

lunedì 15 febbraio 2021

Era il 23 febbraio 2020

Domenica 23 febbraio 2020, ore 20.45. La televisione accesa su Rainews24. Lo smartphone all’improvviso si illumina: una collega chiede aggiornamenti sulla questione “coronavirus e chiese”. Da un paio di giorni, infatti, si vocifera di provvedimenti inediti, ma ancora non ho novità da darle in merito. Passano due minuti e l’ufficio per le comunicazioni sociali della diocesi di Pavia pubblica un lungo messaggio del vescovo Corrado Sanguineti

La prima lettura veloce conferma le voci: sono sospese le Messe con concorso di popolo. Il tempo di una verifica e alle 21.49 il messaggio del vescovo è online anche su questo blog. Da quel momento le notifiche non si contano più, perché la “linea pavese” è condivisa all’unanimità dalla Conferenza episcopale lombarda, e più la notizia viene diffusa (su questo blog alle 23 il messaggio era già stato letto da più di 1800 persone) più se ne comprende la portata storica. 

Chiesa

sabato 30 gennaio 2021

In zona gialla senza dimenticare

«E mi rifiuto di vedere delitti e di soffrire per le vostre pene». Ah, che tentazione, che istinto stuzzicante. Con discrezione, con grazia, voltare lo sguardo dall’altra parte. Non vedere chi ha perso una persona cara, chi ha perso il lavoro, chi ha perso se stesso. Non riconoscere che le città sono cambiate, che alcune vetrine non si illuminano più, che al posto di tanti piccoli negozi di quartiere si accendono insegne anonime di grandi catene. Che tutto passa e tutto perde colore, neanche più rosso, arancione o giallo, ma grigio. 

Non ammettere che dal 23 febbraio 2020 ci sono persone che convivono con la paura, che sono sommerse da un bollettino quotidiano che non lascia spazio alla speranza. Che le paure sono macigni sulle spalle di giorno, ma la notte, quando il sonno non arriva, diventano giganti che popolano la stanza con le loro ombre minacciose. 

La solitudine

venerdì 29 gennaio 2021

Lombardia in zona gialla da domenica

Da domenica 31 gennaio 2021 la Lombardia torna finalmente in zona gialla (la notizia è stata anticipata dal presidente Attilio Fontana su Twitter). Sarà così possibile muoversi liberamente, entro i confini regionali. Una notizia molto positiva per l’economia, i negozianti sono in festa e i ristoratori tornano a sperare, ma soprattutto per la mente e il cuore: ci sono tesori d'arte da riscoprire, prodotti tipici da gustare e volti amici da rivedere. 

Milano

martedì 1 dicembre 2020

Messa di mezzanotte, come fare

Sta scendendo su Pavia la prima neve mista a pioggia della stagione. Attraversando piazza Vittoria, nonostante cappuccio e mascherina, lo sguardo è chiamato verso l’alto dalla cupola del duomo. Il pensiero corre subito alle ultime agenzie lette prima di abbandonare la scrivania: la sera del 24 dicembre non sarà possibile ritrovarsi tutti in cattedrale per la tradizionale Messa di mezzanotte

Inutile girarci attorno: è un dolore. Un grande dolore. Perché la Messa di mezzanotte del 24 è il momento della condivisione per eccellenza. L’attesa, la preghiera, i canti, la benedizione finale e poi la cioccolata calda e il vin brulè fuori dal portone. Gli abbracci, gli auguri, gli scambi dei regali, il ritorno a casa cercando di prendere sonno in fretta per non farsi trovare svegli da Gesù Bambino. 

Natività presepe

venerdì 13 novembre 2020

Piovono bufale: come difendersi

«Il Natale è spirituale non viene bene farlo in tanti», il premier Giuseppe Conte. «Le feste natalizie? Meglio trascorrerle su Skype», Massimo Galli, primario infettivologo dell'ospedale Sacco di Milano, che ospite di “Mattino Cinque” aggiunge: «I regali dovrebbero essere acquistati esclusivamente su Internet, il cenone dovrebbe avvenire in gruppi ristretti magari collegandosi in video-chiamata». E ancora: «Lockdown? Io non esco già più di casa», la professoressa Ilaria Capua. «Napoli è malata, agire o sfileranno le bare», Bruno Zuccarelli, vice presidente dell'Ordine dei medici di Napoli. 

Questo è il clima che si respira visitando le versioni online di alcuni quotidiani e accendendo la tv. Sempre più spesso la caccia all’ultimo clic prende il sopravvento, e la situazione degenera. Se poi, per puro masochismo, si aprono i social, si viene inondati da “articoli” e video provenienti dai siti più bizzarri, spesso anonimi, e lì la ricerca della verità diventa una vera mission impossible: «Quello che nessuno vuole dirti», «La grande bugia del coronavirus», «Ecco perché le mascherine fanno solo male», «Manda subito questo messaggio a tutti i tuoi contatti, ecco come vogliono tracciarci», «Colpo di Stato», «Tutti in farmacia a prendere il bionitratodiammonioecadmio…», e si potrebbe continuare per pagine e pagine. 

Fake News

lunedì 19 ottobre 2020

La vitamina C cura il Covid-19?

L’assalto alle farmacie alla ricerca di integratori di vitamina C. È una delle immagini della Fase 1 che resta scolpita nella mente. Un pomeriggio di marzo, su alcuni gruppi WhatsApp ha iniziato a circolare un messaggio audio che invitava ad acquistare integratori di vitamina C come protezione e cura per il Covid-19, un messaggio anonimo nel quale si faceva esplicitamente il nome di un integratore specifico. 

La paura di un nemico invisibile e ignoto, le dichiarazioni contraddittorie dei virologi in tv e i ritardi dell’OMS hanno fatto il resto: in poche ore l’audio ha raggiunto centinaia di migliaia di smartphone, portando la sera stessa e la mattina successiva migliaia di persone nelle farmacie italiane. 

Sui social ancora oggi si può leggere di tutto a riguardo: da chi afferma che la vitamina C allunga la vita a chi la giudica nociva. Ma quali sono, da un punto di vista scientifico, gli effetti della vitamina C nei confronti del Covid-19? 

Arance e vitamina C

martedì 13 ottobre 2020

Covid-19: se vince il più forte

Un nuovo lockdown nazionale? Difficile immaginarlo oggi. Difficile pensare che il mondo delle piccole e medie imprese, delle partite iva e dei liberi professionisti possa reggere un ulteriore stop, mentre all’appello mancano ancora alcune conseguenze della Fase 1. Il blocco dei licenziamenti, precario paravento di fronte a una diga crepata, è lì a ricordare che la bolla continua a gonfiarsi. 

Difficile ignorare poi gli effetti psicologici che una nuova chiusura totale potrebbe provocare, in modo particolare sulle persone più fragili, sugli anziani, su chi vive da solo, su chi già combatte con altre patologie che limitano i suoi spostamenti quotidiani. 

Difficile, allo stesso tempo, credere che la delazione possa impedire il crescere della pandemia. Che affidare ai cittadini il ruolo di sceriffi risolva le gravi carenze organizzative statali. Sceriffi influenzabili da paura, invidia, rancori antichi per questioni di vicinato, ripicche e antipatie. Parentesi: il senso civico va formato, accudito, nutrito ogni giorno, anche con il buon esempio. 


mercoledì 8 luglio 2020

Coronavirus: una seconda ondata di infodemia?

L’assalto alle farmacie in cerca di integratori di vitamina C, le lunghe code fuori dai supermercati per il timore di una improvvisa chiusura, i feroci dibattiti sui social tra sostenitori del lockdown e contrari alle limitazioni imposte da Regioni e Governo. Sono solo alcune delle immagini che rimangono oggi, mentre il Covid-19 sembra allentare la sua presa, almeno sull’Italia. 

Accanto alla pandemia causata dal virus, il belpaese si è trovato ad affrontarne un’altra, altrettanto invisibile e altrettanto globale: l’infodemia. Il neologismo è stato coniato per indicare la grande sete di informazioni che ha caratterizzato in modo particolare i mesi della Fase 1 quando, con l’Italia intera dichiarata zona rossa, si è registrato un vero e proprio boom di clic ai siti dei giornali e un significativo aumento dei dati Auditel.

Secondo Primacomunicazione.it, durante il lockdown alcuni quotidiani hanno visto un incremento di visite ai loro siti pari al 30%. Ma con quali risultati? 

Immagine di un computer acceso e uno smartphone con Facebook attivo

martedì 2 giugno 2020

Giovani e Fase 3: facciamo vela verso Ithaca

È viola il mio primo fiordaliso di questa insolita primavera. Ha fatto capolino stamattina, come se volesse prendere parte alla ripartenza del Paese dopo il lungo isolamento. Anche lui, giovane fiore, vuole esserci. E i giovani umani invece, che possibilità hanno in questa ripartenza? 

Li semino ogni anno i fiordalisi, questi eleganti eppure rustici fiori dai leggerissimi petali azzurro/blu. Crescono in fretta, si moltiplicano con generosità, formano una macchia di colore che spazia dall’azzurro cielo al blu profondo del mare a un viola quasi cupo. Un viola che non potresti mai portare a teatro. 

Immagine di un fiordaliso viola appena sbocciato in primavera

lunedì 1 giugno 2020

Le Sante Spine sono ancora la festa di Pavia

Una festa delle Sante Spine diversa, in un duomo che si riempie a fatica di fedeli, tutti ben distanziati. È dal 1499 che la cattedrale di Pavia custodisce tre spine che provengono dalla croce di Cristo, e da secoli la città, nel lunedì dopo Pentecoste, si ritrova nel suo duomo per rendere omaggio alle Sante Spine. 

Il segno è la processione che attraversa le strade del centro storico, una processione che raccoglie migliaia di pavesi e che è guidata dalla grande cupola illuminata, come una stella polare nella notte. Quest’anno, per la prima volta, niente di tutto questo è possibile. Ci si ritrova così in duomo, rispettando distanze e norme igieniche. 

Immagine della festa delle Sante Spine nel duomo di Pavia

venerdì 29 maggio 2020

Parcheggi a Pavia

Dal 1° giugno si torna a pagare la sosta sulle righe blu: sarà ripristinata la sosta a pagamento nei parcheggi in gestione ad ASM Pavia. Negli stalli blu gestiti da ASM Pavia la sosta è stata resa gratuita fino al 31 maggio per l’emergenza coronavirus.

Dal 1° giugno dunque attenzione: obbligatorio esporre il tagliando della sosta. Con una novità, perché il sindaco di Pavia Fabrizio Fracassi ha firmato un’ordinanza con la quale “regala” 2 ore di sosta a pavesi e visitatori. La sosta non si paga più dunque fino alle ore 19, ma fino alle 17. 

Immagine di un parcometro per sosta regolamentata

mercoledì 27 maggio 2020

La solitudine dopo l'isolamento

«Siamone certi: nessuna lacrima, né di chi soffre, né di chi gli sta vicino, va perduta davanti a Dio». (Benedetto XVI)  

Qualcuno è rimasto solo. Qualcuno ha perso il lavoro. Qualcuno ha perso se stesso. Finalmente muoviamo i primi passi fuori casa: il lockdown è finito, ma lo spettacolo che troviamo nelle nostre strade non è quello che ci aspettavamo. Non tutto si è congelato, rimanendo così protetto dallo scorrere del tempo. Ci sono saracinesche che forse non si alzeranno più, ci sono volti che non incontreremo più, e ci sono sorrisi che non riconosciamo. La ripartenza, la rinascita, la Fase 3. Belle parole che faticano a diventare realtà. 

Immagine di una donna in riva al mare circondata da gabbiani in volo

giovedì 21 maggio 2020

Santa Rita e la prima Messa con i fedeli

E così, per la mia prima Messa dopo la lunga sospensione causa coronavirus, mi ritrovo qui. Nel silenzio della splendida basilica di San Pietro in Ciel d’Oro, davanti alla statua di santa Rita circondata di rose. Domani è la sua festa, e per la prima volta la festa si terrà a porte chiuse, senza fedeli. Per la città, un altro grande dolore. 

Rita e Agostino venerati a Pavia nella basilica di San Pietro in Ciel d'Oro

sabato 16 maggio 2020

Il 18 maggio #TorniamoaMessa

«Quando [Gesù] fu a tavola con loro, prese il pane, recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero». (Lc 24, 30-31) 

Lunedì 18 maggio riprende la celebrazione delle Messe con concorso di popolo, dopo una sospensione inedita e lunghissima: in Lombardia è dal 23 febbraio scorso che i fedeli non possono partecipare di persona alle celebrazioni. Giovedì 7 maggio è stato reso noto il protocollo firmato dalla Conferenza episcopale italiana e dal Governo, per consentire la partecipazione dei fedeli in sicurezza e nel rispetto del Dpcm anti-contagio. 

Immagine di fedeli seduti distanziati per coronavirus

venerdì 15 maggio 2020

Europa, non dimenticare la libertà religiosa

«ONG e leader musulmani in Pakistan rifiutano aiuti di emergenza contro il Coronavirus ai cristiani e alle altre minoranze religiose, nonostante questi ultimi siano fra quelli più gravemente colpiti dalla pandemia». La denuncia arriva da Cecil Shane Chaudhry, Direttore esecutivo della Commissione nazionale giustizia e pace, ed è stata rilanciata da Aiuto alla Chiesa che Soffre

Immagine dell'abbazia di Mont Saint Michel al tramonto

giovedì 7 maggio 2020

Dal 18 maggio si torna a Messa, ecco le regole


Firmato il protocollo tra la Conferenza episcopale italiana e il Governo per la ripresa delle Messe con concorso di popolo, dal 18 maggio sarà possibile tornare a partecipare di persona alle Sante Messe. Ecco le norme che dovranno essere rispettate in tutte le chiese italiane per garantire lo svolgimento delle celebrazioni in sicurezza.

Immagine di una chiesa vuota per coronavirus

mercoledì 6 maggio 2020

Uniti si trema, uniti si spera, uniti si ricostruisce

«Uniti si trema, uniti si spera, uniti si ricostruisce». Radio Mater ha scelto questa frase, dal mio articolo “Lockdown della fede? Non avete capito niente”, per una grande operazione da avviare nella parrocchia dell’etere: il rilancio della speranza. Di questo abbiamo bisogno oggi: mentre tutte le certezze vacillano, abbiamo bisogno di sapere che l’orizzonte indicato dalla paura non è quello definitivo. 

Slogan di Radio Mater Uniti si spera per dare speranza davanti al coronavirus

lunedì 4 maggio 2020

Fase 2, non dimentichiamo il silenzio

C’è come una presenza nuova nelle nostre città in queste settimane di isolamento, un ospite inedito che cambia il volto dei palazzi, la geometria delle strade e l’ampiezza dello sguardo. È il silenzio. Un silenzio arrivato quasi di soppiatto, con le prime restrizioni, un silenzio misterioso e nuovo che è rimasto sempre lì, pronto a invadere ogni spazio lasciato libero dal rumore di un mondo assopito. 

Basta aprire le finestre ed ecco che il silenzio entra per abbracciarti, basta fare due passi in giardino e l’orecchio scopre suoni che non ricordava più. Ci sono gli uccellini che cantano, ci sono i primi insetti impollinatori che ronzano sui fiori, c’è il vento che sussurra storie scivolando tra le foglie. Cos’è successo ai piccoli polmoni verdi di città? Anche i giardinieri si sono fermati durante il lockdown, e questo ha fatto sì che i prati cambiassero aspetto. 

Immagine di un giardino incolto con margherite e soffioni

venerdì 1 maggio 2020

Il 1° maggio accanto a San Riccardo Pampuri

La croce del vescovo Corrado Sanguineti e la fascia tricolore del sindaco di Trivolzio Paolo Giuseppe Giovanni Bremi. Sono apparse insieme, per un attimo, sul cristallo dell’urna che custodisce il corpo di San Riccardo Pampuri. Un simbolo di questo 1° maggio inedito, come inedita è stata la Quaresima 2020. Il riflesso di una comunità, cristiana e civile, che rimane unita davanti alla pandemia, che prega, che aspetta con paura e fiducia.

Il vescovo di Pavia e il sindaco di Trivolzio davanti all'urna di San Riccardo