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mercoledì 16 ottobre 2019

Cara Milva, ci manchi

La nostalgia potrebbe prendere il sopravvento. In un turbinio di ricordi, melodie, atmosfere che certamente non torneranno più, rimane la memoria. Memoria di una chioma rossa, che avanza superba sul palcoscenico catalizzando l'attenzione. Memoria di una voce, che cresce vibrando dalle più profonde armonie e riempie il teatro. Memoria di uno sguardo, che anticipa storie e sentimenti. Ogni esibizione un viaggio, ogni canzone una storia, ogni nota un assaggio di perfezione. 

Collezione dischi di Milva, la Rossa, che dal 2011 vive lontana dalle scene

mercoledì 9 gennaio 2019

Ristampare la discografia di Milva? I fan di Juri Camisasca rilanciano l'appello

E ti cerco per le strade
nelle case al mare
e dentro al jukebox…


Grazie ai fan di Juri Camisasca per aver rilanciato il mio articolo sulla ristampa della discografia di Milva. Se l’articolo sta girando così tanto sui social è perché l’interesse per questi album non si è mai spento. Non mi stanco di ripeterlo: c’è nostalgia della qualità. Ma soprattutto grazie Juri per aver scritto due fra le canzoni, a mio modestissimo pare, più straordinarie del repertorio della Rossa: “Potemkin” e “Angelo del rock”. Brani capaci di generare sogni. Grazie.


Capitano, io non vorrei sparare,
ma voglio essere libero
per poter amare…

giovedì 3 gennaio 2019

Milva Year 2019: si apre il sipario

Si apre il sipario sul Milva Year. Il 2019 sarà l’anno della riscoperta di una carriera straordinaria, la carriera della Rossa. Eventi, ristampe, campagne sui social: dopo il premio alla carriera al Festival di Sanremo 2018, ritirato dalla figlia Martina Corgnati, inizia ora un viaggio a ritroso, un viaggio lungo più di 52 anni seguendo le tracce lasciate in giro per il mondo dalla pantera di Goro. 

Dal libretto dello spettacolo La Variante di Luneburg

Sarà un viaggio entusiasmante, che farà ritrovare suoni e colori conosciuti a chi da tanti anni segue la Rossa, ma che guiderà nella scoperta soprattutto chi ancora non ha ascoltato questa voce così difficile da dimenticare. Come disse Astor Piazzolla: «Milva nella voce ha il suono di due strumenti, il saxofono e il violoncello», e sarà proprio la voce di Milva a indicare il percorso. Per non perdere neanche una tappa del viaggio basta cliccare “Mi piace” sulla pagina facebook ufficiale di Milva. 

giovedì 1 febbraio 2018

Milva: 52 anni d'arte

Premio alla carriera sì, premio alla carriera no, il dibattito di queste settimane ha riacceso i riflettori sulla Rossa e sulla sua carriera unica nel panorama musicale italiano. Oggi ci sono giovani che sentono il nome di Milva per la prima volta, ma ci sono anche meno giovani che ritrovano una voce amata e mai dimenticata. Per tutti rimane una storia incredibile, tutta da riscoprire… 

«Dopo aver trionfato in un concorso di voci nuove, arrivando prima su ben 7600 partecipanti, viene lanciata al Festival di Sanremo nel 1961 dove si classifica terza con “Il mare nel cassetto”. L’anno dopo è seconda con “Tango italiano”. In questo periodo canta “Flamenco Rock” e “Milord”, nei quali il suo forte timbro vocale, celebre per la ricchezza di sfumature dai bassi intensi ai vibranti vocalizzi di note alte, trova la sua ideale collocazione esaltando le capacità interpretative notevoli. Vince nel 1971 la Gondola d’Oro con la canzone “La filanda”, che risulta il disco più venduto dell’anno.
Milva interpreta con versatilità la canzone leggera e le opere liriche (ha lavorato con Luciano Berio), il teatro leggero (ha lavorato con Gino Bramieri e Davide Riondino) e quello impegnato (famosissime le sue interpretazioni brechtiane che ne hanno fatto un vero personaggio cult in Germania) passando per spettacoli televisivi (“Palcoscenico” con Oreste Lionello, “Al Paradise” con Heather Parisi) e commedie musicali (“Mai di sabato”, “Signora Lisistrata”, “Angeli in bandiera” e “Un mandarino per Teo”). Ha fatto anche delle incursioni cinematografiche (“La bellezza di Ippolita” con Gina Lollobrigida, “D’amore si muore” con Peppino Patroni Griffi, “Via degli specchi” di Giovanna Gagliardo e “Celluloide” di Lizzani).

mercoledì 8 febbraio 2017

Milva e un Festival di Sanremo affetto da amnesia

"Non occorre che io mi sieda sul letto a rivedere i sogni perduti,
basta guardare gli occhi di Milva e vedo la mia felicità.
Coloro che pensano che la poesia sia disperazione
non sanno che la poesia è una donna superba
e ha la chioma rossa…” 
(“Gli occhi di Milva”, Alda Merini)


A un Festival di Sanremo con la memoria corta, che spesso esalta ciò che senza riflettori non brilla, ricordiamo che Milva detiene il record di partecipazioni al Festival: la Rossa è salita per ben 15 volte sul palco dell’Ariston. La prima nel 1961, con “Il mare nel cassetto”, l’ultima nel 2007, con “The show must go on”. Record ineguagliato, inoltre, sono le sue 9 partecipazioni consecutive dal 1961 al 1969.
Da Sanremo, la sua voce ha girato il mondo, calcando i palcoscenici più prestigiosi di Italia, Germania (riconosciuta come la più grande interprete brechtiana), Svizzera, Austria, Giappone (nel 2008 la sua 26ma tournée), Francia, Grecia, Spagna, Argentina, Polonia, Olanda, Corea, Croazia, Slovenia, Russia e Stati Uniti. Impegno, talento, professionalità e curiosità: così la Pantera di Goro ha scritto nel mondo nuove pagine della storia dell'arte.
L'11 settembre 2009, Milva ha ricevuto l'onorificenza francese della Legion d'Onore, riconoscimento alla “diversità del suo talento - dalle performance teatrali alle sue musiche - offrendoci uno splendido panorama di generi e forme espressive. La sua storia con gli incontri eccellenti che la caratterizzano - da Strehler a Piazzolla - è improntata di impegno e passione”.
Milva è anche Ufficiale dell'Ordre des Arts et des Lettres (Parigi, 1995), Croce al Merito di I classe dell'Ordine al Merito della Repubblica Federale di Germania (Berlino, 2006), Commendatore dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana (Roma, 2007). L'Italia delle canzonette è "nostra" e bellissima. Ma il bel paese non è tutto lì.

venerdì 11 settembre 2015

Perchè Milva in un libro fantasy per ragazzi?

Tra le domande che mi fate su “Un ponte tra le Valli”, molte e diverse fra loro (è bello vedere come ognuno leggendo viva la storia in modo differente), una senza dubbio ricorre maggiormente: perché ti sei ispirato a Milva per il personaggio di Memoria?


Milva mi accompagna musicalmente da anni, più precisamente da quando l’ho “conosciuta” per la prima volta grazie alla sua partecipazione al Festival di Sanremo del 2007, con il brano “The show must go on”, di Giorgio Faletti. Quella cascata rossa, quella voce, quell’interpretazione… Dovevo scoprire qualcosa di più! Pian piano ho conosciuto la sua sterminata e varia discografia, e più volte ho cercato di vederla dal vivo, ma solo nel 2011 ci sono riuscito.  

22 marzo 2011, Piccolo Teatro di Milano, un luogo magico e ricco di storia, “La variante di Luneburg”, un’opera struggente e affascinante, Milva. Una serata indimenticabile, coronata dall’incontro nei camerini con la Rossa (non mi tremavano le mani, no) alla quale ho donato “Toppy, un moscerino dal cuore grande” e alcuni dolci tipici della mia città. Non posso dimenticare il suo stupore nel vedere un libro per bambini (“Ma io non leggo più favole! Mia figlia è grande, e anche la mia assistente ormai è grande!”) ma anche l’attenzione e la curiosità con le quali mi ha ascoltato.

Una diva? Sì, e la cosa che mi è rimasta più impressa è proprio che nella consapevolezza del suo talento, del suo fascino, c’era un rifiuto dell’ipocrisia che circonda molti personaggi noti. L’attenzione e il tempo che quella sera mi ha dedicato sono stati preziosi e sinceri. Avrei voluto ripetere mille volte quella serata, ma purtroppo la pantera di Goro aveva già deciso di abbandonare il palcoscenico per concedere più spazio alla sua vita privata.

Milva e Giacomo prima dell'ultima rappresentazione della Variante di Luneburg

Sono stato fortunato però, perché ho potuto incontrarla un’ultima volta a Bologna, il 1 aprile 2012, per l’ultima rappresentazione della Variante. L’ultima volta che la sua voce ha scaldato una platea, io c’ero. Questa volta le ho portato in dono “Gino e la Vecchia Consigliera”, che nel frattempo era arrivato in libreria, e sono riuscito ad avere una foto di quell’incontro.

La fatica, la malattia, il tempo: niente poteva impedirle di salire sul palco quell’ultima volta, e di dare tutta se stessa. La mia non è retorica: in quel dare tutta se stessa c’era un mix di talento naturale, studio, impegno, tecnica, bellezza, interpretazione, scelta di uno spettacolo di altissima qualità, musicisti talentuosi, musica dal vivo (solo strumenti, no tracce pre-registrate), voce completamente dal vivo (no playback, no pre-rec). Ottenere anche solo alcuni di questi elementi nei concerti è diventato ultimamente molto difficile.

Il fantasy per giovani lettori con un personaggio dedicato a Milva

Due anni dopo, mentre scrivevo le prime pagine del mio nuovo libro, “Un ponte tra le Valli”, ho iniziato a tratteggiare un personaggio che potesse aiutare i giovani protagonisti della storia nella loro avventura. Un personaggio maturo, saggio, ma anche coraggioso e ancora capace di mettersi in gioco. Così è nata Memoria, e più i suoi contorni diventavano definiti più mi era chiaro che l’ispirazione veniva da Milva. Memoria ha questo nome perché è una donna che ha avuto una vita lunga e ricca, e conserva fedelmente esperienze e passato con grande saggezza.

E’ un personaggio altero, all’inizio pare quasi antipatico, ma i Sognatori Selvaggi scopriranno presto che questo suo modo di fare è un rifiuto dell’ipocrisia che abita i palazzi del potere dai quali lei stessa proviene. E saranno proprio l’ipocrisia, la menzogna, la propaganda, i nemici contro i quali i giovani amici dovranno scontrarsi. Memoria non aiuterà solo a costruire ponti fisici: saprà essere ponte tra due generazioni diametralmente opposte che, se unite, possono fare moltissimo insieme.
Non voglio svelarvi altro… Se vi va, vi aspetto in libreria!

Giacomo Bertoni
EdiGio’ Edizioni
I edizione ottobre 2014
II edizione gennaio 2015
ISBN 8862055598

Per librerie: Ufficio ordini EdiGio’ edigio@edigio.it oppure Libri Diffusi ordini@libridiffusi.com

domenica 14 giugno 2015

Un antipasto di favole: consigli di lettura

Non avete ancora scoperto assieme a Toppy e Zippy che l’amicizia vera e il coraggio possono sconfiggere anche i bulli più forti? Siete incuriositi dalla battaglia che Gino e Palmiro intraprendono contro un nemico che appare dolce e luminoso? Avete sentito parlare del viaggio che i Sognatori Selvaggi compiono sfidando il mondo degli adulti? E Memoria? Guida saggia e intraprendente, personaggio speciale nato pensando a Milva: non vi piacerebbe conoscerla meglio? Ecco qualche assaggio delle mie avventure di carta e fantasia… Buone letture!



“Toppy, un moscerino dal cuore grande”

“Gino e la Vecchia Consigliera”

“Un ponte tra le Valli”


martedì 10 marzo 2015

Alla scoperta del ponte incantato...

Chi sono? Da dove vengo? Dove vado? Perché esistiamo? Perché fa così freddo oggi? No ecco, sto divagando. Riguardo gli interrogativi, però, sono molte le domande che voi, amici storici del mio parco, fate su “Un ponte tra le Valli”, così come sono tantissime le persone che mi stanno conoscendo grazie a questo romanzo. Proprio a voi è dedicato questo video, che riporta alcune immagini significative della mia avventura fatata e ricorda la bella intervista che ho avuto l’onore di rilasciare a “Copertine”, di Radio Libriamoci Web, la radio che ama chi legge. Con un grazie immenso ad Adelaide Spallino, che da più di sei anni racconta la magia dei libri dalle frequenze di Radio Libriamoci, buon ascolto!


lunedì 2 aprile 2012

L'ultima Variante? La pantera ruggisce ancora

L’anno scorso, più precisamente il 22 marzo 2011, ho avuto due grandi fortune: assistere alla rappresentazione de “La variante di Luneburg”, al Piccolo Teatro Strehler di Milano, e incontrare Milva nei camerini, al termine dello spettacolo. In quella serata così speciale, ho portato a Milva dei dolci tipici di Pavia e, fra lo stupore di molti, una copia con dedica di “Toppy, un moscerino dal cuore grande”. La Rossa ha preso in mano Toppy e, ringraziando, mi ha detto che lei non legge più le favole, e neppure sua figlia, ormai grande, e neppure la sua assistente… Superba, preziosa, decisa. Cosa può cercare un autore di racconti per bambini dalla pantera di Goro? Voglio respirare almeno parte della sua immensa esperienza artistica, capire e imparare la vita di chi si è dedicato anima e corpo all’arte. Milva non è una scrittrice, eppure mi affascina esattamente come molti grandi scrittori, perché la sua storia parla, ti sussurra piano tante verità; la sua storia s’intreccia con quella di grandi scrittori (basti pensare agli incredibili dischi nati dall’incontro Milva – Merini e Milva – Faletti) e di grandi artisti, e non può lasciare indifferente chi sente che scrivere è la sua vita. 
Ma torniamo a noi: qualche tempo fa, la bella sorpresa: quattro nuove date della Variante, due a Vicenza e due a Bologna. Due settimane dopo avevo in mano i biglietti per domenica 1 aprile. E così, ieri, sono arrivato a Bologna, città che per troppo tempo ho aspettato a visitare, ho pranzato in un ristorantino di fronte al teatro “Arena del Sole”, e poi mi sono recato davanti all’”ingresso artisti” del teatro.