«Dopo tutto questo tempo?» «Sempre» rispose Piton. C’è tanto in
queste parole, forse tutto. Perché è adesso che si squarcia il velo su Severus
Piton, professore ambiguo e tenebroso, mai clemente con Harry, naturale
sospettato di tradimento, abile e oscuro Principe Mezzosangue. Colui che ha
pronunciato la maledizione senza perdono contro Albus Silente non è ciò che
sembra. È di più, molto di più: è un uomo. Perché è possibile amare per sempre,
ed è profondamente umano amare per sempre.
Procede verso il gran finale la
maratona Harry Potter chiesta a gran voce dai fan a Italia 1: lunedì 6 aprile,
in prima serata, sarà trasmesso “Harry Potter e i Doni della Morte – parte 1”,
martedì 7 aprile, sempre in prima serata, sarà la volta di “Harry Potter e i
Doni della Morte – parte 2”. Il passaparola social ha superato qualsiasi
aspettativa: i film hanno già regalato a Italia 1 record auditel mai registrati,
consentendole di vincere numerose serate e di battere persino Rai 1. I segnali
positivi c’erano: l’anticipazione lanciata dalla pagina Facebook di Italia 1 ha
raccolto oltre 2 milioni 600mila visualizzazioni in meno di 10 ore.
Dopo la morte di Sirius e di Silente è facile sentirsi spaesati: sono venute a mancare due guide affettuose, sagge e preziose. Ma l’opprimente battaglia di Lord Voldemort non si ferma, ed è proprio sotto questa cappa scura che, come un patronus brillante, si svela il retroscena più straordinario della saga: la vera storia di Severus Piton.
Dopo la morte di Sirius e di Silente è facile sentirsi spaesati: sono venute a mancare due guide affettuose, sagge e preziose. Ma l’opprimente battaglia di Lord Voldemort non si ferma, ed è proprio sotto questa cappa scura che, come un patronus brillante, si svela il retroscena più straordinario della saga: la vera storia di Severus Piton.
Quante volte abbiamo letto e riletto i 7 libri?
Quante volte abbiamo visto e rivisto gli 8 film? Eppure, lunedì e martedì
saremo ancora davanti alla tv, forse con le lacrime agli occhi. Perché è
proprio crescendo che si dà la giusta misura al cuore di Piton, un cuore
terribilmente umano, e proprio per questo animato da una scintilla divina.
Il cuore dell’uomo non è fatto per l’usa e getta, e la storia di Severus ne è la
perfetta fotografia. Quanti atti di bullismo lo hanno calpestato, quanta
insoddisfazione lo ha soffocato, quanto profonda è stata la spina dell’amore
non ricambiato di Lily. Ma proprio quando sarebbe stato più semplice farlo, il
suo cuore non ha ceduto al vittimismo. E ha scelto il sacrificio in nome di un
bene più grande.
Il male di Lord Voldemort, che ha conquistato anche il Ministero della Magia e la Gazzetta del Profeta, nulla può contro l’amore. Non l’amore egoistico, non l’amore narcisistico o ideologico. Ma l’amore eterno, che vive anche nell’assenza, che cresce nella sofferenza, che rende capaci di scegliere «fra ciò che è giusto e ciò che è facile».
Il male di Lord Voldemort, che ha conquistato anche il Ministero della Magia e la Gazzetta del Profeta, nulla può contro l’amore. Non l’amore egoistico, non l’amore narcisistico o ideologico. Ma l’amore eterno, che vive anche nell’assenza, che cresce nella sofferenza, che rende capaci di scegliere «fra ciò che è giusto e ciò che è facile».
È quel bell’amore che non viene
sepolto neanche da anni di errori, bullismo, rimorsi e peccati. Oltre ogni
rassicurante bugia, è tipico del cuore umano cercare l’assoluto. È insito nella
natura umana desiderare l’eterno. In tempi di isolamento, di relazioni virtuali
e di stravolgimento delle nostre priorità, anche a noi viene posta la domanda.
Il dono più bello sarà poter rispondere come Severus. «Dopo tutto questo tempo?» «Sempre».
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