venerdì 9 aprile 2021

Pippa Knight, appello alla regina Elisabetta

Non è un mistero: più volte mi sono trovato in disaccordo con la linea editoriale della Nuova Bussola Quotidiana. Quando è successo, ne ho scritto pubblicamente (qui un esempio). 

Oggi però, quasi unica testata in Italia (doveroso citare Tempi, che non smette mai di essere sentinella sugli Esteri), la Bussola riporta l’appello disperato alla regina Elisabetta della mamma di Pippa Knight, bambina inglese di 6 anni gravemente ammalata per la quale medici e giudici hanno chiesto la sospensione di idratazione, nutrizione e ventilazione assistita. 

Fiore nel deserto

Questa mamma è disperata. Desidera solo stare accanto alla sua bambina, coccolarla, accudirla fino a quando non arriverà la sua ora. Sperava di poterla trasferire in un altro ospedale, magari al Gaslini di Genova, come avvenuto per la piccola Tafida, o almeno trascorrere a casa, nel calore della sua cameretta, le ultime ore/settimane/mesi che rimangono. Tutto questo le è stato negato. 

AgenSir riporta le dichiarazioni di John Sherrington, responsabile del settore bioetica per la Conferenza episcopale d’Inghilterra e Galles, che afferma: «La decisione dei giudici di dare ai medici il permesso di interrompere i supporti vitali della piccola Pippa Knight, basato sulla qualità di vita di questa bambina o sul suo valore, non le riconosce l’inerente dignità umana con la quale è nata». 

Non si può non pensare a Charlie Gard, Alfie Evans, Vincent Lambert: di fronte a queste vite l’Italia si è dimostrata faro di civiltà in un’Europa sfiancata da un favor mortis opprimente. Ora la mamma di Pippa, Paula Parfitt, ha scritto una lettera alla regina Elisabetta, per chiedere che sua figlia non sia privata di cibo, acqua e della ventilazione.

Il pericolo è che l’Europa volti lo sguardo dall’altra parte. Che la notizia passi sottotraccia, come già sta avvenendo in questi giorni. Così non può essere, perché nessuna retorica sulla tutela delle vite più fragili può avere senso se la vita fragilissima della piccola Pippa Knight viene spenta per soffocamento. 

È il momento di condividere questa notizia, di farla arrivare all’opinione pubblica, di sollecitare l'intervento di personaggi noti (sempre pronti a parlare di diritti), di riaccendere un dibattito da troppo tempo immerso nel torpore. Non c’è progresso senza il rispetto della vita, non ci sono diritti per nessuno se le persone più fragili vengono sacrificate. 

Leggi anche https://parcodigiacomo.blogspot.com/2021/03/eutanasia-il-no-della-chiesa.html 

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