“
Ti manca fare fitwalking?” Sì, tantissimo. Quell’oretta
quotidiana di camminata veloce è il mio momento di ossigenazione dei pensieri.
Mi rilasso, mi distacco un attimo dalle ansie, dalle scadenze, faccio il punto
della situazione, sto un po’ in mezzo alla natura.
“
Eppure il decreto dice che
si può fare attività fisica…” Se non ti muovi in macchina e resti dove abiti
conosci tutti, e
troppe persone sono in giro. Chi con il cane, chi con i
bambini, chi a buttare la spazzatura, chi a fare la spesa, chi per andare in
farmacia, chi per “allenarsi”. Impossibile non incontrarsi sul marciapiede, non
salutarsi, impensabile ignorare tutti o fare sport con la mascherina (io già
respiro a fatica quando la metto per fare la spesa). “
Allora perché non prendi
la macchina e te ne vai al parco?”
Il problema vero è:
siamo o no in una
situazione di emergenza? I nostri ospedali, eccellenze riconosciute a livello
mondiale, sono vicini al collasso. I posti in terapia intensiva sono quasi
terminati. Non posso
partecipare alla Santa Messa, non posso andare in redazione,
non si può andare né a scuola né in università, e io vado a fare la camminata
veloce? Sapendo che potrei involontariamente passare il virus a qualcuno, farmi
male, prenderlo io stesso?
