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lunedì 19 ottobre 2020

La vitamina C cura il Covid-19?

L’assalto alle farmacie alla ricerca di integratori di vitamina C. È una delle immagini della Fase 1 che resta scolpita nella mente. Un pomeriggio di marzo, su alcuni gruppi WhatsApp ha iniziato a circolare un messaggio audio che invitava ad acquistare integratori di vitamina C come protezione e cura per il Covid-19, un messaggio anonimo nel quale si faceva esplicitamente il nome di un integratore specifico. 

La paura di un nemico invisibile e ignoto, le dichiarazioni contraddittorie dei virologi in tv e i ritardi dell’OMS hanno fatto il resto: in poche ore l’audio ha raggiunto centinaia di migliaia di smartphone, portando la sera stessa e la mattina successiva migliaia di persone nelle farmacie italiane. 

Sui social ancora oggi si può leggere di tutto a riguardo: da chi afferma che la vitamina C allunga la vita a chi la giudica nociva. Ma quali sono, da un punto di vista scientifico, gli effetti della vitamina C nei confronti del Covid-19? 

Arance e vitamina C

domenica 22 marzo 2020

Coronavirus e fake news: le notizie non si trovano su WhatsApp

Non prendete per nessun motivo antinfiammatori!” “Comprate subito integratori di vitamina C, tipo il Cebion!” “Domani chiudono tutti i supermercati!” “Guardate le immagini del rosario volante!” Non accenna ad esaurirsi la catena di fake news che in queste settimane intasa WhatsApp.

Notizie assolutamente prive di qualsiasi fondamento, che nonostante questo corrono veloci e ottengono nel giro di poche ore migliaia di condivisioni. Sono verosimili, partono da paure e speranze rese più forti dall’emergenza, e riescono a diventare vere a furia di essere ripetute. Solo quella sugli integratori di vitamina C personalmente l’ho ricevuta 8 volte, tra gruppi e contatti privati. 

Immagine di un vagone pieno di persone che leggono giornali di carta