«Il Natale è spirituale non viene bene farlo in tanti»,
il premier Giuseppe Conte. «Le feste natalizie? Meglio trascorrerle su
Skype», Massimo Galli, primario infettivologo dell'ospedale Sacco di Milano,
che ospite di “Mattino Cinque” aggiunge: «I regali dovrebbero essere acquistati
esclusivamente su Internet, il cenone dovrebbe avvenire in gruppi ristretti
magari collegandosi in video-chiamata». E ancora: «Lockdown? Io non esco già più
di casa», la professoressa Ilaria Capua. «Napoli è malata, agire o sfileranno le
bare», Bruno Zuccarelli, vice presidente dell'Ordine dei medici di Napoli.
Questo
è il clima che si respira visitando le versioni online di alcuni quotidiani e
accendendo la tv. Sempre più spesso la caccia all’ultimo clic prende il
sopravvento, e la situazione degenera. Se poi, per puro masochismo, si aprono i
social, si viene inondati da “articoli” e video provenienti dai siti più
bizzarri, spesso anonimi, e lì la ricerca della verità diventa una vera mission
impossible: «Quello che nessuno vuole dirti», «La grande bugia del coronavirus»,
«Ecco perché le mascherine fanno solo male», «Manda subito questo messaggio a
tutti i tuoi contatti, ecco come vogliono tracciarci», «Colpo di Stato», «Tutti in farmacia a prendere il bionitratodiammonioecadmio…», e si potrebbe
continuare per pagine e pagine.