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lunedì 3 settembre 2018

Tempo di saldi ma non per la verità

Paolo VI ha scritto: «Non sminuire in nulla la salutare dottrina di Cristo è eminente forma di carità verso le anime». 

«La fermezza della Chiesa, nel difendere le norme morali universali e immutabili, non ha nulla di mortificante. È solo al servizio della vera libertà dell'uomo: dal momento che non c'è libertà al di fuori o contro la verità, la difesa categorica, ossia senza cedimenti e compromessi, delle esigenze assolutamente irrinunciabili della dignità personale dell'uomo, deve dirsi via e condizione per l'esistere stesso della libertà.

Questo servizio è rivolto a ogni uomo, considerato nell'unicità e nell'irripetibilità del suo essere ed esistere: solo nell'obbedienza alle norme morali universali l'uomo trova piena conferma della sua unicità di persona e possibilità di vera crescita morale. E, proprio per questo, tale servizio è rivolto a tutti gli uomini: non solo ai singoli, ma anche alla comunità, alla società come tale.

Statua dorata Madonna della Guardia a Tortona voluta da San Luigi Orione

sabato 30 gennaio 2016

Lettera ai partecipanti al Family Day

"Il 30 gennaio si raduneranno a Roma migliaia di persone in difesa della famiglia naturale e di un’idea di uomo che non sia staccata dalla verità inscritta nel suo corpo. Ci raduniamo a difendere le nuove generazioni, perché possano sempre conoscere le proprie radici; ci raduniamo per difendere le donne da un’idea di femminilità e maternità che non sia vissuta solo in termini di produttività e desiderio; ci raduniamo infine anche in difesa delle persone con tendenze omosessuali, perché riscoprano la loro natura primaria di uomini e donne, prima che di persone attratte dal proprio stesso sesso. Tutto questo, però, chi legge già lo sa.

Quando Tempi mi ha chiesto di scrivere un articolo in vista del Family Day mi sono chiesto perciò se in questa battaglia in difesa dell’essere umano, io e le altre persone con tendenze omosessuali, abbiamo solo il compito di ribadire l’ovvio (che oggi ovvio non è, altrimenti non saremmo qui a parlare) o se piuttosto non ci sia chiesto qualcosa di diverso.
Io credo che, a chi come me conosce sulla sua pelle cosa vuol dire avere un desiderio omosessuale, pur riconoscendo una verità della persona che supera quel desiderio, spetta il compito di aiutare gli uni e gli altri di entrambi gli “schieramenti” a intendersi, proprio per mostrare come l’idea di un “noi” contro “loro” sia falsa in se stessa. Perché “noi”, siamo in realtà “tutti”: esseri umani, uomini e donne. E questo, la piazza del 30 gennaio ha il dovere di ricordarlo.
Perciò, in quest’ottica, oggi mi rivolgo a voi che questo sabato sarete con me al Circo Massimo, perché non perdiate di vista ciò che ci sta muovendo a lasciare qualsiasi cosa stiamo facendo, per correre a Roma da tutte le parti d’Italia.

Quanta fatica per capire
Lo ammetto, è difficile non farsi prendere dall’entusiasmo. Ancora una volta si è compiuto un miracolo che molti (io per primo), non pensavano possibile: in due settimane una moltitudine è stata richiamata in modo esponenziale, come uno tsunami che parte al largo da una piccola onda e man mano che si avvicina alla terra solleva la sua cresta di centinaia di metri.
Attenzione però. Perché uno tsunami finisce col travolgere tutto ciò che tocca, lasciando dietro di sé una scia di distruzione. E noi, credo, siamo chiamati a fare di più che essere solo travolgenti. Siamo chiamati a fare la differenza.