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venerdì 29 maggio 2020

Trovare pace e serenità in un'antica basilica

«Ma cerchi San Pietro in Ciel d'Oro, chi vuol andar per pace. Lo cerchi nella sua piazza remota, un tempo spaziante e mossa d'alberi, ora ingombra d’un pesante casone, che è un pugno nell'occhio della piazza e di chi la guarda. Se pensi che lì dentro, in un'arca d'avorio del Trecento (opera dei fratelli Senesi), trovano pace da secoli le inquiete ossa di Sant'Agostino. La basilica, anche per quel suo scendere giù (“giuso in Ciel d'auro”), pare inginocchiarglisi innanzi, in un gran singhiozzo delle Confessioni». (da “Viaggio in Pavia”, di Cesare Angelini)

Immagine della basilica di San Pietro in Ciel d'Oro a Pavia

Sostare in silenzio nella basilica di San Pietro in Ciel d’Oro a Pavia significa scoprire che quel silenzio è in realtà denso di parole sussurrate. Sant’Agostino continua incessantemente a chiedere verità, San Severino Boezio dona consolazione con la filosofia, Santa Rita ascolta con pazienza anche le cause impossibili, la Madonna del Buon Consiglio suggerisce la via ai confusi, Santa Monica protegge le mamme che soffrono a causa dei figli. I rumori della città scompaiono, coperti dal cinguettio degli uccellini che popolano il chiostro.

Immagine dell'arca che custodisce le spoglie mortali di Agostino d'Ippona

giovedì 6 settembre 2018

Carlo Caffarra, un uomo di Dio

Un uomo di Dio. Profondamente innamorato della Chiesa e della Verità. Per ricordare il cardinal Caffarra, scomparso il 6 settembre 2017, ecco le parole che ha pronunciato nel 2016 a Pavia davanti all’arca di Sant’Agostino.


<<La Chiesa, come ci viene detto nella prima lettura, è l’unità umana ricostruita dall’obbedienza all’insegnamento degli Apostoli e dalla “frazione del pane”, cioè dalla celebrazione eucaristica. L’espressione inequivocabile dell’unità riedificata dalla fede e dal Sacramento, è la scomparsa delle categorie “mio-tuo”: «tenevano ogni cosa in comune». Se dalla prima lettura passiamo alla pagina evangelica, la presentazione della Chiesa diventa drammatica.

Accanto all’amabile ed attraente figura del Buon Pastore, si muovono lupi rapaci. Essi si sono introdotti nel gregge del Signore “per rapire e disperdere”; e di fronte ai lupi vi sono pastori-mercenari che fuggono, impauriti dal pericolo. Ma la seconda lettura è ancora più drammatica. Essa preannuncia per la Chiesa «un giorno in cui non si sopporterà più la sana dottrina…rifiutando di dare ascolto alla verità per volgersi alle favole».

La cupola del duomo di Pavia, terza in Italia per dimensione

mercoledì 29 agosto 2018

Padre Giancarlo, l'amico di Agostino

«È morto a Sant’Agostino, proprio a Sant’Agostino». Poi la voce trema, gli occhi si fanno lucidi e cala il silenzio. Una signora rimane commossa a leggere l’annuncio funebre affisso accanto all’ingresso della basilica di San Pietro in Ciel d’Oro: “È salito alla casa del Padre, padre Giancarlo Ceriotti, agostiniano”. «Era un sacerdote speciale – ricorda la signora fermando due pellegrini – ha studiato tutta la vita Agostino e ora lo incontra in Paradiso proprio nel giorno della sua festa». 
Padre Giancarlo si è spento all’età di 77 anni, dopo una lunga e dolorosa malattia che lo aveva reso sempre più fragile nei movimenti. Indissolubile il suo legame con Pavia: nel 1968, assieme a monsignor Giovanni Scanavino, aveva istituito la Settimana agostiniana pavese, sette giorni pieni di eventi culturali e spirituali per far conoscere alla città il pensiero di Agostino. Quest’anno si era festeggiata la 50ma edizione. 

Il funerale di padre Giancarlo Ceriotti nella basilica di San Pietro in Ciel d'Oro

venerdì 13 ottobre 2017

Sant'Agostino e gli uomini del Terzo Millennio

Questa sera voglio proporvi un viaggio alla scoperta di Sant’Agostino e dell’attualità del suo pensiero. La produzione letteraria di Agostino è sterminata, il suo pensiero è articolato e complesso. Noi non abbiamo la pretesa di esaurire questa sera un viaggio che richiederebbe molte puntate dedicate, ma la vita di Agostino parla all’uomo di oggi: ci sono inquietudini, che ha vissuto il giovane Agostino, che anche oggi abitano nell’animo dei giovani, ci sono paure e dubbi che nascono anche oggi nel cuore di molti credenti, c’è una sete di verità che ci auguriamo continui ad appartenere a tutti gli uomini. 
Per fare questo viaggio vorrei invitarvi a entrare idealmente con me nella basilica di San Pietro in Ciel d’Oro a Pavia. Qui, a quest’ora, tutto è avvolto nel silenzio e ci permette di concentrare la nostra attenzione sulla grande arca bianca posta nel presbiterio. In quest’arca sono custodite le spoglie mortali di Sant’Agostino. Siamo qui per ascoltare un santo, padre e dottore della Chiesa…


(audio estratto da "Sant’Agostino e gli uomini del Terzo Millennio”, speciale del 30/09/2017 a cura di Giacomo Bertoni, Radio Mater. Ospiti: padre Mario De Santis, padre agostiniano e rettore della basilica di San Pietro in Ciel d’Oro, Anna Turra, professoressa di latino e greco presso il liceo classico Ugo Foscolo di Pavia e studiosa appassionata di letteratura antica, don Daniele Baldi, parroco di Santa Maria del Carmine)