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lunedì 13 luglio 2020

La Chiesa e il pericolo di uno scisma

La Chiesa cattolica si è ammalata. È successo nel 2013, quando, stravolgendo una storia bimillenaria, papa Benedetto XVI ha rinunciato al ministero petrino. È successo quando, dopo un conclave inedito e discusso, dalla loggia di San Pietro si è affacciato papa Francesco, e alla folla che lo acclamava ha detto: «Per favore, pregate per me». In quel preciso istante, forse proprio dalla finestra aperta sulla piazza gremita, è entrato un virus nuovo, per il quale Oltre Tevere non esistono anticorpi. 

Non è infatti una malattia esterna, come il comunismo per Giovanni Paolo II, o il modernismo per Pio IX, o il relativismo per Benedetto XVI. Nella storia, la Chiesa si è spesso posta come medico nei confronti di una società via via sempre più indifferente alle radici cristiane. Questa volta però il medico si è ammalato. E non se ne è accorto. 

Immagine di San Pietro a Roma che si specchia nel Tevere di notte

giovedì 6 settembre 2018

Carlo Caffarra, un uomo di Dio

Un uomo di Dio. Profondamente innamorato della Chiesa e della Verità. Per ricordare il cardinal Caffarra, scomparso il 6 settembre 2017, ecco le parole che ha pronunciato nel 2016 a Pavia davanti all’arca di Sant’Agostino.


<<La Chiesa, come ci viene detto nella prima lettura, è l’unità umana ricostruita dall’obbedienza all’insegnamento degli Apostoli e dalla “frazione del pane”, cioè dalla celebrazione eucaristica. L’espressione inequivocabile dell’unità riedificata dalla fede e dal Sacramento, è la scomparsa delle categorie “mio-tuo”: «tenevano ogni cosa in comune». Se dalla prima lettura passiamo alla pagina evangelica, la presentazione della Chiesa diventa drammatica.

Accanto all’amabile ed attraente figura del Buon Pastore, si muovono lupi rapaci. Essi si sono introdotti nel gregge del Signore “per rapire e disperdere”; e di fronte ai lupi vi sono pastori-mercenari che fuggono, impauriti dal pericolo. Ma la seconda lettura è ancora più drammatica. Essa preannuncia per la Chiesa «un giorno in cui non si sopporterà più la sana dottrina…rifiutando di dare ascolto alla verità per volgersi alle favole».

La cupola del duomo di Pavia, terza in Italia per dimensione