Il giornalismo affronta oggi la sua crisi più grande. Le vendite
dei giornali sono in caduta libera dal 2008, anno nel quale è stato anche congelato il turnover nelle redazioni. A questa emorragia di copie cartacee si affiancano
altre ferite: una crescita debolissima del digitale, una concorrenza feroce di
Google e dei social network nella raccolta pubblicitaria, la diffusione
illegale dei giornali in pdf su Telegram.
Blog di Giacomo Bertoni, giornalista e scrittore. Già la Provincia Pavese, Ossigeno per l'informazione, il Ticino, Radio Mater, iFamNews. Qui si parla di giornalismo, giovani, vita, libri, Chiesa e futuro.
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giovedì 23 aprile 2020
I giornali gratis su Telegram
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mercoledì 22 gennaio 2020
Nasce IFamNews: "Raccontiamo l'umano"
«Molti i mali che ci affliggono, ma esiste ancora
speranza. E gente buona. La chiamiamo a raccolta». Nasce con questo spirito
oggi, dopo molti mesi di lavoro silenzioso, International Family News, il
nuovo quotidiano online che vuole raccontare ciò che accade in Italia e nel
mondo con un’attenzione particolare per la vita, la famiglia e la libertà
religiosa.
«La prima causa di morte nel mondo è l’aborto – scrive il direttore, Marco Respinti, nel primo editoriale –. Si muore di meno, molto di meno, per malattie, fumo, alcol, incidenti stradali, omicidi e guerre. Nel 2019 l’olocausto silenzioso dell’aborto, dice l’Organizzazione Mondiale della Sanità, è costato 42,4 milioni di vittime». Questo dato, diffuso agli inizi del nuovo anno, è una notizia, e non occorre essere giornalisti da una vita per rendersene conto. Eppure non ha trovato spazio, se non attraverso “brevi”, sulla maggior parte dei giornali italiani.
IFamNews nasce per questo, perché c’è una porzione significativa di realtà che non viene riportata. Ci sono notizie che non vengono riprese, ci sono storie che non vengono raccontate, ci sono dati che non vengono forniti.
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lunedì 9 settembre 2019
La città dorme, il giornale veglia
Il notturno è uno dei momenti che preferisco. Con la
notte, la redazione si trasfigura: i telefoni smettono di squillare, le voci
concitate tacciono e i computer si spengono. Tutto il palazzo sembra assopirsi.
In realtà, un redattore e il caporedattore (e alcuni poligrafici) rimangono
ancora a vegliare. Il lavoro è tanto: ci sono da controllare tutte le pagine,
c’è da dare forma alla prima, c’è da verificare che nessuna notizia dell’ultimo
minuto rimanga fuori.
Mentre le rotative si preparano a partire, fuori dalle finestre anche la città rallenta. I colori della facciata si riflettono sull’acqua serena del Naviglio e rimbalzano dolcemente tra le scrivanie, dando un nuovo volto a tutte le cose. Il giorno pian piano finisce, noi dobbiamo raccontarlo fino all’ultimo bagliore.
Mentre le rotative si preparano a partire, fuori dalle finestre anche la città rallenta. I colori della facciata si riflettono sull’acqua serena del Naviglio e rimbalzano dolcemente tra le scrivanie, dando un nuovo volto a tutte le cose. Il giorno pian piano finisce, noi dobbiamo raccontarlo fino all’ultimo bagliore.
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domenica 8 settembre 2019
#nondormireaspettandodomani
Non tutto quello che viene dal mondo è malvagio, non
tutto quello che viene dal mondo chiama lo sguardo verso l’alto. Eppure è
facile estremizzare. È facile lasciarsi ammaliare dal mondo e accettare la
comodità, di pensiero e di parola. Seguire la corrente spegnendo la coscienza
porta benefici, anche di carriera.
È un peccato però anche rinchiudersi in una
torre filtrando ogni cosa mondana con sguardo accusatorio. L’equilibrio tra le
due posizioni è un percorso accidentato, che richiede lo sguardo vigile delle
sentinelle. Che invita a tenere lo sguardo lesto e al contempo puro,
apprezzando le piccole gioie materiali senza cercare in quelle la meta del
viaggio.
Allora oggi speriamo «che ci sia voglia di fare, che ci sia voglia di
dare, di non fermarsi e lasciarsi andare». Perché «quando ascoltare soltanto non ci
basta più, sveglia il cuore, vai come un martello e dai la voce a chi non ce
l'ha».
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