martedì 23 giugno 2020

La crisi del giornalismo e il politicamente corretto

La crisi del giornalismo e il politicamente corretto che impera anche nelle redazioni. L’ideologia che cerca di imporsi sulla realtà. Una democrazia in pericolo, perché senza verità non c’è libertà. Non potevamo che affrontare questi temi con Monica Mondo, giornalista, autrice e conduttrice su Tv2000 di “Soul”, un dialogo senza reticenze alla ricerca della verità, con ampio spazio per le grandi domande di senso della vita. 

E proprio senza reticenze Monica Mondo risponde alle nostre domande, regalandoci una fotografia preziosa del giornalismo oggi, un giornalismo ferito da una grande rivoluzione digitale e da un’ideologia soffocante. Si può ripartire, si può ricostruire, c’è tutto da rinnovare. 

Su iFamNews l’intervista completa a Monica Mondo, qui un piccolo bonus di lettura dalla lunga intervista che ci ha concesso.

Immagine della giornalista Monica Mondo da Soul su Tv2000

La Chiesa paga un prezzo molto alto in questa crisi dell’informazione, perché viene sempre più relegata nelle sacrestie. Ma non c’è un ritardo della Chiesa stessa? Pensiamo alle tante realtà diocesane, dove il volontariato è una componente fondamentale per molte attività. Per navigare nel mare della comunicazione però, l’entusiasmo sincero non basta… «La Chiesa è sempre stata una pioniera nel mondo della comunicazione, vedi i salesiani e i paolini, vedi i primi giornali e le prime radio libere. Da un lato c’è una criticità: la voce della Chiesa si identifica con la voce del Papa, ma così non è, perché le Chiese particolari fanno le loro osservazioni e richieste anche grazie alla loro presenza locale. C’è poi una fortissima spinta a rinchiudere qualsiasi esperienza religiosa nel proprio intimo, rendendola ininfluente sulla realtà. 

Servirebbe forse più coraggio d’impresa, cioè ritrovare la capacità di creare progetti di qualità, anche dal punto di vista editoriale. Penso al progetto pionieristico e corsaro che è stato 40 anni fa “Il Sabato”, del quale ho fatto parte, che ha messo insieme una redazione di giovani professionisti per informare, comunicare, ed è diventato presto un punto di riferimento. 

Mancano i fondi oggi, vero, anche le realtà cattoliche sono in crisi, ma ci sono ancora molti imprenditori cattolici pronti a investire in progetti di qualità. E ci sono tanti giovani disposti anche a guadagnare magari un po’ di meno per un ideale. Va benissimo la bontà della fede, ma serve anche l’intelligenza della fede, l’intelligenza che ti fa creare e inventare». 

Oggi è difficile vivere di giornalismo, soprattutto se si è giovani e non si vuole diventare l’eco del padrone. Ma c’è ancora tanto da scrivere, tanto da salvare. C’è ancora spazio per la speranza. 

2 commenti:

  1. Vi sono momenti, nella Vita, in cui tacere diventa una colpa e parlare diventa un obbligo. Un dovere civile, una sfida morale, un imperativo categorico al quale non ci si può sottrarre. (Oriana Fallaci)

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  2. Grazie Monica Mondo, abbiamo bisogno di verità.

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