La crisi del giornalismo e il politicamente corretto che
impera anche nelle redazioni. L’ideologia che cerca di imporsi sulla realtà. Una
democrazia in pericolo, perché senza verità non c’è libertà. Non potevamo che
affrontare questi temi con Monica Mondo, giornalista, autrice e conduttrice su Tv2000 di “Soul”, un dialogo senza reticenze alla ricerca della verità, con ampio spazio per le grandi domande di senso della vita.
E proprio senza reticenze Monica Mondo
risponde alle nostre domande, regalandoci una fotografia preziosa del
giornalismo oggi, un giornalismo ferito da una grande rivoluzione digitale e da
un’ideologia soffocante. Si può ripartire, si può ricostruire, c’è tutto da rinnovare.
Su iFamNews l’intervista completa a Monica Mondo, qui un piccolo bonus di
lettura dalla lunga intervista che ci ha concesso.
La Chiesa paga un prezzo
molto alto in questa crisi dell’informazione, perché viene sempre più relegata
nelle sacrestie. Ma non c’è un ritardo della Chiesa stessa? Pensiamo alle tante
realtà diocesane, dove il volontariato è una componente fondamentale per molte
attività. Per navigare nel mare della comunicazione però, l’entusiasmo sincero
non basta… «La Chiesa è sempre stata una pioniera nel mondo della
comunicazione, vedi i salesiani e i paolini, vedi i primi giornali e le prime
radio libere. Da un lato c’è una criticità: la voce della Chiesa si identifica
con la voce del Papa, ma così non è, perché le Chiese particolari fanno le loro
osservazioni e richieste anche grazie alla loro presenza locale. C’è poi una
fortissima spinta a rinchiudere qualsiasi esperienza religiosa nel proprio
intimo, rendendola ininfluente sulla realtà.
Servirebbe forse più coraggio
d’impresa, cioè ritrovare la capacità di creare progetti di qualità, anche dal
punto di vista editoriale. Penso al progetto pionieristico e corsaro che è
stato 40 anni fa “Il Sabato”, del quale ho fatto parte, che ha messo insieme
una redazione di giovani professionisti per informare, comunicare, ed è
diventato presto un punto di riferimento.
Mancano i fondi oggi, vero, anche le
realtà cattoliche sono in crisi, ma ci sono ancora molti imprenditori cattolici
pronti a investire in progetti di qualità. E ci sono tanti giovani disposti
anche a guadagnare magari un po’ di meno per un ideale. Va benissimo la bontà
della fede, ma serve anche l’intelligenza della fede, l’intelligenza che ti fa
creare e inventare».
Oggi è difficile vivere di giornalismo, soprattutto se si
è giovani e non si vuole diventare l’eco del padrone. Ma c’è ancora tanto da
scrivere, tanto da salvare. C’è ancora spazio per la speranza.
Link articolo
completo https://www.ifamnews.com/it/omofobia-il-pensiero-non-omologato-diventa-fake-news/
Vi sono momenti, nella Vita, in cui tacere diventa una colpa e parlare diventa un obbligo. Un dovere civile, una sfida morale, un imperativo categorico al quale non ci si può sottrarre. (Oriana Fallaci)
RispondiEliminaGrazie Monica Mondo, abbiamo bisogno di verità.
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