Un uomo di Dio. Profondamente innamorato della Chiesa e
della Verità. Per ricordare il cardinal Caffarra, scomparso il 6 settembre 2017,
ecco le parole che ha pronunciato nel 2016 a Pavia davanti all’arca di Sant’Agostino.
<<La Chiesa, come ci viene detto nella prima lettura, è l’unità umana
ricostruita dall’obbedienza all’insegnamento degli Apostoli e dalla “frazione
del pane”, cioè dalla celebrazione eucaristica. L’espressione inequivocabile
dell’unità riedificata dalla fede e dal Sacramento, è la scomparsa delle
categorie “mio-tuo”: «tenevano ogni cosa in comune». Se dalla prima lettura
passiamo alla pagina evangelica, la presentazione della Chiesa diventa
drammatica.
Accanto all’amabile ed attraente figura del Buon Pastore, si muovono lupi rapaci. Essi si sono introdotti nel gregge del Signore “per rapire e disperdere”; e di fronte ai lupi vi sono pastori-mercenari che fuggono, impauriti dal pericolo. Ma la seconda lettura è ancora più drammatica. Essa preannuncia per la Chiesa «un giorno in cui non si sopporterà più la sana dottrina…rifiutando di dare ascolto alla verità per volgersi alle favole».
Accanto all’amabile ed attraente figura del Buon Pastore, si muovono lupi rapaci. Essi si sono introdotti nel gregge del Signore “per rapire e disperdere”; e di fronte ai lupi vi sono pastori-mercenari che fuggono, impauriti dal pericolo. Ma la seconda lettura è ancora più drammatica. Essa preannuncia per la Chiesa «un giorno in cui non si sopporterà più la sana dottrina…rifiutando di dare ascolto alla verità per volgersi alle favole».