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giovedì 2 gennaio 2020

Cosa significa "Epifania" oggi?

Cos’ha da dire all’uomo di oggi la Solennità dell’Epifania? Cosa c’entra con la mia vita super impegnata la storia di tre anziani Re Magi che si sono messi in cammino seguendo una stella? È difficile rendersene conto, ma questi giorni di festa sono una grazia. Dall’attesa del 24 dicembre alla gioia del 25, dai pranzi (merende e cene incluse) con i parenti del 26 ai preparativi per il 31, ogni giorno è un dono, perché invita a guardare al Cielo.

La messa di mezzanotte a Natale, il canto del “Te Deum” l’ultimo giorno dell’anno, il canto del “Veni Creator” il primo giorno dell’anno nuovo: sono segni che scandiscono un tempo spirituale, il tempo dell’anima. Che chiede ristoro dopo un anno di sollecitazioni senza soluzione di continuità. 

I Re Magi in cammino verso la grotta per adorare Gesù

venerdì 6 dicembre 2019

Preghiera dei giovani a Maria

Maria, Vergine del silenzio,
non permettere che davanti alle sfide di questo tempo
la nostra esistenza sia soffocata dalla rassegnazione o dall’impotenza.
Aiutaci a custodire l’attitudine all’ascolto,
grembo nel quale la parola diventa feconda
e ci fa comprendere che nulla è impossibile a Dio.
Maria, Donna premurosa,
destaci dall’indifferenza che ci rende stranieri a noi stessi.
Donaci la passione che ci educa a cogliere il mistero dell’altro
e ci pone a servizio della sua crescita. Liberaci dall’attivismo sterile,
perché il nostro agire scaturisca da Cristo, unico Maestro.
Maria, Madre dolorosa,
che dopo aver conosciuto l’infinita umiltà di Dio
nel Bambino di Betlemme,
hai provato il dolore straziante di stringerne tra le braccia
il corpo martoriato,
insegnaci a non disertare i luoghi del dolore;
rendici capaci di attendere con speranza quell’aurora pasquale
che asciuga le lacrime di chi è nella prova.
Maria, Amante della vita, preserva le nuove generazioni
dalla tristezza e dal disimpegno.
Rendile per tutti noi sentinelle
di quella vita che inizia il giorno in cui ci si apre, ci si fida e ci si dona.

La corona dell'Avvento nella chiesa di Santa Maria del Carmine a Pavia

Questa preghiera, conosciuta anche come “Preghiera per l’Educazione”, chiude il documento programmatico della Conferenza episcopale italiana per il decennio 2010-2020 dedicato alla formazione, dal titolo “Educare alla vita buona del Vangelo”. È stata recitata al termine della Santa Messa di Avvento per gli universitari nella chiesa di Santa Maria del Carmine, a Pavia, il 5 dicembre 2019. 

venerdì 1 novembre 2019

Carlotta Nobile: la vita vale la pena sempre

Come si può mantenere lo sguardo fiducioso e incantato di fronte alla diagnosi “melanoma al quarto stadio con metastasi”? Come si fa a continuare a vivere, a sorridere, a suonare, senza gridare ogni istante contro gli altri e contro Dio il proprio dolore? La terribile diagnosi piomba nella vita di Carlotta Nobile il 5 ottobre del 2011.

Carlotta ha solo 22 anni, ma ha già ottenuto un diploma al conservatorio e la maturità classica, ha girato l’Europa con i più grandi maestri di violino, si sta laureando in storia dell’arte e ha scritto due libri. La prima reazione è la rabbia: perché a me? Perché questo errore del destino? Perché il cancro dopo tutti i miei sforzi per realizzare bene la mia vita? 

La storia di Carlotta Nobile raccontata durante la Veglia nella Notte dei Santi a Pavia

lunedì 28 ottobre 2019

Una luce nella notte di Halloween

Mai come quest’anno Halloween si fa sentire. Da almeno una settimana nelle panetterie ci sono biscotti a forma di ragno, fantasma e zucca, nei bar ragnatele finte corrono lungo il bancone, in un grande vivaio ho trovato addirittura una riproduzione della morte (con scheletro, mantello, cappuccio nero e falce), accanto alla cassa. Halloween o legge di bilancio? Mi è rimasto il dubbio. 

Cari amici del parco di Giacomo, ho chiesto a don Donato Vicini, sacerdote ambrosiano e voce di Radio Mater, di fare un tagliando alla nostra bussola per questi giorni così particolari. 

Ceri per la veglia nella Notte dei Santi
Foto di S. Hermann & F. Richter da Pixabay

Halloween si espande, anche sul calendario, ma da dove nasce questa insistenza sulla notte? Come si spiega questa pervasività del volto oscuro di Halloween? «Da un lato c’è l’attrazione del proibito – spiega don Donato Vicini –, come quando la mamma ci diceva “non aprire quella scatola lì”, e il nostro primo pensiero era scoprire cosa ci fosse dentro. Il proibito però non soddisfa mai in pieno l’uomo, dunque bisogna alzare l’asticella sempre più in alto. 

Va poi detto che, quando togli la luce, avanzano le tenebre. Se non proponi più i modelli belli e luminosi, se non presenti più la bellezza della fede, avanza il buio. Non rimangono spazi vuoti, non esistono spazi neutri fra Dio e il diavolo. Halloween inoltre è un grande business, e l’idea di vederci tutti come consumatori manipolabili è da sempre affascinante per i potenti di turno»

La notte del 31 ottobre accendiamo un cero per tutti i Santi
Foto di S. Hermann & F. Richter da Pixabay

giovedì 1 novembre 2018

Chiara Luce Badano: "Io ho tutto"

«Rifugio è il Dio dei tempi antichi e quaggiù lo sono le sue braccia eterne…» (Dt 33,27a)


«Era come se attorno a noi fiorissero ogni giorno tante nuove realtà». A volte il senso della propria vita diventa evidente dopo un incontro. Un incontro che non spazza via le domande, le paure, le difficoltà, ma dà a tutte le fatiche una direzione. E mentre la riga della vita inizia pian piano a unire tutti i puntini che prima rischiavano di perdersi, possono compiersi tanti piccoli grandi miracoli. A raccontare un incontro straordinario, in una chiesa del Carmine gremita per la veglia “Notte dei Santi”, è stato Ferdinando Garetto, medico, che il suo incontro l’ha vissuto con la beata Chiara Luce Badano

«È bello ricordare Chiara stasera – ha detto Ferdinando –, perché questa è la festa che unisce terra e cielo. Ho incontrato Chiara quando avevo 23 anni, ero uno studente di medicina e nella testa iniziavo a pormi alcune domande di senso, ad esempio sulle scelte definitive: è possibile dire “sì” per sempre? E a questo si sommava un periodo particolarmente intenso nel mio percorso universitario, perché ero al quarto anno e per la prima volta passavo dalle malattie studiate sui libri al dolore vivo dei pazienti che incontravo in ospedale».

Testimonianza in Carmine alla Notte dei Santi su Chiara Luce Badano

sabato 6 gennaio 2018

Avvento: la Chiesa e i giovani

C’è un’attesa da riscoprire, c’è un percorso da riprogrammare, c’è un orizzonte da raggiungere. Non sono “patacche” le obiezioni alla quotidianità emerse nel percorso di preparazione al Natale proposto ai giovani dalla diocesi. Due i momenti: gli esercizi spirituali in preparazione all’Avvento prima, la messa di Avvento per il mondo dell’università poi. 
Il primo passo, come ha spiegato perfettamente padre Maurizio Botta, è accettare la nostra condizione di disadattati: «La cultura contemporanea, profondamente intrisa di ateismo materialista, ci racconta che ogni sforzo di bene è inutile, che siamo tutti numeri in un interminabile processo produttivo, che dopo la vita è finito tutto, stop, zero. La fatica del reale è troppa, la vita a volte è troppo pesante, difficile, ingiusta. Infinitamente triste. Ma noi siamo dei disadattati». La nostra insoddisfazione è così grande che “meno dell’infinito tutto ci annoia”, perché abbiamo tutti dentro, seppur a volte celata alla perfezione, una piccola scintilla di divino. È questa natura divina che rende il cuore dell’uomo profondamente umano, è grazie a questa scintilla che possiamo dirci fratelli e camminare insieme nel rispetto e nella pace. 

Esercizi spirituali di Natale per i giovani con il vescovo Corrado Sanguineti

giovedì 30 novembre 2017

Padre Maurizio Botta: "Sapete perché la vita non è felice?"

Siamo dei disadattati segnati da una insoddisfazione congenita. Possiamo negarlo tutte le volte che vogliamo, ma la nostra insoddisfazione è così grande che “meno dell’infinito tutto ci annoia”. La cultura contemporanea, profondamente intrisa di ateismo materialista, ci racconta che ogni sforzo di bene è inutile, che siamo tutti numeri in un interminabile processo produttivo, che dopo la vita è finito tutto, stop, zero. La fatica del reale è troppa, la vita a volte è troppo pesante, difficile, ingiusta. Infinitamente triste. Ma noi siamo dei disadattati. Padre Maurizio Botta ha scosso i giovani presenti ieri in Santa Maria del Carmine per gli esercizi spirituali in preparazione all’Avvento, voluti dal vescovo Corrado Sanguineti. Una scossa inedita, libera da facili etichette.

Esercizi spirituali di Avvento diocesi di Pavia

«C’è una parola che va tanto di moda e che io non sopporto più – ha spiegato padre Maurizio – è “Vangelo”. Vangelo significa “buona notizia”, ma non ha senso continuare a ripetere “ho una bella notizia” se non dici quale sia questa bella notizia. E di notizia veramente bella ce n’è una sola: Gesù Cristo, vero Dio e vero uomo, vive e regna». Oggi è facile dormire sonni tranquilli. Noi non stiamo attraversando il fascismo, il nazismo o una dittatura comunista: «Ma il potere, anche se cambia faccia, continua a schiacciare i più deboli. E oggi il potere non si presenta come un dittatore con il suo esercito, ma come un pensiero dominante. Un pensiero che occupa i mass media, la scuola, la politica. Un pensiero che dice attenzione, c’è un modo giusto e un modo non giusto di pensare. Se non la pensi come me, se vai contro il politicamente corretto, non sei credibile, non sei veritiero, sei un buffone».

Padre Maurizio Botta e gli esercizi spirituali

venerdì 13 ottobre 2017

Sant'Agostino e gli uomini del Terzo Millennio

Questa sera voglio proporvi un viaggio alla scoperta di Sant’Agostino e dell’attualità del suo pensiero. La produzione letteraria di Agostino è sterminata, il suo pensiero è articolato e complesso. Noi non abbiamo la pretesa di esaurire questa sera un viaggio che richiederebbe molte puntate dedicate, ma la vita di Agostino parla all’uomo di oggi: ci sono inquietudini, che ha vissuto il giovane Agostino, che anche oggi abitano nell’animo dei giovani, ci sono paure e dubbi che nascono anche oggi nel cuore di molti credenti, c’è una sete di verità che ci auguriamo continui ad appartenere a tutti gli uomini. 
Per fare questo viaggio vorrei invitarvi a entrare idealmente con me nella basilica di San Pietro in Ciel d’Oro a Pavia. Qui, a quest’ora, tutto è avvolto nel silenzio e ci permette di concentrare la nostra attenzione sulla grande arca bianca posta nel presbiterio. In quest’arca sono custodite le spoglie mortali di Sant’Agostino. Siamo qui per ascoltare un santo, padre e dottore della Chiesa…


(audio estratto da "Sant’Agostino e gli uomini del Terzo Millennio”, speciale del 30/09/2017 a cura di Giacomo Bertoni, Radio Mater. Ospiti: padre Mario De Santis, padre agostiniano e rettore della basilica di San Pietro in Ciel d’Oro, Anna Turra, professoressa di latino e greco presso il liceo classico Ugo Foscolo di Pavia e studiosa appassionata di letteratura antica, don Daniele Baldi, parroco di Santa Maria del Carmine)

mercoledì 6 settembre 2017

Antonella Ruggiero a Pavia: "La bellezza salverà il mondo"

Nemmeno uno spillo avrebbe potuto intrufolarsi in piazza del Carmine ieri sera per il “Concerto versatile” di Antonella Ruggiero. Don Daniele Baldi, parroco del Carmine e quindi padrone di casa, è salito sul palco poco prima dell’inizio per ringraziare i presenti: «È una grande gioia vedervi così numerosi a un evento realizzato interamente dalla parrocchia. Questa sera abbiamo messo in piazza tutte le sedie disponibili, vi chiedo scusa se non bastano per tutti». Ma l’applauso fragoroso ha smentito qualsiasi possibile malumore. 
Un concerto che avevo scoperto per caso, sfogliando “la Provincia Pavese”. Nelle pagine di cultura, un flash: in foto Antonella Ruggiero sorrideva, poco sotto Marta Pizzocaro raccontava i preparativi per il concerto di una delle voci più particolari che il nostro Paese orgogliosamente (ma mai abbastanza) conserva. Invitata a chiudere la rassegna “Luglio in Carmine”, l'artista ha voluto dedicare tutta la giornata a Pavia, trascorrendo il pomeriggio presso il Pio Pertusati. Qui ha incontrato gli anziani, ha ricevuto i loro regali, li ha abbracciati, ascoltati. Ha cantato per loro, che tanto desideravano ascoltare la sua voce. Una richiesta su tutte: “Vacanze romane”. 
E, quando poche ore dopo si è presentata sul sagrato del Carmine, Antonella Ruggiero aveva ancora negli occhi quegli abbracci. 

Concerto di Antonella Ruggiero a conclusione di Luglio in Carmine

giovedì 17 aprile 2014

La Santa Pasqua dei giovani a Pavia

Dedicato a noi, giovani in viaggio verso la felicità.
 Da domani in edicola!

Il mio augurio più sincero a tutti voi di una Santa Pasqua serena. Speriamo che sia davvero un momento di passaggio, per liberarci da tutte le brutture che ogni giorno cercano di assalirci. La piccola sorpresa letteraria è sul nuovo numero de "il Ticino", da oggi in tutte le edicole e parrocchie. E' un mio articolo dedicato a noi giovani. Se vi va, fatemi sapere cosa ne pensate. Auguri a tutti, a presto! Giacomo (18/04/2014)