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giovedì 12 marzo 2020

Il compleanno al tempo del coronavirus

Cosa fai per il tuo compleanno? Guardo i fiori del mio giardino. E ascolto una canzone. È tutto così diverso questo 12 marzo 2020, stretti in famiglia mentre fuori tutto è rallentato, come se il tempo fosse sospeso. Due passi in giardino sono l’unica boccata d’aria concessa, anche se il silenzio irreale continua ad essere rotto dalle sirene delle ambulanze. Quante ne stanno passando in questi giorni? Si perde il conto già al mattino.

I segnali della primavera ci sono tutti: i fiori più impazienti mostrano già tutti i loro colori. Ma il pericolo delle gelate è ancora forte. 

Fiori di campo in giardino, margherita e dente di leone

mercoledì 11 marzo 2020

L'Arcivescovo Delpini affida Milano alla Madonnina

L’Arcivescovo da solo, sulle terrazze del duomo. Lo sguardo alzato verso la statua dorata della Madunina, l’abito mosso dal vento. Un silenzio irreale, il silenzio che s’ode in questi giorni a Milano e nelle città della Lombardia. È una foto che passerà alla storia quella che poche ore fa è stata diffusa da ChiesadiMilano.it: l’Arcivescovo Mario Delpini è salito oggi pomeriggio sulle terrazze del duomo per chiedere alla Madonna speciale protezione per la Chiesa ambrosiana. 

L'Arcivescovo di Milano sulle terrazze del duomo per il coronavirus

domenica 1 marzo 2020

Messa senza popolo: un sacrificio per la comunità cristiana

C’è un silenzio misterioso e sottile nelle chiese di Pavia in questi giorni. Dove sono i canti? E la voce del sacerdote? Perché l’assemblea non risponde? Chi avrebbe mai pensato, anche solo pochi mesi fa, di vivere una situazione del genere? Le scuole chiuse, le gallerie dei centri commerciali con le serrande abbassate, gli uffici pubblici semideserti, con il personale armato di mascherine e guanti. E poi le Messe, celebrate a porte chiuse. Una sofferenza, un grande sacrificio chiesto ai fedeli, per di più proprio all’inizio della Quaresima.

Ma anche l’occasione, per tante diocesi, per rimboccarsi le maniche e organizzare dirette speciali in collaborazione con radio e televisioni locali. Per riscoprire l’importanza di un giornale diocesano, di una radio diocesana: strumenti preziosi di informazione e comunicazione tutto l’anno, in questi giorni sono diventati veri ponti di spiritualità e aggiornamento per la comunità cristiana e civile che vive la città. 

La basilica di Santa Maria del Carmine a Pavia vuota per coronavirus

venerdì 21 febbraio 2020

Giancarlo Bertolotti, la medicina a servizio della vita

Il 21 febbraio del 1940 nasceva a Sant’Angelo Lodigiano, in provincia di Lodi, Giancarlo Bertolotti. Ostetrico ginecologo, oggi Servo di Dio, per 38 anni è stato in servizio al Policlinico San Matteo di Pavia. «Di avere un figlio», ripeteva sempre, «non ci si potrà mai pentire, di non averlo sì». Un viaggio alla scoperta del dottor Bertolotti, “l’apostolo del bell’amore e dell’aiuto alla vita”. 

La storia del dottor Bertolotti che ha aiutato centinaia di mamme a non abortire

sabato 2 novembre 2019

La "solidarietà soprannaturale" di papa Paolo VI

«Regna tra gli uomini, per arcano e benigno mistero della divina volontà, una solidarietà soprannaturale, per cui il peccato di uno nuoce anche agli altri, così come la santità di uno apporta beneficio agli altri». Così scriveva papa Paolo VI, nella costituzione apostolica “Indulgentiarum doctrina”, il 1° gennaio del 1967. 

Sono parole da rileggere in questi giorni di visite ai cimiteri, giorni durante i quali è anche possibile lucrare l’indulgenza plenaria per i defunti: «Cristo, infatti, "il quale non commise peccato", "patì per noi", "fu ferito per le nostre iniquità, schiacciato per i nostri delitti... per le sue piaghe siamo stati guariti". Seguendo le orme di Cristo, i fedeli cristiani sempre si sono sforzati di aiutarsi vicendevolmente nella via che va al Padre celeste, mediante la preghiera, lo scambio di beni spirituali e la espiazione penitenziale; più erano animati dal fervore della carità tanto maggiormente imitavano Cristo sofferente, portando la propria croce in espiazione dei propri e degli altrui peccati, persuasi di poter aiutare i loro fratelli presso Dio, Padre delle misericordie, a conseguire la propria salvezza. 

È questo l’antichissimo dogma della comunione dei santi, mediante il quale la vita dei singoli figli di Dio in Cristo e per mezzo di Cristo viene congiunta con legame meraviglioso alla vita di tutti gli altri fratelli cristiani nella soprannaturale unità del corpo mistico di Cristo, fin quasi a formare una sola mistica persona».

Una foto del cimitero monumentale di Pavia dal Famedio nel giorno della Commemorazione dei fedeli defunti

venerdì 1 novembre 2019

Carlotta Nobile: la vita vale la pena sempre

Come si può mantenere lo sguardo fiducioso e incantato di fronte alla diagnosi “melanoma al quarto stadio con metastasi”? Come si fa a continuare a vivere, a sorridere, a suonare, senza gridare ogni istante contro gli altri e contro Dio il proprio dolore? La terribile diagnosi piomba nella vita di Carlotta Nobile il 5 ottobre del 2011.

Carlotta ha solo 22 anni, ma ha già ottenuto un diploma al conservatorio e la maturità classica, ha girato l’Europa con i più grandi maestri di violino, si sta laureando in storia dell’arte e ha scritto due libri. La prima reazione è la rabbia: perché a me? Perché questo errore del destino? Perché il cancro dopo tutti i miei sforzi per realizzare bene la mia vita? 

La storia di Carlotta Nobile raccontata durante la Veglia nella Notte dei Santi a Pavia

lunedì 28 ottobre 2019

Una luce nella notte di Halloween

Mai come quest’anno Halloween si fa sentire. Da almeno una settimana nelle panetterie ci sono biscotti a forma di ragno, fantasma e zucca, nei bar ragnatele finte corrono lungo il bancone, in un grande vivaio ho trovato addirittura una riproduzione della morte (con scheletro, mantello, cappuccio nero e falce), accanto alla cassa. Halloween o legge di bilancio? Mi è rimasto il dubbio. 

Cari amici del parco di Giacomo, ho chiesto a don Donato Vicini, sacerdote ambrosiano e voce di Radio Mater, di fare un tagliando alla nostra bussola per questi giorni così particolari. 

Ceri per la veglia nella Notte dei Santi
Foto di S. Hermann & F. Richter da Pixabay

Halloween si espande, anche sul calendario, ma da dove nasce questa insistenza sulla notte? Come si spiega questa pervasività del volto oscuro di Halloween? «Da un lato c’è l’attrazione del proibito – spiega don Donato Vicini –, come quando la mamma ci diceva “non aprire quella scatola lì”, e il nostro primo pensiero era scoprire cosa ci fosse dentro. Il proibito però non soddisfa mai in pieno l’uomo, dunque bisogna alzare l’asticella sempre più in alto. 

Va poi detto che, quando togli la luce, avanzano le tenebre. Se non proponi più i modelli belli e luminosi, se non presenti più la bellezza della fede, avanza il buio. Non rimangono spazi vuoti, non esistono spazi neutri fra Dio e il diavolo. Halloween inoltre è un grande business, e l’idea di vederci tutti come consumatori manipolabili è da sempre affascinante per i potenti di turno»

La notte del 31 ottobre accendiamo un cero per tutti i Santi
Foto di S. Hermann & F. Richter da Pixabay

giovedì 3 novembre 2016

2 novembre: Commemorazione dei Defunti

Al termine della Santa Messa, abbiamo portato all’altare un cero per i nostri cari defunti in questo anno. Tanti nomi, tante storie, tanti incontri. Che grande conforto sentire l’abbraccio della comunità, condividere il dolore e la speranza. Come ha detto il nostro don Antonio: “Tanti ceri formano una croce. E noi sacerdoti siamo qui. Piangiamo con voi, crediamo con voi, speriamo con voi.” 

Croce con i ceri per la Commemorazione dei fedeli defunti

"La liturgia ci invita a condividere il gaudio celeste dei santi, ad assaporarne la gioia. I santi non sono una esigua casta di eletti, ma una folla senza numero, verso la quale la liturgia ci esorta oggi a levare lo sguardo. In tale moltitudine non vi sono soltanto i santi ufficialmente riconosciuti, ma i battezzati di ogni epoca e nazione, che hanno cercato di compiere con amore e fedeltà la volontà divina. Della gran parte di essi non conosciamo i volti e nemmeno i nomi, ma con gli occhi della fede li vediamo risplendere, come astri pieni di gloria, nel firmamento di Dio." (Papa Benedetto XVI, 01/11/2006)