non permettere che davanti alle sfide di questo tempo
la nostra esistenza sia soffocata dalla rassegnazione o
dall’impotenza.
Aiutaci a custodire l’attitudine all’ascolto,
grembo nel quale la parola diventa feconda
e ci fa comprendere che nulla è impossibile a Dio.
Maria, Donna premurosa,
destaci dall’indifferenza che ci rende stranieri a noi
stessi.
Donaci la passione che ci educa a cogliere il mistero
dell’altro
e ci pone a servizio della sua crescita. Liberaci
dall’attivismo sterile,
perché il nostro agire scaturisca da Cristo, unico
Maestro.
Maria, Madre dolorosa,
che dopo aver conosciuto l’infinita umiltà di Dio
nel Bambino di Betlemme,
hai provato il dolore straziante di stringerne tra le
braccia
il corpo martoriato,
insegnaci a non disertare i luoghi del dolore;
rendici capaci di attendere con speranza quell’aurora
pasquale
che asciuga le lacrime di chi è nella prova.
Maria, Amante della vita, preserva le nuove generazioni
dalla tristezza e dal disimpegno.
Rendile per tutti noi sentinelle
di quella vita che inizia il giorno in cui ci si apre, ci
si fida e ci si dona.”
Questa preghiera, conosciuta anche come “Preghiera per
l’Educazione”, chiude il documento programmatico della Conferenza episcopale
italiana per il decennio 2010-2020 dedicato alla formazione, dal titolo
“Educare alla vita buona del Vangelo”. È stata recitata al termine della Santa
Messa di Avvento per gli universitari nella chiesa di Santa Maria del Carmine,
a Pavia, il 5 dicembre 2019.