venerdì 29 gennaio 2021

Isolamento e depressione, una rassegna stampa

Hans Kluge, Direttore Organizzazione Mondiale della Sanità Europa, lancia l’allarme: «La cattiva salute mentale è diventata una pandemia parallela». La paura del virus e le restrizioni imposte dai governi per contenere la diffusione del Covid-19 presentano ora il conto, un conto fatto di isolamento, solitudine, relazioni sfilacciate e virtuali. In un contesto generale di infodemia e lavoro sempre più precario, la depressione e l’esaurimento nervoso rischiano di diventare pandemici. 

La solitudine

Un primo campanello di emergenza era stato suonato da oltre 700 psicologi e psichiatri italiani, che nell’estate 2020 avevano scritto una lettera al premier Giuseppe Conte per dire “no” a un nuovo lockdown. Nonostante l’inedita mobilitazione, solo il quotidiano La Verità e questo blog (lunedì 17 agosto 2020) hanno dato notizia dell’appello contro nuove restrizioni. Di fronte al coronavirus non tutti hanno le stesse difese, basti pensare agli anziani soli o alle persone con disabilità: per loro le relazioni in presenza sono l’unica finestra aperta verso il mondo. 

In questi mesi più volte abbiamo affrontato il tema sulle pagine virtuali di questo blog e su quelle di iFamNews, ecco quindi una rassegna stampa (incompleta) degli articoli dedicati all’isolamento, alla solitudine, agli effetti del lockdown. Con alcune proposte per tornare a costruire relazioni piene. 

«Sì, un po’ di paura c’è, inutile negarlo. Quando arriva la sera, anzi la notte, mentre il lavoro rallenta accelerano i pensieri. Nella mente ci sono le parole delle persone che mi hanno fermato per strada, mentre giravo un video contributo davanti al policlinico San Matteo: “Cosa sta succedendo davvero? Ci state dicendo tutta la verità?”…», da Isolati ma non soli, Giacomo Bertoni. 

«Parliamoci chiaro: non se ne esce da soli. Non si risolve l'emergenza coronavirus, non la si può neanche pensare di affrontare, se non si cambia prospettiva. Da io, a noi…», da Perché dobbiamo stare a casa, Giacomo Bertoni. 

«Così tramonta il sole su Pavia, l’antica Ticinum, la fiera città dalle cento torri e dalle centotrentacinque chiese. Dalla chiesa di Sant’Alessandro, al quartiere Crosione, si intravede lo skyline della città…», da Un antidoto spirituale alla paura, Giacomo Bertoni. 

«C’è come una presenza nuova nelle nostre città in queste settimane di isolamento, un ospite inedito che cambia il volto dei palazzi, la geometria delle strade e l’ampiezza dello sguardo. È il silenzio…», da Fase 2, non dimentichiamo il silenzio, Giacomo Bertoni. 

«E così, per la mia prima Messa dopo la lunga sospensione causa coronavirus, mi ritrovo qui. Nel silenzio della splendida basilica di San Pietro in Ciel d’Oro, davanti alla statua di santa Rita circondata di rose. Domani è la sua festa, e per la prima volta la festa si terrà a porte chiuse, senza fedeli…», da Santa Rita e la prima Messa con i fedeli, Giacomo Bertoni. 

«Qualcuno è rimasto solo. Qualcuno ha perso il lavoro. Qualcuno ha perso se stesso. Finalmente muoviamo i primi passi fuori casa: il lockdown è finito, ma lo spettacolo che troviamo nelle nostre strade non è quello che ci aspettavamo…», da La solitudine dopo l’isolamento, Giacomo Bertoni. 

«È viola il mio primo fiordaliso di questa insolita primavera. Ha fatto capolino stamattina, come se volesse prendere parte alla ripartenza del Paese dopo il lungo isolamento. Anche lui, giovane fiore, vuole esserci. E i giovani umani invece, che possibilità hanno in questa ripartenza?...», da Giovani e Fase 3: facciamo vela verso Ithaca, Giacomo Bertoni. 

«Un nuovo lockdown nazionale? Difficile immaginarlo oggi. Difficile pensare che il mondo delle piccole e medie imprese, delle partite iva e dei liberi professionisti possa reggere un ulteriore stop, mentre all’appello mancano ancora alcune conseguenze della Fase 1…», da Covid-19: se vince il più forte, Giacomo Bertoni. 

«L’assalto alle farmacie alla ricerca di integratori di vitamina C. È una delle immagini della Fase 1 che resta scolpita nella mente. Un pomeriggio di marzo, su alcuni gruppi WhatsApp ha iniziato a circolare un messaggio audio che invitava ad acquistare integratori di vitamina C come protezione e cura per il Covid-19…», da La vitamina C cura il Covid-19?, Giacomo Bertoni. 

«Ecco il Colosseo, l’Altare della Patria, la cupola di San Pietro, più in là anche il Quirinale. Il tramonto si stende su Roma come un lenzuolo, e la città pian piano si addormenta, senza sapere che giornate la attendono. Il nuovo Dpcm ormai è stato firmato, si avvicinano il coprifuoco nazionale alle 22 e le chiusure regionali in base all'avanzata del contagio…», da Coprifuoco a Roma, non chiudete la bellezza, Giacomo Bertoni. 

«“Portami fortuna”. Lo ha scritto su un piccolo rettangolo di carta e lo ha posto sull’urna di cristallo che custodisce il corpo di san Siro, nel duomo di Pavia. Non è solo una preghiera, quella scritta da un misterioso Vittorio: è la fotografia di un disagio crescente. Perché i primi mesi del 2020 non sono stati mesi normali…», da CoViD-19: no, non è andato tutto bene, Giacomo Bertoni, iFamNews. 

«“Non voglio nascondere la realtà, arriva un anno difficile. Abbiamo già tagliato molto, certo, ma forse non sarà sufficiente”. La voce del capo arriva dal computer. È l’ennesima riunione via Skype. Alzi lo sguardo dal taccuino e lo ritrovi in quello degli altri collaboratori più giovani…», da 2020 e non più 2020?, Giacomo Bertoni, iFamNews. 

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(Image by Marco Allegretti from Unsplash)

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