sabato 27 marzo 2021

Le 6 cose da fare in isolamento

Nessuna riapertura dopo Pasqua, l’Italia rimane in zona rossa e arancione fino al 30 aprile. È forse questa la notizia, rilanciata anche oggi sulla homepage dell’Ansa, che fa più paura. Congelata nella bolla l’emergenza economica, rischia infatti di esplodere l’emergenza sociale. 

Si va verso un altro mese di limitazioni agli spostamenti e coprifuoco alle 22: come passare il tempo in isolamento? Cosa fare per preservare la sanità mentale? Come combattere la solitudine durante il nuovo lockdown? Ecco sei cose da fare in isolamento per ritrovare la serenità.

Una clessidra

Nell’estate 2020 oltre 700 psicologi e psichiatri avevano scritto una lettera al premier Conte con un secco “no” all’ipotesi di nuovi lockdown. Nel gennaio 2021 Hans Kluge, Direttore Organizzazione Mondiale della Sanità Europa, aveva lanciato l’allarme: «La cattiva salute mentale è diventata una pandemia parallela». Eppure, le restrizioni sono state confermate almeno fino a maggio 2021. 

Lasciando momentaneamente in sospeso il problema “lavoro”, dove piccole e medie imprese combattono per non licenziare i dipendenti e liberi professionisti s’ingegnano per superare ostacoli forse insuperabili, ci sono sei piccoli gesti quotidiani che aiutano a trascorrere le giornate in isolamento con uno spirito più positivo. 

Relazioni: l’essere umano è fatto di relazioni, pertanto è fondamentale coltivarle anche se in zona rossa. Telefonate, chiacchiere dal balcone, chiacchiere in giardino, battute fra vicini di casa, saluti ai vicini di quartiere. Certo, sempre con mascherina, gel e distanze, ma guai a perdere gli incontri. Sentirsi chiamati per nome, sentire la propria voce che risponde al saluto, riconoscersi nello sguardo che si incrocia: la dose quotidiana e irrinunciabile di umanità

Letture: leggere fa bene, leggere consente di viaggiare anche quando non ci si può muovere da casa. Un consiglio? Preferire i grandi classici, le grandi storie e le grandi saghe, libri capaci di regalare un potere catartico che rigenera. Chi li ha conservati può riprendere in mano i libri per bambini e ragazzi letti in gioventù, un vero viaggio nel tempo e nella fantasia. Leggere significa anche informarsi, ma occorre farlo con spirito critico: scegliere le fonti autorevoli (testate giornalistiche o blog di giornalisti) e confrontarle, con una lettura dinamica capace di generare dibattito e riflessione. 

Musica: ascoltare un buon disco scaccia via le paure, aiuta a vedere la propria situazione da una prospettiva nuova, suggerisce nuove soluzioni a problemi antichi. Quale musica ascoltare in isolamento? Senza nulla togliere all’ultimo successo commerciale pop, ottima colonna sonora per le pulizie di Pasqua, vale la pena scegliere canzoni capaci di lasciare qualcosa in più. La ricerca dell’autore, l’impegno dell’interprete, la creatività del musicista: la buona musica scuote la coscienza e riattiva i pensieri, non li spegne. 

Verde: già durante il lockdown di marzo e aprile 2020 c’è stata la riscoperta del potere rigenerante del giardino. Ogni giorno bisognerebbe trascorrere un po’ di tempo in mezzo al verde, al sole, respirando i profumi, ascoltando i suoni, osservando i colori della primavera. In questo periodo dell’anno i giardini cambiano continuamente e a ogni sguardo riservano una sorpresa. 

Preghiera: le chiese sono aperte e le celebrazioni con concorso di popolo non sono state sospese. Fare una visita in chiesa consente di dare ossigeno alla propria componente spirituale, aiuta a incontrare altre persone e fa condividere momenti di fede. Le regole anti covid-19 per le chiese sono molto severe, ed è giusto che siano rispettate, ma non impediscono la preghiera individuale né quella comunitaria. 

Giovani: gli adolescenti rischiano di perdere un nuovo anno scolastico, hanno già perso mesi di vita, di quotidianità, di esperienze e di opportunità. Si fa sempre più labile il contatto con la realtà, con le dinamiche (anche spiacevoli) della crescita, delle relazioni in presenza. Anche i bulli e professori impreparati aiutano a crescere, anche la fatica di alzarsi tutte le mattine e mettersi in ordine per andare a scuola, anche i viaggi asfissianti sui mezzi pubblici. Occorre coinvolgere i giovani nelle attività di casa, nei piccoli lavori domestici, farli uscire (rispettando le regole), regalare loro libri, dischi e magari una piantina da curare, aiutarli a spegnere lo smartphone per accendere la mente, dare loro compiti pratici e obiettivi concreti da raggiungere. 

C’è una parola semplice che racchiude in sé tutti i consigli per passare il tempo in isolamento: relazioni. Anche se in lockdown, o in zona rossa, aprirsi agli altri rimane un’esigenza insopprimibile. Se al termine della pandemia ci sarà la salute (continua il silenzio sulle patologie "non covid") ma non l’umanità, nulla sarà andato bene. 

Leggi anche https://parcodigiacomo.blogspot.com/2021/03/paura-del-covid-paura-del-vaccino.html 

(Image by Aron Visuals from Unsplash)

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