lunedì 15 marzo 2021

Vaccino ai giornalisti (3)

La sospensione del vaccino anti covid-19 AstraZeneca in Germania, Francia e Italia ha riacceso nell’opinione pubblica polemiche e paure sulla campagna vaccinale. 

Seguendo la diffusione dell’hashtag #VaccinoAiGiornalisti, abbiamo dato notizia sulle pagine virtuali di questo blog di una vera e propria mobilitazione social contro la stampa, dipinta come schiava delle grandi multinazionali del farmaco, e dunque contro i giornalisti, presentati come pedine al lavoro in una grande macchina della propaganda. 

Una rappresentazione ingiusta, smentita da numerosi articoli di cronaca e di critica usciti in questi mesi. Dopo aver riportato le posizioni di alcuni giornalisti sulla priorità vaccinale per la categoria, ecco alcuni pezzi critici nei confronti del vaccino anti covid-19. Gli articoli qui citati (una stringata selezione) sono stati pubblicati su testate giornalistiche registrate e scritti da giornalisti iscritti all’albo (salvo Colombo e Gulisano). 

Vaccino anti covid-19 stampa

Il 15 dicembre 2020 Caterina Giojelli intervista per la versione online del mensile Tempi Don Roberto Colombo, genetista clinico e specialista nella diagnostica molecolare delle malattie rare, docente della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Cattolica (Roma) e consultore del Dicastero Laici, Famiglia e Vita della Santa Sede (già segnalato su questo blog per il caso di Vincent Lambert). 

Colombo, citando numerosi studi (linkati anche da Tempi), ricorda che: «La vaccinazione anti-virale può produrre due tipi di immunità nei soggetti vaccinati: quella cosiddetta “sterile” e quella “non sterile”. (…) Oggi non abbiamo dati scientifici affidabili per rispondere alla domanda su quale dei due tipi di immunità sarà indotta dai vaccini anti-Covid». 

Il 26 agosto 2020 don Roberto Colombo firma sul quotidiano Avvenire un pezzo nel quale anticipa il dibattito sulla liceità dei vaccini anti covid-19 derivanti da aborti. 

Vaccini e aborti: il tema non è marginale, come conferma l’articolo di Giulia Tanel pubblicato sulla versione online del mensile Il Timone il 25 novembre 2020. Tanel parte dalle dichiarazioni «rilasciate dal vescovo californiano Joseph Vincent Brennan e dal presidente dei “Medici per la vita” tedeschi», che sul vaccino anti covid-19 non hanno dubbi: «Se in qualsiasi fase della produzione del vaccino, si è fatto uso di materiale proveniente da bambini abortiti, non è lecito per un cattolico avvalersene». 

E i feti abortiti dietro ai vaccini non sono una fake news, lo ricorda il 2 dicembre 2020 Francesca Romana Poleggi su Panorama: «Si sente molto parlare del vaccino della Johnson & Johnson (coltivato sulla linea cellulare PER.C6, derivata dalla retina di un bambino di 18 settimane abortito nel 1985) o di quelli della Pfizer e di Moderna (testati sulle cellule HEK293, ricavate dai reni di una bambina sana abortita in Olanda nel 1973). Anche l’Istituto Europeo di Bioetica ha confermato l’uso di linee cellulari di feti abortiti in molti dei vaccini elencati dal Lozier Institute, come per esempio AstraZeneca dell’università di Oxford». 

Riccardo Cascioli, direttore della Nuova Bussola Quotidiana, firma oggi un editoriale dal titolo “Schiavi del vaccino”. Si legge: «Ciò che abbiamo di fronte infatti non è l’ipotesi di un vaccino una tantum che sradica una malattia, ma l’introduzione a una logica vaccinale tendenzialmente senza fine». 

Sulla testata diretta da Cascioli scrive spesso il collega Ruben Razzante, che il 22 febbraio 2021 ha firmato un pezzo intitolato “Urge un lockdown dei virologi da talk show”. 

Frequenti, sulla Bussola, i contributi di Paolo Gulisano, medico epidemiologo, che il 13 marzo 2021, parlando degli effetti avversi del vaccino AstraZeneca, scrive: «Ormai sta venendo meno la Medicina fondata sulla persona, sul suo bisogno di salute, e si fa prepotentemente strada una medicina della collettività, dove ciò che importa è raggiungere l’obiettivo dell’immunità di gregge, costi quel che costi, sacrificando le vite dei singoli a vantaggio della “massa”». 

Le notizie, anche quelle scomode, soprattutto quelle scomode, si trovano sulle testate giornalistiche. Al lettore il compito di cercare, approfondire, confrontare. 

Leggi anche https://parcodigiacomo.blogspot.com/2021/03/il-vaccino-e-i-giornalisti-cattivi.html 

(Image by little plant from Unsplash)

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