Blog di Giacomo Bertoni, giornalista e scrittore. Già la Provincia Pavese, Ossigeno per l'informazione, il Ticino, Radio Mater, iFamNews.
Qui si parla di giornalismo, giovani, vita, libri, Chiesa e futuro.
«Il giornale della Conferenza episcopale italiana difende
“Cuties” di Netflix». Così titola la Catholic News Agency (CNA), una delle
principali agenzie cattoliche al mondo. L’articolo, che è possibile leggere cliccando qui, riporta alcuni stralci della recensione scritta dal critico
televisivo di Avvenire Andrea Fagioli, nella quale si legge: «Gli utenti che si
sono indignati con Netflix lanciando una campagna di sabotaggio contro la
piattaforma online per il film Mignonnes, conosciuto con il titolo
internazionale Cuties, o non l’hanno visto o si sono limitati davvero alla
locandina».
Fagioli fa riferimento alla grande mobilitazione nata in America in
seguito alla programmazione del film sulla piattaforma, mobilitazione che ha
portato alla raccolta di oltre 600mila firme e a migliaia di disdette
dall’abbonamento a Netflix. Un vero e proprio terremoto che è costato alla
società perdite per 9 miliardi di dollari.
Approda alla Camera lunedì 3 agosto il ddl Zan, dopo la
discussa approvazione del disegno di legge in Commissione Giustizia. Ma la
mobilitazione di chi ritiene questo provvedimento «inutile, ambiguo e liberticida»
non si placa. Ecco una breve (e sicuramente incompleta) rassegna stampa delle
voci critiche rispetto all’introduzione del reato di «omotransfobia».
Perché
il ddl Zan è considerato liberticida? Quali pericoli sono nascosti nell’introduzione
del nuovo reato? Esiste una ideologia che muove l’azione politica in materia di
diritti LGBT+? Chi si sta opponendo all’approvazione del disegno di legge
firmato da Alessandro Zan (PD), Laura Boldrini (PD), Ivan Scalfarotto (Italia
Viva), Mario Perantoni (M5s) e Giusi Bartolozzi (FI)?
«(…) Forse a voi non verrà chiesto il sangue, ma la fedeltà
a Cristo certamente sì! Una fedeltà da vivere nelle situazioni di ogni giorno:
penso ai fidanzati ed alla difficoltà di vivere, entro il mondo di oggi, la
purezza nell'attesa del matrimonio. Penso alle giovani coppie e alle prove a
cui è esposto il loro impegno di reciproca fedeltà. Penso ai rapporti tra amici
e alla tentazione della slealtà che può insinuarsi tra loro. Penso anche a chi
ha intrapreso un cammino di speciale consacrazione ed alla fatica che deve a
volte affrontare per perseverare nella dedizione a Dio e ai fratelli.
Penso
ancora a chi vuol vivere rapporti di solidarietà e di amore in un mondo dove
sembra valere soltanto la logica del profitto e dell'interesse personale o di
gruppo. Penso altresì a chi opera per la pace e vede nascere e svilupparsi in
varie parti del mondo nuovi focolai di guerra; penso a chi opera per la libertà
dell'uomo e lo vede ancora schiavo di se stesso e degli altri; penso a chi
lotta per far amare e rispettare la vita umana e deve assistere a frequenti
attentati contro di essa, contro il rispetto ad essa dovuto.
Cari giovani, è
difficile credere in un mondo così? Nel Duemila è difficile credere? Sì! E'
difficile. Non è il caso di nasconderlo. E' difficile, ma con l'aiuto della
grazia è possibile, come Gesù spiegò a Pietro: "Né la carne né il sangue
te l'hanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei cieli" (Mt 16,17). Questa
sera vi consegnerò il Vangelo. E' il dono che il Papa vi lascia in questa
veglia indimenticabile. La parola contenuta in esso è la parola di Gesù. Se
l'ascolterete nel silenzio, nella preghiera, facendovi aiutare a comprenderla
per la vostra vita dal consiglio saggio dei vostri sacerdoti ed educatori,
allora incontrerete Cristo e lo seguirete, impegnando giorno dopo giorno la
vita per Lui!
In realtà, è Gesù che cercate quando sognate la felicità; è Lui
che vi aspetta quando niente vi soddisfa di quello che trovate; è Lui la
bellezza che tanto vi attrae; è Lui che vi provoca con quella sete di
radicalità che non vi permette di adattarvi al compromesso; è Lui che vi spinge
a deporre le maschere che rendono falsa la vita; è Lui che vi legge nel cuore
le decisioni più vere che altri vorrebbero soffocare. E' Gesù che suscita in
voi il desiderio di fare della vostra vita qualcosa di grande, la volontà di
seguire un ideale, il rifiuto di lasciarvi inghiottire dalla mediocrità, il
coraggio di impegnarvi con umiltà e perseveranza per migliorare voi stessi e la
società, rendendola più umana e fraterna.
Curando lo speciale per la visita di Papa Francesco a
Milano e alle terre lombarde di sabato 25 marzo, pubblicato su “la Provincia
Pavese” di domenica 19 marzo, ho avuto modo, tra le altre cose, di fare un
salto nel passato per raccontare gli incontri di Pavia con i Papi. Dovete sapere che Pavia ha avuto la possibilità di accogliere due giganti: San Giovanni Paolo II
e Benedetto XVI. Non ho vissuto la visita del Papa polacco, oggi santo: non ero
ancora nato. Ma ricordo con grande emozione la visita di Papa Ratzinger nel
2007, in particolar modo il suo saluto ai giovani in Piazza Duomo la sera del 22 aprile.
Ho avuto la possibilità in questi giorni di immergermi nell’atmosfera di
quei giorni grazie alle copie originali de “la Provincia Pavese”, “il Ticino”, “L’Osservatore
Romano” e “Avvenire”: testimoni oculari di giornate indimenticabili. Aspettando
il 25 marzo quindi, un piccolo regalo dallo speciale de “la Provincia Pavese”...
Un giorno di festa. Questo basta per descrivere cosa ci
attende sabato 11 giugno 2016. Festa per chi? Per la Chiesa di Milano, certo,
ma tutta la Chiesa è chiamata a gioire con Milano. In Duomo, assieme al
Cardinal Scola, vivremo il conferimento delle ordinazioni presbiterali a 26
Candidati.
Sono futuri sacerdoti molto
diversi fra loro, per età, corso di studi e provenienza, ma uniti dalla
decisione di spendere la loro vita alla sequela di Cristo. Proprio da uno dei
Candidati, Emmanuel Santoro, con un diploma di primo livello al Conservatorio,
viene l’immagine che meglio descrive il gruppo dei futuri presbiteri:
“un’orchestra formata da 26 strumenti, ognuno con il proprio timbro, ormai
pronta a suonare accordandosi sul diapason dello Spirito, condotta dal gesto
del Direttore e Maestro”.
Sabato scorso, durante “Leggiamo insieme Avvenire”,
abbiamo riscoperto (eureka!) che Barack Obama è a favore dei diritti civili (Rosa Parks 2.0). Una notizia
come tante, in questo 2016 monocolore, ma con un elemento di novità: dopo le parole, ora si passa all'azione.
“Secondo quanto
scrive il New York Times, il governo con una circolare chiederà a tutti i
distretti scolastici di permettere agli studenti transgender di utilizzare i
bagni a loro scelta, a prescindere dal genere indicato sui documenti personali.
La lettera alle autorità scolastiche sarà diffusa oggi, a firma dei
dipartimenti di Giustizia e Istruzione. Non ha la forza di una legge, ma
contiene una implicita minaccia: le scuole che non rispetteranno l'indicazione
dell'amministrazione Obama potranno essere perseguite legalmente o perdere
fondi federali, afferma il New York Times.” (Avvenire, 13 maggio 2016).
La lettura del giornale è un momento speciale della giornata.
Troviamo risposte per le tante domande che ci assillano, proviamo a guardare il
mondo da una prospettiva diversa, siamo sollecitati da nuove domande che ci
spingeranno a nuove ricerche…
“Leggiamo insieme Avvenire” rende la lettura un
momento condiviso con la grande famiglia di Radio Mater, unendo lettori da ogni
parte dell’Italia e presentando le notizie del quotidiano cattolico italiano
anche a chi ci ascolta dall’Europa e dal mondo. E’ più bello insieme!
Un appuntamento da non perdere? “Leggiamo insieme
Avvenire”: rassegna stampa di Radio Mater, alle h. 10.30, in
diretta. Vi aspettiamo numerosi per scoprire insieme le notizie più importanti
di questi giorni e provare a capire cosa sta accadendo attorno a noi. Potete
seguirci in radio, sul digitale terrestre, sul satellite, in streaming o in
app. Buon ascolto!
Mi piace pensare la lettura del giornale come una doccia fredda: sveglia la fantasia, tonifica la curiosità, fa tremare gli stereotipi, rinfresca i sogni e accende il senso critico… Buone letture quotidiane amici delle favole! Giacomo
Nonostante il caos della notte bianca c'è stata la
possibilità di fare una visita silenziosa in Carmine, dove tantissimi pavesi si
sono fermati in silenzio, vicini a piazza San Pietro, vicini a tutti "gli
uomini e le donne di buona volontà" che chiedono a gran voce la pace. Solo
un portone divideva dal frastuono, eppure neanche un briciolo del rumore della
città scuoteva l'atmosfera della chiesa. Pavia spera per la pace.
Dall’intervista a Mons. Giovanni Giudici, Avvenire, 6 settembre 2013:
“Quale valore ha il
digiuno per la pace? Il digiuno è un invito esplicito fattoci dal Signore e
questo è già un punto di riferimento. Ricordo poi l’aspetto antropologico,
mettere in luce l’attenzione di una persona a un’idealità, a un impegno o a un
incontro possibile. Il digiuno deve infine diventare l’occasione di donare agli
altri un bene che sottraggo alla mia disponibilità. (…)
Nello specifico del
conflitto siriano quali sono le alternative possibili alla guerra? Il punto
di svolta ci sarebbe se tutte le nazioni industriali del pianeta, produttrici
delle armi presenti sul teatro di guerra, si mettessero d’accordo per fermare
il traffico e la vendita degli armamenti. È chiaro che nel giro di non tanti
giorni l’esaurimento delle scorte farebbe mutare l’atteggiamento dei
belligeranti. Sarebbe, dal punto di vista culturale e politico, un grande passo
avanti. Dobbiamo premere sull’opinione pubblica perché ciò avvenga. (…)
Questa giornata
voluta dal Papa sarà un momento di svolta per chi crede nella giustizia e
ripudia la guerra? Si, perché mostra con più evidenza di molti eventi
precedenti che sono in gioco tante cose che sarebbero compromesse dalla guerra.
Mentre non le compromette la ricerca sincera della giustizia nella pace.”