Approda alla Camera lunedì 3 agosto il ddl Zan, dopo la
discussa approvazione del disegno di legge in Commissione Giustizia. Ma la
mobilitazione di chi ritiene questo provvedimento «inutile, ambiguo e liberticida»
non si placa. Ecco una breve (e sicuramente incompleta) rassegna stampa delle
voci critiche rispetto all’introduzione del reato di «omotransfobia».
Perché
il ddl Zan è considerato liberticida? Quali pericoli sono nascosti nell’introduzione
del nuovo reato? Esiste una ideologia che muove l’azione politica in materia di
diritti LGBT+? Chi si sta opponendo all’approvazione del disegno di legge
firmato da Alessandro Zan (PD), Laura Boldrini (PD), Ivan Scalfarotto (Italia
Viva), Mario Perantoni (M5s) e Giusi Bartolozzi (FI)?
«Con una seduta conclusa alle ore 1.45
di oggi – quasi si dovesse convertire in legge un decreto urgente per
contrastare la pandemia – la Commissione Giustizia della Camera ha ultimato
l’esame del testo unificato Zan in tema di contrasto alla omo-transfobia…» Da Il testo Zan vien di notte, Centro Studi Rosario Livatino, Tempi.
«L’Italia non ha
bisogno del Ddl Zan, il mondo non ha bisogno di una revisione della Storia
dettata dalla furia ideologica. E sul rispetto della dignità della vita umana
il cristianesimo ha solo da insegnare a questo mondo che parla di vite non
degne di essere vissute perché non abbastanza produttive. È ora di tornare
liberi…» Da Ddl omofobia, tornare persone, Giacomo Bertoni, Tempi.
«Gli
esponenti dei partiti di sinistra dell’attuale maggioranza di governo coltivano
l’illusione di un mondo dove tutte le vittime di discriminazioni legate al
sesso si danno la mano e fanno il girotondo, ma la realtà è che da tempo alcune
di queste vittime si stanno accapigliando fra loro per stabilire chi discrimina
chi…» Da Me li vedo già, lesbiche, femministe e trans in piazza “uniti” contro l’omofobia, Rodolfo Casadei, Tempi.
«Se infatti l’intento dichiarato è quello
di assumere un carattere rispettoso di ogni forma di espressione, nella realtà
il ddl Zan finisce per imbavagliare tutte le associazioni che abbiano come
finalità l’annuncio delle semplici verità fondate sulla legge naturale e sulla
realtà del corpo biologico umano…» Da «Omofobia»: «Verso il totalitarismo?»,
Avvocatura in missione, iFamNews.
«Chi veglia con un libro in mano e chi gli
ride in faccia. C’è un divario apparentemente insanabile tra le migliaia di
persone che in tutta Italia sono scese in piazza per la campagna
#RestiamoLiberi e chi si è organizzato per contestarle. Le veglie contro il Ddl
Zan, promosse dalle Sentinelle in Piedi in 100 piazze italiane, sono state
generalmente ignorate dai grandi quotidiani, oppure derubricate a piccole
manifestazioni di “ultra-cattolici”…» Da Abbiamo analizzato le Sentinelle in Piedi. Ecco cosa abbiamo trovato, Giacomo Bertoni, iFamNews.
«Comunque, anche
se volessimo chiedere una legge sulla misoginia, la chiederemmo noi. Non serve
che mettano la parola misoginia nel loro testo in un secondo momento, quando
scoppiano le polemiche, per poi dire che questa legge è anche per noi. Non è
cosi: basta vedere cosa succede in Inghilterra, o negli Stati Uniti, dove le
donne non posso più parlare, dove persone sono state licenziate semplicemente
per aver detto che le donne partoriscono, dove non si può più dire “donne
incinte” ma solo “persone incinte”…» Da Sargentini sommersa di critiche per aver criticato il ddl Zan: «Non si può parlare», Giulia Tanel, Il Timone.
«Ci troviamo, così, di
fronte a una pretesa etica proiettata sul popolo attraverso una voluta norma
penale dello Stato, che, se approvata, cambierebbe la natura democratica dello
stesso e condizionerebbe in modo inaccettabile la libertà di pensiero, di credo
e di cultura di ogni cittadino. Si tratta di una pretesa inedita per la storia
della nostra Repubblica a impianto liberale. Conosciuta, invece, da altri
regimi nella storia…» Da Omotransfobia. 57 associazioni ai parlamentari: urge cambiare strumento normativo, Avvenire.
«L’azione di lobby che godono di forti
appoggi nel mondo dell’informazione e della comunicazione discrimina oggi il
pensiero espresso dalla maggioranza della gente. Ci faranno credere, per
riprendere una suggestione famosa dello scrittore inglese Gilbert K. Chesterton
(1874-1936), che chi vede l’erba verde ha una visione distorta delle cose e
deve quindi correggerla…» Da Omofobia, il pensiero non omologato diventa fake news, Giacomo Bertoni intervista Monica Mondo, iFamNews.
(Image by Bill Kasman from Pixabay)
Inaccettabile questa legge!
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