sabato 1 agosto 2020

Ddl Zan al voto il 3 agosto. Una rassegna stampa

Approda alla Camera lunedì 3 agosto il ddl Zan, dopo la discussa approvazione del disegno di legge in Commissione Giustizia. Ma la mobilitazione di chi ritiene questo provvedimento «inutile, ambiguo e liberticida» non si placa. Ecco una breve (e sicuramente incompleta) rassegna stampa delle voci critiche rispetto all’introduzione del reato di «omotransfobia».

Perché il ddl Zan è considerato liberticida? Quali pericoli sono nascosti nell’introduzione del nuovo reato? Esiste una ideologia che muove l’azione politica in materia di diritti LGBT+? Chi si sta opponendo all’approvazione del disegno di legge firmato da Alessandro Zan (PD), Laura Boldrini (PD), Ivan Scalfarotto (Italia Viva), Mario Perantoni (M5s) e Giusi Bartolozzi (FI)?


«Con una seduta conclusa alle ore 1.45 di oggi – quasi si dovesse convertire in legge un decreto urgente per contrastare la pandemia – la Commissione Giustizia della Camera ha ultimato l’esame del testo unificato Zan in tema di contrasto alla omo-transfobia…» Da Il testo Zan vien di notte, Centro Studi Rosario Livatino, Tempi.

«L’Italia non ha bisogno del Ddl Zan, il mondo non ha bisogno di una revisione della Storia dettata dalla furia ideologica. E sul rispetto della dignità della vita umana il cristianesimo ha solo da insegnare a questo mondo che parla di vite non degne di essere vissute perché non abbastanza produttive. È ora di tornare liberi…» Da Ddl omofobia, tornare persone, Giacomo Bertoni, Tempi.

«Gli esponenti dei partiti di sinistra dell’attuale maggioranza di governo coltivano l’illusione di un mondo dove tutte le vittime di discriminazioni legate al sesso si danno la mano e fanno il girotondo, ma la realtà è che da tempo alcune di queste vittime si stanno accapigliando fra loro per stabilire chi discrimina chi…» Da Me li vedo già, lesbiche, femministe e trans in piazza “uniti” contro l’omofobia, Rodolfo Casadei, Tempi.

«Se infatti l’intento dichiarato è quello di assumere un carattere rispettoso di ogni forma di espressione, nella realtà il ddl Zan finisce per imbavagliare tutte le associazioni che abbiano come finalità l’annuncio delle semplici verità fondate sulla legge naturale e sulla realtà del corpo biologico umano…» Da «Omofobia»: «Verso il totalitarismo?», Avvocatura in missione, iFamNews.

«Un mondo in mano a poche lobby che impongono il pensiero unico è un mondo illiberale, un mondo dove, in nome della libertà assoluta, si diventa schiavi di un potere nuovo…» Da Mons. Sanguineti definisce«pericoloso» il «Ddl Zan», iFamNews.

«Chi veglia con un libro in mano e chi gli ride in faccia. C’è un divario apparentemente insanabile tra le migliaia di persone che in tutta Italia sono scese in piazza per la campagna #RestiamoLiberi e chi si è organizzato per contestarle. Le veglie contro il Ddl Zan, promosse dalle Sentinelle in Piedi in 100 piazze italiane, sono state generalmente ignorate dai grandi quotidiani, oppure derubricate a piccole manifestazioni di “ultra-cattolici”…» Da Abbiamo analizzato le Sentinelle in Piedi. Ecco cosa abbiamo trovato, Giacomo Bertoni, iFamNews.

«Comunque, anche se volessimo chiedere una legge sulla misoginia, la chiederemmo noi. Non serve che mettano la parola misoginia nel loro testo in un secondo momento, quando scoppiano le polemiche, per poi dire che questa legge è anche per noi. Non è cosi: basta vedere cosa succede in Inghilterra, o negli Stati Uniti, dove le donne non posso più parlare, dove persone sono state licenziate semplicemente per aver detto che le donne partoriscono, dove non si può più dire “donne incinte” ma solo “persone incinte”…» Da Sargentini sommersa di critiche per aver criticato il ddl Zan: «Non si può parlare», Giulia Tanel, Il Timone.

«Una rete di associazioni femministe, tra cui il movimento “Se non ora quando”, critica il ddl Zan. Sotto accusa l'espressione identità di genere…» Da Omofobia, polemiche sulla legge. Le femministe: «No all'identità di genere, danneggia i diritti delle donne», Maria Lombardi, Il Messaggero.

«Ci troviamo, così, di fronte a una pretesa etica proiettata sul popolo attraverso una voluta norma penale dello Stato, che, se approvata, cambierebbe la natura democratica dello stesso e condizionerebbe in modo inaccettabile la libertà di pensiero, di credo e di cultura di ogni cittadino. Si tratta di una pretesa inedita per la storia della nostra Repubblica a impianto liberale. Conosciuta, invece, da altri regimi nella storia…» Da Omotransfobia. 57 associazioni ai parlamentari: urge cambiare strumento normativo, Avvenire.

«L’azione di lobby che godono di forti appoggi nel mondo dell’informazione e della comunicazione discrimina oggi il pensiero espresso dalla maggioranza della gente. Ci faranno credere, per riprendere una suggestione famosa dello scrittore inglese Gilbert K. Chesterton (1874-1936), che chi vede l’erba verde ha una visione distorta delle cose e deve quindi correggerla…» Da Omofobia, il pensiero non omologato diventa fake news, Giacomo Bertoni intervista Monica Mondo, iFamNews.


(Image by Bill Kasman from Pixabay)

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