Visualizzazione post con etichetta gmg. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta gmg. Mostra tutti i post

lunedì 4 febbraio 2019

GMG: verso Lisbona 2022

«(…) Forse a voi non verrà chiesto il sangue, ma la fedeltà a Cristo certamente sì! Una fedeltà da vivere nelle situazioni di ogni giorno: penso ai fidanzati ed alla difficoltà di vivere, entro il mondo di oggi, la purezza nell'attesa del matrimonio. Penso alle giovani coppie e alle prove a cui è esposto il loro impegno di reciproca fedeltà. Penso ai rapporti tra amici e alla tentazione della slealtà che può insinuarsi tra loro. Penso anche a chi ha intrapreso un cammino di speciale consacrazione ed alla fatica che deve a volte affrontare per perseverare nella dedizione a Dio e ai fratelli. 

Penso ancora a chi vuol vivere rapporti di solidarietà e di amore in un mondo dove sembra valere soltanto la logica del profitto e dell'interesse personale o di gruppo. Penso altresì a chi opera per la pace e vede nascere e svilupparsi in varie parti del mondo nuovi focolai di guerra; penso a chi opera per la libertà dell'uomo e lo vede ancora schiavo di se stesso e degli altri; penso a chi lotta per far amare e rispettare la vita umana e deve assistere a frequenti attentati contro di essa, contro il rispetto ad essa dovuto.


Cari giovani, è difficile credere in un mondo così? Nel Duemila è difficile credere? Sì! E' difficile. Non è il caso di nasconderlo. E' difficile, ma con l'aiuto della grazia è possibile, come Gesù spiegò a Pietro: "Né la carne né il sangue te l'hanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei cieli" (Mt 16,17). Questa sera vi consegnerò il Vangelo. E' il dono che il Papa vi lascia in questa veglia indimenticabile. La parola contenuta in esso è la parola di Gesù. Se l'ascolterete nel silenzio, nella preghiera, facendovi aiutare a comprenderla per la vostra vita dal consiglio saggio dei vostri sacerdoti ed educatori, allora incontrerete Cristo e lo seguirete, impegnando giorno dopo giorno la vita per Lui!

In realtà, è Gesù che cercate quando sognate la felicità; è Lui che vi aspetta quando niente vi soddisfa di quello che trovate; è Lui la bellezza che tanto vi attrae; è Lui che vi provoca con quella sete di radicalità che non vi permette di adattarvi al compromesso; è Lui che vi spinge a deporre le maschere che rendono falsa la vita; è Lui che vi legge nel cuore le decisioni più vere che altri vorrebbero soffocare. E' Gesù che suscita in voi il desiderio di fare della vostra vita qualcosa di grande, la volontà di seguire un ideale, il rifiuto di lasciarvi inghiottire dalla mediocrità, il coraggio di impegnarvi con umiltà e perseveranza per migliorare voi stessi e la società, rendendola più umana e fraterna. 

lunedì 1 agosto 2016

Gmg Cracovia 2016. Diario di viaggio

Eccomi di ritorno nella mia amata (e calda, tanto calda) Pavia. Arrivo da Albavilla, perché ho avuto il piacere di seguire e raccontare la Giornata Mondiale della Gioventù 2016 per Radio Mater
Impossibile descrivere le emozioni provate in questi giorni, giorni di attese e sorprese, di speranze e di “riossigenazione spirituale”.

La statua della Madonna a Radio Mater, Albavilla

Grazie a don Mario Galbiati per… I “grazie” a don Mario sarebbero troppi, mi limito ad uno: grazie per l’entusiasmo con il quale ha accolto questo progetto, entusiasmo che ha fatto suo e con il quale ha contagiato tutti i radioascoltatori. Il palinsesto di Radio Mater ha guardato ogni giorno a Cracovia con dirette, approfondimenti, aggiornamenti e news! 
Grazie a Mario e Giovanna. Ti guardi attorno in ricerca di qualcosa? Eccoli, con la loro presenza serena e brillante. Infusioni di saggezza e coraggio! Grazie anche per i vostri spuntini, a volte quasi “forzati”, quando mi dimenticavo di mangiare. Dovete sapere che seguire Papa Francesco significa dimenticare gli orari del programma ufficiale e restare costantemente in modalità “dov’è il Papa?”.

Le pagine di Avvenire dedicate alla Giornata Mondiale della Gioventù

domenica 19 giugno 2016

La Chiesa sa ancora sognare?

Se provo a scavare tra i ricordi (non senza fatica visto che il mio abituale disordine appare prepotentemente anche nella memoria) trovo alcune parole ricorrenti: sogno, fantasia, utopia. Molti sogni, intesi non solo come frammenti in fuga da un mondo vorticoso e turbolento, l’inconscio, che durante la notte spalanca per poco le sue porte, liberandone alcuni. Ma anche come il motore silenzioso delle nostre azioni coscienti. Il mondo onirico è tangente al mondo reale: lo incrocia e lo supera in una corsa veloce verso un futuro che ricorda sempre il passato.

Mi si perdoni l’eccessiva semplificazione, ma nella mia mente la fantasia è presente come i mattoni, lo scalpello, la pala: come tutti gli attrezzi necessari per delineare i contorni di un progetto solo sognato e trasformarlo in un’utopia. Solo facendo rotta verso una meta utopica posso sperare di approdare in un paese sconosciuto e bellissimo. Sogno, fantasia, utopia: sono parole che appartengono a tutti (mi auguro). Forse, appartengono un poco di più a noi giovani


Nascono nell’adolescenza (ma anche prima), aiutati magari dai pomeriggi trascorsi in compagnia dei primi libri d’avventura, regolano il cuore su un ritmo fatto di attese, speranze e slanci (non si esclude la comparsa della tachicardia) e da quel momento niente è più come prima.

Queste tre parole sono come occhiali magici che permettono di guardare la realtà ma di vedere oltre, con speranza, con cuore aperto alle mille possibilità. Ecco, visto che parliamo di sogni, mi piacerebbe una Chiesa capace di sognare. Mi piacerebbe respirare nelle nostre chiese quel profumo d’infinito che ritrovo nelle pagine di don Tonino Bello, un prete capace di vedere il mondo con gli occhi della poesia.

Il mondo denigra ogni giorno di fronte a noi giovani la responsabilità, gli affetti duraturi, l’onestà, la ricerca della verità, la famiglia, la fede: tutto ciò che rappresenta le nostre radici, la stabilità e la sfera spirituale è rappresentato come noioso e retrogrado. Ma noi dobbiamo trovare le parole, i progetti, anche la poesia, per raccontarci che le vere avventure sono quelle che partono da progetti veri, duraturi. I viaggi più belli sono quelli pieni di senso! 

domenica 28 luglio 2013

Papa Francesco: da Rio i primi mattoni per costruire un mondo nuovo... Con i giovani!

Ho fatto un sogno: una spiaggia famosa, ritratta in mille cartoline. L’ho vista alla televisione. E’ una delle spiagge più belle del mondo, il tempio del sole e del divertimento più sfrenato. Guardando bene, strabuzzando gli occhi, mi rendo conto che c’è qualcosa di strano. I granelli di sabbia sono in realtà persone. Giovani. Milioni. Una folla, anzi, una comunità, che nessun cantante, nessuno scrittore, nessun attore potrebbe mai radunare da solo. Ma ecco un piccolo puntino bianco, illuminato da luci splendenti, che arriva con umiltà, bussando alla porta per entrare. E la spiaggia diventa un’onda di entusiasmo che tutto travolge ma non per distruggere, bensì per purificare, rinfrescare, dissetare. Sul palco, bianco e colorato allo stesso tempo, ecco vescovi da ogni parte del mondo che ballano, alzando le braccia verso un cielo che non è mai sembrato così vicino. Ma ancora il sogno non è finito. L’uomo vestito di bianco prende la parola, ed affida ai giovani un compito impossibile: costruire il futuro, non perdere la speranza, prendersi cura degli altri e del Creato.


(foto di corriere.it)