«Il giornale della Conferenza episcopale italiana difende “Cuties” di Netflix». Così titola la Catholic News Agency (CNA), una delle principali agenzie cattoliche al mondo. L’articolo, che è possibile leggere cliccando qui, riporta alcuni stralci della recensione scritta dal critico televisivo di Avvenire Andrea Fagioli, nella quale si legge: «Gli utenti che si sono indignati con Netflix lanciando una campagna di sabotaggio contro la piattaforma online per il film Mignonnes, conosciuto con il titolo internazionale Cuties, o non l’hanno visto o si sono limitati davvero alla locandina».
Fagioli fa riferimento alla grande mobilitazione nata in America in seguito alla programmazione del film sulla piattaforma, mobilitazione che ha portato alla raccolta di oltre 600mila firme e a migliaia di disdette dall’abbonamento a Netflix. Un vero e proprio terremoto che è costato alla società perdite per 9 miliardi di dollari.
“iFamNews” ha lanciato una campagna a livello mondiale per chiedere che Netflix cancelli subito dalla programmazione “Cuties”, invitando inoltre i lettori a disdire l’abbonamento, in quanto questo film non è il primo né l’unico contenuto discutibile realizzato dalla società. La raccolta firme è attiva in tutte e 7 le edizioni di “iFamNews”, e ha già raggiunto migliaia di lettori.
In risposta alla recensione di Andrea Fagioli, l’editoriale del direttore di “iFamNews” Marco Respinti, nel quale si legge: «Forse che occorra sciropparsi l’intera filmografia di Ilona Staller, rarità comprese, per capire che lì c’è qualcosa che non va?».
Se Avvenire difende Netflix, definendolo «un film duro ma educativo», “iFamNews” rilancia la grande campagna social per boicottare il colosso dell’intrattenimento. Scrive ancora Respinti: «C’è bisogno di iniettarsi eroina in un braccio per dire che la droga è guano? C’è bisogno di andare all’Inferno per dire che non è esattamente un bel posto? Dobbiamo proprio sperimentare tutto, tutto, tutto sulla nostra pelle prima di emettere un giudizio? Mi perdonino, lorsignori, ma questo è un sofisma, e i danni della cultura che lo ha partorito sono quotidianamente sotto gli occhi di tutti».
Come osserva CNA, il fronte del “no” a Netflix è variegato, e non si limita al mondo cattolico o conservatore: la pellicola ha fatto storcere il naso anche a critici cinematografici liberal e democratici. Difficile prevedere le prossime mosse di Netflix, che in un primo momento ha confermato la presenza di “Cuties” nella sua programmazione. Intanto, le firme contro la piattaforma continuano a crescere.
Link alla petizione “iFamNews” https://www.ifamnews.com/it/petition/no-a-netflix-/
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