Dopo l’onnipresente «Dobbiamo difendere la democrazia dal fascismo», spetta a Giorgio Gori firmare la perla definitiva: «Guardo e riguardo queste persone sfilare. Chi sono? Proletari, mi verrebbe da dire – scrive su Twitter il sindaco di Bergamo, commentando l’assalto a Capitol Hill –. Poveracci poco istruiti, marginali, facilmente manipolabili, junk food e fake news, marionette nelle mani di uno sciagurato li ha usati per il suo potere. È così che si diventa fascisti?».
Nuove parole che si gettano nel mare delle analisi preconfezionate, surgelate, passate qualche minuto nel microonde e offerte al cittadino che, quando va bene, si sente smarrito come il casalingo di Voghera a Mumbai. Ebbene, di queste analisi possiamo anche fare a meno. Non per quella inestirpabile vena di classismo che in qualche modo le dota anche di un certo fascino, seppur decadente, quanto perché non aiutano a comprendere la realtà.