L’assalto alle farmacie in
cerca di integratori di vitamina C, le lunghe code fuori dai supermercati per
il timore di una improvvisa chiusura, i feroci dibattiti sui social tra
sostenitori del lockdown e contrari alle limitazioni imposte da Regioni e
Governo. Sono solo alcune delle immagini che rimangono oggi, mentre il Covid-19
sembra allentare la sua presa, almeno sull’Italia.
Accanto alla pandemia
causata dal virus, il belpaese si è trovato ad affrontarne un’altra,
altrettanto invisibile e altrettanto globale: l’infodemia. Il neologismo è
stato coniato per indicare la grande sete di informazioni che ha caratterizzato
in modo particolare i mesi della Fase 1 quando, con l’Italia intera dichiarata
zona rossa, si è registrato un vero e proprio boom di clic ai siti dei giornali
e un significativo aumento dei dati Auditel.
Secondo Primacomunicazione.it, durante il lockdown alcuni quotidiani hanno visto un incremento di visite ai loro siti pari al 30%. Ma con quali risultati?
Secondo Primacomunicazione.it, durante il lockdown alcuni quotidiani hanno visto un incremento di visite ai loro siti pari al 30%. Ma con quali risultati?