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sabato 6 gennaio 2018

Avvento: la Chiesa e i giovani

C’è un’attesa da riscoprire, c’è un percorso da riprogrammare, c’è un orizzonte da raggiungere. Non sono “patacche” le obiezioni alla quotidianità emerse nel percorso di preparazione al Natale proposto ai giovani dalla diocesi. Due i momenti: gli esercizi spirituali in preparazione all’Avvento prima, la messa di Avvento per il mondo dell’università poi. 
Il primo passo, come ha spiegato perfettamente padre Maurizio Botta, è accettare la nostra condizione di disadattati: «La cultura contemporanea, profondamente intrisa di ateismo materialista, ci racconta che ogni sforzo di bene è inutile, che siamo tutti numeri in un interminabile processo produttivo, che dopo la vita è finito tutto, stop, zero. La fatica del reale è troppa, la vita a volte è troppo pesante, difficile, ingiusta. Infinitamente triste. Ma noi siamo dei disadattati». La nostra insoddisfazione è così grande che “meno dell’infinito tutto ci annoia”, perché abbiamo tutti dentro, seppur a volte celata alla perfezione, una piccola scintilla di divino. È questa natura divina che rende il cuore dell’uomo profondamente umano, è grazie a questa scintilla che possiamo dirci fratelli e camminare insieme nel rispetto e nella pace. 

Esercizi spirituali di Natale per i giovani con il vescovo Corrado Sanguineti

giovedì 30 novembre 2017

Padre Maurizio Botta: "Sapete perché la vita non è felice?"

Siamo dei disadattati segnati da una insoddisfazione congenita. Possiamo negarlo tutte le volte che vogliamo, ma la nostra insoddisfazione è così grande che “meno dell’infinito tutto ci annoia”. La cultura contemporanea, profondamente intrisa di ateismo materialista, ci racconta che ogni sforzo di bene è inutile, che siamo tutti numeri in un interminabile processo produttivo, che dopo la vita è finito tutto, stop, zero. La fatica del reale è troppa, la vita a volte è troppo pesante, difficile, ingiusta. Infinitamente triste. Ma noi siamo dei disadattati. Padre Maurizio Botta ha scosso i giovani presenti ieri in Santa Maria del Carmine per gli esercizi spirituali in preparazione all’Avvento, voluti dal vescovo Corrado Sanguineti. Una scossa inedita, libera da facili etichette.

Esercizi spirituali di Avvento diocesi di Pavia

«C’è una parola che va tanto di moda e che io non sopporto più – ha spiegato padre Maurizio – è “Vangelo”. Vangelo significa “buona notizia”, ma non ha senso continuare a ripetere “ho una bella notizia” se non dici quale sia questa bella notizia. E di notizia veramente bella ce n’è una sola: Gesù Cristo, vero Dio e vero uomo, vive e regna». Oggi è facile dormire sonni tranquilli. Noi non stiamo attraversando il fascismo, il nazismo o una dittatura comunista: «Ma il potere, anche se cambia faccia, continua a schiacciare i più deboli. E oggi il potere non si presenta come un dittatore con il suo esercito, ma come un pensiero dominante. Un pensiero che occupa i mass media, la scuola, la politica. Un pensiero che dice attenzione, c’è un modo giusto e un modo non giusto di pensare. Se non la pensi come me, se vai contro il politicamente corretto, non sei credibile, non sei veritiero, sei un buffone».

Padre Maurizio Botta e gli esercizi spirituali