mercoledì 26 agosto 2015

Alla ricerca della verità... Con un libro!

Un gruppo di amici, legati da una profonda amicizia e pieni di curiosità e sogni, arriva a scoprire la potenza della menzogna e la forza straordinaria del dialogo.
Una storia molto originale nei personaggi e nello stile narrativo, piena di vitalità, fatta di colpi di scena e di felici intuizioni. Intrighi, sete di potere, prevaricazioni, ma anche e soprattutto amicizia, saggezza, rispetto per l’uomo e per l’ambiente, ricerca della verità. I giovani protagonisti dell’avventura sfidano il mondo degli adulti alla ricerca della verità, e trovano un aiuto inaspettato in una figura saggia e generosa, che l’autore dedica all’artista Milva.
Un genere “fantasy” particolarmente accattivante, che invoglia alla lettura e apre ad un futuro di speranza. 


Cerca "Un ponte tra le Valli" nella tua libreria di fiducia oppure su:

martedì 25 agosto 2015

"Io leggo locale" a... Ivrea!

In visita al Forte di Bard per la splendida mostra di Salgado ho scoperto "la Sentinella del Canavese", periodico fondato nel 1893 che oggi ha sede a Ivrea. Mi ha permesso di conoscere meglio un territorio splendido e ricco di arte e cultura. Purtroppo domenica apriva con una notizia molto triste.
Come procede il vostro leggere locale? Avete scoperto nuovi periodici locali durante le vostre vacanze? Postate le foto sulla pagina facebook dell’evento “#ioleggolocale”!


Salgado, "Genesi", al Forte di Bard



245 immagini straordinarie, dall’Amazzonia al Pantanal, dall’Africa all’Artico e all’Antartico… Nella magia del Forte di Bard… Genesi


Genesi è la ricerca del mondo delle origini, come ha preso forma, si è evoluto, è esistito per millenni prima che la vita moderna accelerasse i propri ritmi e iniziasse ad allontanarci dall’essenza della nostra natura. E’ un viaggio attraverso paesaggi terrestri e marini, alla scoperta di popolazioni e animali scampati all’abbraccio del mondo contemporaneo. La prova che il nostro pianeta include tuttora vaste regioni remote, dove la natura regna nel silenzio della sua magnificenza immacolata; autentiche meraviglie nei Poli, nelle foreste pluviali tropicali, nella vastità delle savane e dei deserti roventi, tra montagne coperte dai ghiacciai e nelle isole solitarie.” (Lélia Wanick Salgado)

venerdì 21 agosto 2015

Leggere per essere liberi

Negli ultimi tempi fatico a leggere i nostri quotidiani. Da sempre sono stato abituato a sfogliare ogni giorno queste pagine dal profumo intenso di mondo, eppure oggi non trovo più quel profumo, un po’ forte forse, ma vero. A leggere alcune interviste, alcuni commenti, ci si chiede: “Ma dov’è la verità? Dov’è la voce del giornalista che chiede conto di quanto viene detto? Dov’è il dato di realtà con il quale dovrebbe confrontarsi questo discorso?”

Spesso, troppo spesso, diviene riconoscibile un filo rosso che lega le strade percorse da alcuni rami dell’informazione. Un filo che porta verso il pensiero unico, dimenticando la sua vocazione originaria: raccontare la verità, rendere consapevoli, dare la libertà. Sì, perché non c’è libertà senza verità e consapevolezza. Non possiamo dirci liberi se le parole con le quali ci viene raccontato il mondo sono false, tendenziose, se sono distorte con noncuranza, travolgendo la realtà empirica con la forza della menzogna. E’ un gioco ingiusto e pericoloso, rafforzato dal “sentito dire”, dai virgolettati non citati, da tutto quel magma vorticoso che popola i social network. E’ il gioco del telefono senza fili, solo che qui si gioca con la realtà, e alla fine del gioco siamo spesso guidati da giocatori invisibili.

Ai bambini racconto questo pericolo facendomi aiutare dalla magia delle favole in “Gino e la Vecchia Consigliera”: chi racconta le bugie non si presenta con la scritta “bugiardo” sulla fronte, anzi, appare come la fonte migliore della verità! 
Quindi leggiamo variando le nostre fonti, leggiamo tanto, anche locale, perché ciò che accade nella nostra comunità è lo specchio di ciò che accade nei piani più alti dei palazzi di potere. Che non sono più, e da molto, solo quelli della politica.

mercoledì 19 agosto 2015

Un piccolo regalo per chi legge locale


A novembre, quando si chiuderà #ioleggolocale, tra tutte le foto inviate ne verrà estratta una. Al vincitore o alla vincitrice verrà inviata una copia in omaggio dell’ultimo libro di Giacomo: “Un ponte tra le Valli”.
C’è tempo fino al 1 novembre 2015 per partecipare: basta scattare una fotografia al proprio giornale locale preferito, e pubblicarla sulla pagina dell’evento #ioleggolocale o sulla pagina facebook “Il parco di Giacomo”, raccontandoci qualcosa del giornale. A sostenere la stampa locale… Si vince!

martedì 11 agosto 2015

E se davvero fosse meglio obbedire?

Obbedire è meglio. Le regole della compagnia dell’agnello.” Obbedire è meglio? Oggi? Con l’infinita gamma di possibilità di scelta nella quale possiamo spaziare? Ogni giorno, volendo, possiamo inventarci un nuovo “io”. Possiamo lasciarci guidare dalle emozioni, dal “cogli l’attimo”, dal “lascia tutto e cambia vita”, e saremmo forse anche guardati con ammirazione, perché tutto ormai spinge verso questa rappresentazione dell’uomo. Una sorta di umanesimo deviato, che rischia di arricciarsi su se stesso come un filo del telefono che finisce col diventare troppo corto, e quando alzi la cornetta ti ritrovi sulla guancia la tastiera. Perché scrivere nel 2015 che obbedire è meglio? Va bene, sarò sincero, oltre alla stima che ho per Costanza Miriano, giornalista brillante e coraggiosa, ho acquistato il libro per il sottotitolo. Chi ha amato la compagnia dell’anello non può restare indifferente.

Però la riflessione iniziata prima è vera, ed è nata proprio ieri notte (se Costanza Miriano scrive di notte, io leggo di notte, unico momento che rimane libero per la lettura di libri di piacere), nelle  ore in cui ho divorato il libro. Se davvero, a fronte di questa propaganda individualistico-emozionale, noi scegliessimo di obbedire? Ma non alle nostre emozioni, perché spesso le nostre emozioni sono plasmate da altri, ispirate da un miraggio, a volte addirittura ideologizzate. A fronte dei tanti “se fossi andato…”, “se quella sera avessi fatto…”, “se non avessi perso quel numero…”, dobbiamo alzarci e dire no. No a questo passato delle possibilità perse che sembrano aspettare solo noi. Noi siamo qui, ora. Schiacciati da mille paure e difficoltà. Ma forse la ricetta giusta per superarle è obbedire a ciò che siamo realmente. 

Il nuovo libro della giornalista, scrittrice e blogger Costanza Miriano

sabato 8 agosto 2015

"Io leggo locale" a... Bolzano!

Ecco la foto e il messaggio che ci ha inviato Cristina Hueller per “Io leggo locale”!


<<Ciao a tutti! Vivo in val di Non, ma sono nata a Bolzano e per non perdere i contatti con la mia terra d'origine, compero e leggo l'Alto Adige, quotidiano in lingua italiana della provincia di Bolzano. Nato nel 1945, da settant'anni pubblica notizie di carattere locale, nazionale ed internazionale . Come molti di voi sapranno, nella mia provincia di nascita, ci sono tre gruppi etnici: italiano, tedescoe ladino. Abbiamo quindi anche un quotidiano in lingua tedesca : il " Dolomiten".>> 

E voi, quale giornale locale leggete? A quale siete più affezionati? Raccontatecelo!

giovedì 30 luglio 2015

#ioleggolocale

Perché “Leggiamo il locale per comprendere l’universale”? Perché nella stampa locale c’è il passato, il presente, il futuro. E perché proprio “universale”? Perché “universale”, dal greco kathólou, indica la ricerca dell’essenza che appartiene a tutte le cose: un legame profondo, fondamentale per la conoscenza ma anche per la società.

La crisi iniziata nel 2008 ha colpito molto duramente l’editoria: come un grande cuore pulsante ma affaticato è arrivato meno ossigeno a librerie, edicole, biblioteche, distributori, tipografi... Chi si è trovato più indifeso sono stati senza dubbio gli editori indipendenti e i giornali locali, penalizzati anche da una distribuzione meno ampia e capillare. Eppure l’importanza della stampa locale è tutt’altro che trascurabile. E non solo da un punto di vista economico. La stampa locale parte dal passato, racconta infatti la terra nella quale affondano le nostre radici, passa dal presente, aggiornando e vigilando su ciò che accade sul territorio, e fa rotta verso il futuro, nutrendo la consapevolezza di piccoli e grandi. La mia esperienza è fortemente legata al settimanale diocesano “il Ticino”, con il quale ho iniziato la mia avventura di autore. Il mio ultimo articolo risale all’aprile 2014, ma il legame continua da abbonato. E’ un piacere trovare nella cassetta delle lettere ogni settimana un binocolo di carta: ogni pagina è un’angolazione diversa sulla mia città, per scoprire problemi e belle notizie.


E’ vero, il mondo corre sempre più veloce. Globalizzato, multiculturale, un intreccio di storie e lingue diverse. Ma anche un vortice di interessi, lobby, poteri e decisioni non sempre chiari o positivi. Beh, il mondo corre? Corri anche tu! No, io non voglio correre. Io voglio fermarmi, almeno un po’, dare un po’ d’acqua alle mie radici, per non essere sbalzato via da questa trottola che a volte pare impazzita. La stampa locale può essere anche questo: una piccola bussola di carta per affrontare il turbinio della vita sociale e lavorativa. Forse non possiamo intervenire direttamente sulle decisioni dei grandi, ma possiamo essere attenti a ciò che viene deciso, consapevoli delle scelte fatte e di chi le ha fatte, capaci quindi di scegliere da che parte andare. Partiamo dal piccolo, dalla nostra città. Sostenere la stampa locale significa dare ossigeno anche e soprattutto alla propria mente. 

Vuoi partecipare a “Leggiamo il locale per comprendere l’universale”? Fai una foto al tuo giornale locale, postala sulla pagina facebook “Il parco di Giacomo” con l’hashtag #ioleggolocale e racconta qualcosa del tuo leggere locale… Puoi anche inviare in messaggio privato le foto a “Il parco di Giacomo”: le più belle verranno pubblicate sulla pagina e sul blog! 

martedì 28 luglio 2015

Leggiamo il locale per comprendere l'universale


Un attento reportage sulla viabilità a Pavia: quali risultati sta dando la pedonalizzazione di Corso Carlo Alberto (p.4)? Il degrado del Cimitero: forse qualcosa si muove (p.7)? Piazza Duomo: in cosa si sta trasformando il “salotto buono” della nostra città (p.6)? Il Lago Maggiore continua a scendere: quali errori e quali proposte (p.5)? E poi uno speciale sul Giubileo straordinario: la misericordia, filo comune di tanti santuari italiani (p. 13), le nuove interessanti iniziative della biblioteca Bonetta (p.10), e tanti altri articoli su ciò che accade nella nostra città… Leggiamo il locale per comprendere l’universale… In tutte le edicole e parrocchie della diocesi di Pavia…

mercoledì 15 luglio 2015

Libri in saldo


Dal 13 al 31 luglio nella libreria virtuale di EdiGio' c'è una collana speciale: L'AcchiappaLibro! Cos'ha di speciale? 50 titoli in promozione con prezzi che vanno da 1,50 euro a... 0,50!

lunedì 6 luglio 2015

Distrutta l'installazione a ricordo della Torre Civica


E’ vero, non amavo l’installazione posta sui resti della Torre Civica, accanto al Duomo. Ma vederla ora distrutta dai vandali mi ferisce profondamente. Chi per mesi e mesi ha giocato, lanciato pietre, imbrattato e sporcato quella piccola porzione di terreno, ha in realtà cercato di cancellare un pezzo della nostra storia pavese. In quel luogo, il 17 marzo 1989, hanno perso la vita Giuseppina Comaschi, l'edicolante di Piazza Duomo, l'albergatore Giulio Fontana, Adriana Uggetti, 18 anni, e Barbara Cassani, 17 anni, due ragazze di San Genesio. Il rispetto per quel monumento è anche rispetto per le vittime della tragedia. Senza la consapevolezza del nostro passato non possiamo costruire nulla di buono. (foto di Elia Belli per "il Ticino")

sabato 4 luglio 2015

Siamo fatti della stessa sostanza...


Dopo un esame costato sette camicie, mi concedo una passeggiata nello splendido chiostro di Filosofia… Il “mio” chiostro, nel quale ho conosciuto nuovi amici, ho discusso di cose importanti e scherzato di cose più sciocche… E’ semideserto: lezioni terminate, professori in giro per il mondo impegnati in convegni o chiusi nelle loro case, concentrati nella stesura di nuovi saggi… Pochi ragazzi in giro: alcuni ripassano, alcuni leggono… Ma c’è qualcuno che lavora h24, qualcuno che è “deferizzato”… I dottorandi! Siamo tutti con voi...