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mercoledì 23 novembre 2016

"il Ticino": custode e sentinella di Pavia

<<In questo grande giorno di festa, mi piacerebbe fare alcune domande a “il Ticino”. Sedermi accanto a lui, sui gradini del Duomo, in una mattina soleggiata ma cristallizzata da una leggera nebbiolina fredda, pungente. Pavese insomma. E qui, mentre la quotidianità scorre, ascoltare le storie più affascinanti che sono state impresse sulle sue pagine. Ce ne sono tantissime che io ancora non conosco!
Caro Ticino, che da più di un secolo sei testimone, custode e sentinella degli avvenimenti della nostra Pavia, hai avvertito anche tu il rombo tremendo della nostra torre civica che crollava? Hai sofferto con noi per la chiusura del Duomo? Dove hai trovato il coraggio, nei momenti più difficili della guerra, di arrivare comunque in edicola, seppur con le pagine bianche? Hai tremato anche tu quando il ponte è stato bombardato? E quanti avvenimenti storici per la nostra Chiesa pavese hai raccontato! Due Papi hanno visitato la città dalle cento torri e dalle centotrentacinque chiese, la nostra splendida Pavia, che anche sulle tue pagine è stata descritta e amata in modo speciale da Mons. Cesare Angelini, cantore della bellezza pavese. 

Articolo di Giacomo Bertoni sui 125 anni del settimanale "il Ticino"

mercoledì 19 agosto 2015

Un piccolo regalo per chi legge locale


A novembre, quando si chiuderà #ioleggolocale, tra tutte le foto inviate ne verrà estratta una. Al vincitore o alla vincitrice verrà inviata una copia in omaggio dell’ultimo libro di Giacomo: “Un ponte tra le Valli”.
C’è tempo fino al 1 novembre 2015 per partecipare: basta scattare una fotografia al proprio giornale locale preferito, e pubblicarla sulla pagina dell’evento #ioleggolocale o sulla pagina facebook “Il parco di Giacomo”, raccontandoci qualcosa del giornale. A sostenere la stampa locale… Si vince!

giovedì 30 luglio 2015

#ioleggolocale

Perché “Leggiamo il locale per comprendere l’universale”? Perché nella stampa locale c’è il passato, il presente, il futuro. E perché proprio “universale”? Perché “universale”, dal greco kathólou, indica la ricerca dell’essenza che appartiene a tutte le cose: un legame profondo, fondamentale per la conoscenza ma anche per la società.

La crisi iniziata nel 2008 ha colpito molto duramente l’editoria: come un grande cuore pulsante ma affaticato è arrivato meno ossigeno a librerie, edicole, biblioteche, distributori, tipografi... Chi si è trovato più indifeso sono stati senza dubbio gli editori indipendenti e i giornali locali, penalizzati anche da una distribuzione meno ampia e capillare. Eppure l’importanza della stampa locale è tutt’altro che trascurabile. E non solo da un punto di vista economico. La stampa locale parte dal passato, racconta infatti la terra nella quale affondano le nostre radici, passa dal presente, aggiornando e vigilando su ciò che accade sul territorio, e fa rotta verso il futuro, nutrendo la consapevolezza di piccoli e grandi. La mia esperienza è fortemente legata al settimanale diocesano “il Ticino”, con il quale ho iniziato la mia avventura di autore. Il mio ultimo articolo risale all’aprile 2014, ma il legame continua da abbonato. E’ un piacere trovare nella cassetta delle lettere ogni settimana un binocolo di carta: ogni pagina è un’angolazione diversa sulla mia città, per scoprire problemi e belle notizie.


E’ vero, il mondo corre sempre più veloce. Globalizzato, multiculturale, un intreccio di storie e lingue diverse. Ma anche un vortice di interessi, lobby, poteri e decisioni non sempre chiari o positivi. Beh, il mondo corre? Corri anche tu! No, io non voglio correre. Io voglio fermarmi, almeno un po’, dare un po’ d’acqua alle mie radici, per non essere sbalzato via da questa trottola che a volte pare impazzita. La stampa locale può essere anche questo: una piccola bussola di carta per affrontare il turbinio della vita sociale e lavorativa. Forse non possiamo intervenire direttamente sulle decisioni dei grandi, ma possiamo essere attenti a ciò che viene deciso, consapevoli delle scelte fatte e di chi le ha fatte, capaci quindi di scegliere da che parte andare. Partiamo dal piccolo, dalla nostra città. Sostenere la stampa locale significa dare ossigeno anche e soprattutto alla propria mente. 

Vuoi partecipare a “Leggiamo il locale per comprendere l’universale”? Fai una foto al tuo giornale locale, postala sulla pagina facebook “Il parco di Giacomo” con l’hashtag #ioleggolocale e racconta qualcosa del tuo leggere locale… Puoi anche inviare in messaggio privato le foto a “Il parco di Giacomo”: le più belle verranno pubblicate sulla pagina e sul blog!