venerdì 12 giugno 2020

L’Italia non ha bisogno del Ddl Zan

Si allarga il fronte del “no” al Ddl Zan contro l’omo-transfobia. In campo scende anche la Chiesa: ieri la Conferenza Episcopale Italiana, attraverso una nota, ha espresso preoccupazione per le possibili «derive liberticide» che potrebbero verificarsi se questo disegno diventasse legge. 

A questo allarme ha subito risposto la senatrice Pd Monica Cirinnà con un tweet, nel quale si legge: «Il discorso è semplicissimo: discriminazione e violenza non sono opinioni protette dall’articolo 21 della Costituzione. Di una legge che tuteli la comunità #LGBT+ e tutte le persone dai crimini d’odio c’è molto bisogno. Si approvi in fretta la legge contro #omofobia, con coraggio». 

Articolo sul Ddl Zan contro l'omotransfobia cosa cambia

Ma chi traccia il confine, un tempo ovvio, oggi nebuloso, tra opinione e discriminazione? E, soprattutto, chi controlla i controllori? Per Tempi, la proposta di una via alternativa al Ddl Zan: tornare persone. 

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