giovedì 27 febbraio 2020

Milano riparte: qual è la decisione giusta?

Immagine con la piazza e il duomo di Milano

Milano riparte, i bar riaprono, forse si torna anche a scuola. Qual è la decisione giusta? In Giappone si preparano a fronteggiare un’epidemia dalle proporzioni spaventose, con il premier Shinzo Abe che ha ordinato la chiusura di tutte le scuole del Paese. Una donna giapponese da poco guarita dal coronavirus si è ammalata una seconda volta: può accadere anche questo? Il virus, con l’aumento dei contagi, potrebbe anche mutare, magari diventando più aggressivo? Sentiamo spesso ripetere “solo il 15% dei pazienti ha complicanze respiratorie serie”, ma il 15% di quale cifra? Oggi siamo arrivati a 650 pazienti positivi in tutta Italia, nonostante le ordinanze rigide che comprendono anche la celebrazione delle messe a porte chiuse. Intanto però ci sono piccole e medie aziende in affanno, che rischiano di perdere ordini. Ci sono liberi professionisti bloccati, e ogni giorno di lavoro perso per loro significa zero guadagni e incertezza sui guadagni futuri. Cosa succede al Paese se le aziende si fermano? Molte aziende e molte partite iva arrivano da mesi, da anni difficili. Non possono permettersi lunghi stop. Il coronavirus si diffonde con energia instancabile, ed è in grado di mettere in seria difficoltà soprattutto i più anziani, le persone fragili, chi già sta lottando con altre patologie. La salute, le imprese, le persone, i posti di lavoro. Qual è la decisione giusta?

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