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martedì 24 settembre 2019

2 ottobre: Santi Angeli Custodi

«L’angelo custode non è solamente barriera, diga, baluardo, ma è anche molla, impulso, luce. La sua missione non si limita ad allontanare dal male fisico e morale, ma si svolge soprattutto nel portare al bene». (da Georges Huber, “Un angelo ti cammina accanto”, Carroccio edizioni) 

«Ma quanto è buono Gesù! Appena Lui va via, mi lascia l’angelo custode che con la sua continua carità, vicinanza e pazienza mi assiste». (Santa Gemma Galgani) 

Quadro di Filippo Lippi sugli Angeli Custodi

«Quando l’anima è unita agli angeli, prova come un accrescimento delle sue facoltà. L’astronomo che avvicina gli occhi a un telescopio scopre orizzonti che la potenza della sua vista naturale non potrebbe mai raggiungere. L’effetto prodotto nell’anima è pressappoco analogo quando, per il contatto spirituale che la unisce all’angelo, essa prova una subitanea estensione dell’intelligenza e dell’amore. È un mistero che non saprei spiegare, ma ho provato la cosa come l’ho detta». (Lucie-Cristine, mistica francese, dal suo diario spirituale) 

«La familiarità con gli angeli dà un sentimento di sicurezza. I nostri compagni invisibili ci comunicano qualche cosa che attingono direttamente da Dio». (Papa Pio XII) 

venerdì 30 marzo 2018

Oriana Fallaci e la libertà d'espressione

«Nei regimi assolutisti o dittatoriali, spiega Tocqueville, il dispotismo colpisce grossolanamente il corpo. Lo incatena, lo sevizia, lo sopprime con gli arresti e le torture, le prigioni e le Inquisizioni. Con le decapitazioni, le impiccagioni, le fucilazioni, le lapidazioni. E così facendo ignora l’anima che intatta può levarsi sulle carni martoriate, trasformare la vittima in eroe. Nei regimi inertemente democratici, al contrario, il dispotismo ignora il corpo e si accanisce sull’anima. Perché è l’anima che vuole incatenare, seviziare, sopprimere. Alla vittima, infatti, non dice: “O la pensi come me o muori”. Dice: “Scegli. Sei libero di non pensare o di pensarla come me. E se la penserai in maniera diversa da me, io non ti punirò con gli autodafé. Il tuo corpo non lo toccherò, i tuoi beni non li confischerò, i tuoi diritti politici non li lederò. Potrai addirittura votare. Ma non potrai essere votato perché io sosterrò che sei un essere impuro, un pazzo o un delinquente. Ti condannerò alla morte civile, ti renderò un fuorilegge, e la gente non ti ascolterà. Anzi, per non essere a loro volta puniti coloro che la pensano come te ti abbandoneranno”.

Poi aggiunge che nelle democrazie inanimate, nei regimi inertemente democratici, tutto si può dire fuorché la verità. Tutto si può esprimere, tutto si può diffondere, fuorché il pensiero che denuncia la verità. Perché la verità mette con le spalle al muro. Fa paura. I più cedono alla paura e, per paura, intorno al pensiero che denuncia la verità tracciano un cerchio invalicabile. Un’invisibile ma insormontabile barriera all’interno della quale si può soltanto tacere o unirsi al coro. Se lo scrittore scavalca quel cerchio, supera quella barriera, il castigo scatta alla velocità della luce. Peggio: a farlo scattare sono proprio coloro che in segreto la pensano come lui ma che per prudenza si guardano bene dal contestare chi lo anatemizza e lo scomunica. Infatti per un po’ tergiversano, danno un colpo al cerchio ed uno alla botte. Poi tacciono e terrorizzati dal rischio che anche quell’ambiguità comporta s’allontanano in punta di piedi, abbandonano il reo alla sua sorte. (…)

Il libro di Oriana Fallaci con La rabbia e l'orgoglio e La forza della ragione

giovedì 30 marzo 2017

Diario di viaggio: Papa Francesco a Milano

Diario della visita di Papa Francesco a Milano e alle terre lombarde di sabato 25 marzo 2017. Visita seguita come inviato, accreditato in Piazza Duomo e allo stadio San Siro, per Radio Mater e la Provincia Pavese


“(…) Dobbiamo piuttosto temere una fede senza sfide, una fede che si ritiene completa, tutta completa: non ho bisogno di altre cose, tutto fatto. Questa fede è tanto annacquata che non serve. Questo dobbiamo temere. E si ritiene completa come se tutto fosse stato detto e realizzato. Le sfide ci aiutano a far sì che la nostra fede non diventi ideologica. Ci sono i pericoli delle ideologie, sempre. Le ideologie crescono, germogliano e crescono quando uno crede di avere la fede completa, e diventa ideologia. Le sfide ci salvano da un pensiero chiuso e definito e ci aprono a una comprensione più ampia del dato rivelato. (…)” 

La libreria Mondadori di piazza duomo saluta papa Francesco

“(…) La Tradizione ecclesiale ha una grande esperienza di come “gestire” il molteplice all’interno della sua storia e della sua vita. Abbiamo visto e vediamo di tutto: abbiamo visto e vediamo molte ricchezze e molti orrori ed errori. E qui abbiamo una buona chiave che ci aiuta a leggere il mondo contemporaneo. Senza condannarlo e senza santificarlo. Riconoscendo gli aspetti luminosi e gli aspetti oscuri. Come pure aiutandoci a discernere gli eccessi di uniformità o di relativismo: due tendenze che cercano di cancellare l’unità delle differenze, l’interdipendenza. (…)” 

Il duomo di Milano e la visita di papa Francesco

giovedì 4 agosto 2016

Pillole di Gmg

Si è conclusa da poco la 31° Giornata Mondiale della Gioventù, che ha richiamato i giovani di tutto il mondo a Cracovia. 
La Gmg è la festa della Chiesa giovane, è un momento di “riossigenazione spirituale”, come l’ha definita Papa Francesco, ma è anche un cammino che inizia a Cracovia e prosegue poi nelle diocesi e nelle città di ciascuno di noi. 
Dal 31 luglio 2016 fino all’estate del 2019: questo il tempo che abbiamo per irradiare nel mondo la luce incontrata in Polonia.
Ci saranno momenti nei quali l’energia mancherà... Ecco allora alcune “Pillole di Gmg”: citazioni raccolte durante questa settimana di gioia e incontro, settimana che ho avuto il piacere di seguire per Radio Mater. Sono parole pronunciate a Cracovia o richiamate dal passato, che hanno tratteggiato i contorni di questa indimenticabile Giornata Mondiale della Gioventù. 
Ti senti spento? Una “Pillola di Gmg” al giorno toglie la “divano-felicità” di torno!
(Attenzione, le "Pillole di Gmg" non sono da intendersi come sostituti di una vita spirituale sana ed equilibrata!)


giovedì 14 gennaio 2016

La bellezza salverà il mondo

In questi giorni su Facebook circolano video ed immagini che raccontano violenza, guerre, soprusi ed ingiustizie. L’uomo sembra accanirsi su tutto ciò che è bello, su ciò che è vero, come a voler dominare la realtà con la propria piccola forza. A farne le spese? Le donne, gli anziani, i bambini. La vita, la saggezza, il futuro. Mi piacerebbe opporre a queste immagini un fiume di parole, perché le parole sono arte e cultura, sono fede, sono verità. E solo con queste belle speranze possiamo curare le ferite dell’uomo. “La bellezza salverà il mondo” (Fëdor M. Dostoevskij). Diffondiamola.

Sant'Anna, la Vergine e il Bambino con l'agnellino