Visualizzazione post con etichetta devozione. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta devozione. Mostra tutti i post

giovedì 31 ottobre 2019

2 novembre: quando l'assenza si fa presenza

L’assenza è un macigno. Quando muore una persona cara si crea un piccolo strappo nel cuore, mentre sul petto si appoggia un grande peso, spesso superiore alle nostre forze. A volte, proprio insostenibile. Siamo schiacciati dalla perdita e a nulla servono le frasi “vedrai, col tempo…”. No, il tempo non cura nulla, il tempo anestetizza i sintomi, ma lo strappo nel cuore rimane aperto, vivo.

Da quella ferita è possibile vedere il ribollire della nostra coscienza, strapazzata dai rimorsi e dai rimpianti. Per quel giorno che non sono stato abbastanza presente, per quella sera che mi è scappata una parola cattiva che non pensavo, per tutto quello che avrei potuto fare e non ho fatto. Non ho fatto in tempo, perché il tempo all’improvviso ha iniziato a correre, molto più veloce del solito, e “sorella morte” ti ha portato via. Non sono riuscito a vederla, non sono riuscito a fermarla, non ho potuto tenerla fuori dalla tua stanza. Non sono arrivato in tempo.

È con questo carico di pensieri che si passa davanti al cimitero, e spesso è proprio questo carico di pensieri che blocca, che ci impedisce di entrarvi. 

Scultura con due innamorati posta su una tomba nel cimitero delle Porte Sante, basilica di San Miniato al Monte, Firenze

sabato 12 ottobre 2019

Sant'Alessandro Sauli, come un gelso piantato nel mare

Come un gelso che cresce piantato in mezzo al mare, come il miracolo di una vita che fiorisce anche nei luoghi più inospitali. È risuonata più volte in cattedrale questa immagine durante la messa per la festa di sant’Alessandro Sauli: «Gesù è capace di far fiorire una vita dove noi non siamo neanche capaci di immaginare – ha spiegato don Luigi Pedrini, vicario generale della diocesi di Pavia –. E il primo miracolo che scopriamo ripercorrendo la storia di sant’Alessandro è proprio la sua vita, la vita di un giovane aristocratico che, conquistato da Cristo, si spoglia di tutti i privilegi che gli avrebbero garantito una vita sicura, comoda, agiata, per mettersi a servizio dei fratelli». 

L'altare di sant'Alessandro Sauli nel duomo di Pavia

martedì 24 settembre 2019

2 ottobre: Santi Angeli Custodi

«L’angelo custode non è solamente barriera, diga, baluardo, ma è anche molla, impulso, luce. La sua missione non si limita ad allontanare dal male fisico e morale, ma si svolge soprattutto nel portare al bene». (da Georges Huber, “Un angelo ti cammina accanto”, Carroccio edizioni) 

«Ma quanto è buono Gesù! Appena Lui va via, mi lascia l’angelo custode che con la sua continua carità, vicinanza e pazienza mi assiste». (Santa Gemma Galgani) 

Quadro di Filippo Lippi sugli Angeli Custodi

«Quando l’anima è unita agli angeli, prova come un accrescimento delle sue facoltà. L’astronomo che avvicina gli occhi a un telescopio scopre orizzonti che la potenza della sua vista naturale non potrebbe mai raggiungere. L’effetto prodotto nell’anima è pressappoco analogo quando, per il contatto spirituale che la unisce all’angelo, essa prova una subitanea estensione dell’intelligenza e dell’amore. È un mistero che non saprei spiegare, ma ho provato la cosa come l’ho detta». (Lucie-Cristine, mistica francese, dal suo diario spirituale) 

«La familiarità con gli angeli dà un sentimento di sicurezza. I nostri compagni invisibili ci comunicano qualche cosa che attingono direttamente da Dio». (Papa Pio XII)