«L’angelo custode non è solamente barriera, diga,
baluardo, ma è anche molla, impulso, luce. La sua missione non si limita ad
allontanare dal male fisico e morale, ma si svolge soprattutto nel portare al
bene». (da Georges Huber, “Un angelo ti cammina accanto”, Carroccio edizioni)
«Ma quanto è buono Gesù! Appena Lui va via, mi lascia l’angelo custode che con
la sua continua carità, vicinanza e pazienza mi assiste». (Santa Gemma Galgani)
«Quando l’anima è unita agli angeli, prova come un accrescimento delle sue
facoltà. L’astronomo che avvicina gli occhi a un telescopio scopre orizzonti
che la potenza della sua vista naturale non potrebbe mai raggiungere. L’effetto
prodotto nell’anima è pressappoco analogo quando, per il contatto spirituale
che la unisce all’angelo, essa prova una subitanea estensione dell’intelligenza
e dell’amore. È un mistero che non saprei spiegare, ma ho provato la cosa come
l’ho detta». (Lucie-Cristine, mistica francese, dal suo diario spirituale)
«La
familiarità con gli angeli dà un sentimento di sicurezza. I nostri compagni
invisibili ci comunicano qualche cosa che attingono direttamente da Dio». (Papa
Pio XII)
«Onorate e amate il vostro angelo custode, pensate che è sempre al
vostro fianco per condurvi. Egli vi ispirerà buoni pensieri, vi assisterà negli
impegni più importanti, vi fortificherà contro le tentazioni e vi libererà
dagli incidenti che vi succederanno nel corpo e nell’anima». (Sant’Antonio M.
Claret)
«Sì, noi dobbiamo avere particolare devozione verso l’angelo nostro
custode, onorarlo, invocarne l’aiuto, seguirne le ispirazioni ed essergli
riconoscenti per l’assistenza continua che egli ci presta». (Dal Catechismo di
San Pio X)
«Amiamo affettuosamente gli angeli di Dio come quelli che saranno un
giorno i nostri coeredi, mentre nel frattempo sono nostre guide e tutori,
costituiti e preposti a noi dal Padre. Ora, infatti, siamo figli di Dio». (San
Bernardo)
«Il tema cui abbiamo accennato potrà sembrare “lontano” oppure “meno
vitale alla mentalità dell’uomo moderno. Eppure la Chiesa, proponendo con
franchezza la totalità della verità su Dio Creatore anche degli angeli, crede
di recare un grande servizio all’uomo. L’uomo nutre la convinzione che in
Cristo, Uomo Dio, è lui (e non gli angeli) a trovarsi al centro della divina
rivelazione. Ebbene, l’incontro religioso con il mondo degli esseri puramente
spirituali diventa preziosa rivelazione del suo essere non solo corpo ma anche
spirito, e della sua appartenenza a un progetto di salvezza veramente grande ed
efficace, entro una comunità di esseri personali che per l’uomo e con l’uomo
servono il disegno provvidenziale di Dio». (San Giovanni Paolo II, udienza
generale, 6 agosto 1986)
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