Non si è mai troppo grandi per concedersi una passeggiata
nel mondo delle favole. Anzi, forse oggi sono proprio i grandi ad aver bisogno
di tornare a leggere le favole, di tornare a scoprire un mondo dove c’è il bene
e c’è il male, e queste forze si danno battaglia costantemente. Dove l’eroe
deve affrontare mille difficoltà prima di arrivare alla salvezza, sua e dei
suoi amici. Dove è il bene a vincere, sempre, nonostante le insidie e le
lusinghe dei malvagi. Dove la giustizia si raggiunge, certo, ma richiede un
grande coraggio, richiede la capacità di dire no ai compromessi, richiede
compagni di viaggio luminosi.
In “Toppy, un moscerino dal cuore grande”
scopriamo che siamo chiamati a difendere i più deboli, ma a volte viene preso
di mira qualcuno che con noi si è sempre comportato male. E allora, che fare?
In “Gino e la Vecchia Consigliera” ci rendiamo conto che non sempre i cattivi
sono draghi che sputano fuoco, a volte anzi sono presenze dolci e rassicuranti.
E allora, che fare? In “Un ponte tra le Valli” la verità è nascosta dai potenti, che creano un grande inganno, capace di confondere il cuore. E allora, che fare? Le favole non hanno tutte le risposte, le favole non possono guarire tutte le nostre ferite. Ma sono uno strumento prezioso per tenere viva la fantasia, un dono che vale la pena coltivare.
E allora, che fare? In “Un ponte tra le Valli” la verità è nascosta dai potenti, che creano un grande inganno, capace di confondere il cuore. E allora, che fare? Le favole non hanno tutte le risposte, le favole non possono guarire tutte le nostre ferite. Ma sono uno strumento prezioso per tenere viva la fantasia, un dono che vale la pena coltivare.